Buongiorno cari amici di
rosarydelsudArt news, eccoci al secondo appuntamento con la Rubrica
“Ritmi d’amore : pensieri dell’anima”, con l’augurio che
abbiate gradito quanto ho esposto lo scorso lunedì (http://www.rosarydelsudartnews.com/2020/04/fuori-da-soli-per-la-rubrica-ritmi.html).
Mai come ora abbiamo tutti molto più
tempo a disposizione, considerato che l’epidemia da coronavirus,
per quanto siano calati i contagi, resta ancora oggi massiccia e
dovendo stare a casa possiamo dedicarci a quello che ci fa più
piacere. Gradirei inviarvi non solo pensieri poetici, ma anche foto
di mostre d’arte per rendere ancora più prezioso il tempo da
trascorrere insieme.
L’idea di stare con voi ogni lunedì
mi rende entusiasta, impedendomi di pensare che con la diffusione del
Coronavirus tutto è cambiato: il nostro modo di vivere, le nostre
abitudini quotidiane, lavorative e domestiche. E’ stato come un
fulmine a ciel sereno. Improvvisamente ci siamo resi conto di quanto
la nostra società sia fragile, messa fuori combattimento da un
virus, una delle forme di vita più semplici che esistano. Noi
pensavamo di vivere nella società del controllo, per niente abituati
all’imprevisto, per cui la perdita di certezze ha sgretolato quel
senso di onnipotenza in cui confidavamo, svelando tutta la nostra
fragilità.
Tuttavia penso che quest’epidemia
avrà risvolti positivi: infatti l’irruzione del Coronavirus ci ha
costretti ad organizzarci in maniera più veloce attraverso la
digitalizzazione, lo smart working, l’insegnamento digitale,
facendo cose che mai avremmo pensato di fare, costretti ad adeguarci
alla società digitale. Inoltre si è avuta la sensazione che, in un
clima di paura, tutti si siano sentiti più solidali , più
conviviali. Il Coronavirus ci ha imposto di fermarci: Il tempo si è
dilatato offrendoci la possibilità di riflettere e di soffermarci su
noi stessi e fare un bilancio delle cose che per noi sono più
importanti e non correre solamente. Sono convinta che a fine epidemia
tutto quanto mettiamo su carta darà un valore aggiunto al nostro
quotidiano, per cui ho pensato, così come altri stanno facendo, di
invitare tutti voi a scrivere un pensiero breve, raccontando le
riflessioni e i pensieri di questi giorni angosciosi, in modo da
costruire una “architettura del ricordo “ ( 600 – 700 battute)
per costruire una memoria collettiva di com’erano la Campania e
l’Italia ai tempi del coronavirus.
I pensieri vanno inviati a
ilva29@libero.it e verranno pubblicati non appena ne saranno arrivati
un numero sufficiente.
Ed ora ecco il mio pensiero poetico, ai
tempi del coronavirus, sull’importanza di non correre ma di
rallentare:
Adagio adagio, lentamente
Correre correre mai fermarsi
Avanti indietro senza respiro
Con il cuore in gola battere il tempo
Occhi opachi mente lontana
Mani fredde e chiuse
Sguardi assenti visi distanti
Cuore palpitante paura possente.
Adagio adagio, lentamente
Battiti d’amore suonano note
Respiro profondo quiete ritorna.
Adagio adagio, lentamente
Sangue che scorre e muti silenzi
Folla ingorda appanna la vista
Adagio adagio cautamente
Apriamoci all’aria epurata
Tra profumi di fiori
e cinguettii di passerotti
adagio adagio, lentamente
riprendiamoci la vita
vibrante e lucente
20 aprile 2020
Tutti i diritti riservati
ILVA PRIMAVERA
per contattare Ilva:
ilva29@libero.it
(Cantante, organizzatrice di eventi
culturali, mostre d’arte, poesie, danze, rappresentante
dell’Associazione Culturale Primavera Arte )
COME DA COMUNICAZIONE RICEVUTA
Felicissima che questo secondo appuntamento abbia sortito molto interesse, considerato che ho invitato tutti, ad inviare un pensiero poetico, max battute 600 700 ai tempi del Coronavirus ,a ilva29@libero.it, in modo che si possa fare una raccolta di tutti i pensieri poetici, "Architettura del ricordo " per non dimenticare.
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