Secondo l'ultimo DPCM riaprono oggi le
librerie, le cartolerie e i negozi di vestiti per neonati e bambini.
Ripartono le attività forestali, l'industria del legno e la
produzione di computer.
La serrata pressoché totale viene
prorogata ancora, da oggi fino al 3 maggio, compresa la stretta sui
rientri dall'estero e sui viaggi di lavoro nel nostro Paese, con
controlli agli imbarchi e stop ai viaggi per chi ha la febbre.
Intanto il governo studia un possibile anticipo della Fase 2, per far ripartire alcune attività già dalla prossima settimana: in testa moda, automotive e metallurgia.
Non è così però in tutta Italia:
Non sarà così in LOMBARDIA dove, ancora ieri, si sono registrati 280 morti. L'ordinanza firmata sabato dal governatore Attilio Fontana vieta la riaperture di librerie e cartolerie, anche se consente invece quella dei negozi di abbigliamento per l'infanzia.
Gli studi professionali, poi, potranno aprire solo per servizi indifferibili e urgenti.
In CAMPANIA, Vincenzo De Luca, che ha confermato la chiusura di librerie e cartolerie, limitando poi l'apertura dei negozi di abbigliamento per i più piccoli a due mattine la settimana, dalle 8:00 alle 14:00. In Campania sarà vietato anche il cibo d'asporto.
Resta lo stop totale in PIEMONTE "per non vanificare gli sforzi fatti finora", come ha detto il governatore, Alberto Cirio.
Il LAZIO posticipa invece al 20 aprile la riapertura delle librerie per consentire ai proprietari di mettere in sicurezza i locali.
In EMILIA-ROMAGNA resta la stretta sulle zone arancioni, cioè le province di Piacenza, Rimini e sulla città di Medicina.
Leggera riapertura, invece, in LIGURIA, dove il governatore, Giovanni Toti, ha firmato l'ordinanza che consente di andare agli orti e ai frutteti, di riprendere i lavori di giardinaggio e di procedere alla manutenzione degli stabilimenti balneari e dei chioschi in vista dell'imminente, ma quantomai incerta, stagione estiva (misure analoghe a quelle consentite in ABRUZZO). Sì anche ai piccoli lavori di manutenzione edile e alle attività dei cantieri nautici propedeutiche alla consegna, alla manutenzione dei campi di calcio e da golf.
In VENETO, la nuova ordinanza del presidente, Luca Zaia, consente di fare attività motoria anche oltre i 200 metri da casa, "ma non si può certo arrivare a 4-5 km, è ovvio, serve buonsenso", precisa il governatore. Per uscire di casa, però, ci sarà bisogno di mascherina, guanti, e gel, mentre chi ha più di 37.5 di febbre non potrà scendere in strada. Aumentato anche il distanziamento sociale che passa da uno a 2 metri.
La SICILIA proroga le misure restrittive, con l'obbligo soft delle mascherine, seppur recependo le aperture del nuovo Dpcm.
Obbligo di mascherine all'aperto in FRIULI VENEZIA GIULIA, dove sarà consentito fare attività motoria, ma solo vicino casa.
Sì alla riaperture di librerie e cartolibrerie in TOSCANA, ma solo se gestori e clienti indosseranno la mascherina.
In TRENTINO restano chiusi i negozi per l'infanzia e le librerie, mentre potranno riprendere le attività produttive all'aperto e le attività nei cantieri, stradali ed edili.
Intanto il governo studia un possibile anticipo della Fase 2, per far ripartire alcune attività già dalla prossima settimana: in testa moda, automotive e metallurgia.
Non è così però in tutta Italia:
Non sarà così in LOMBARDIA dove, ancora ieri, si sono registrati 280 morti. L'ordinanza firmata sabato dal governatore Attilio Fontana vieta la riaperture di librerie e cartolerie, anche se consente invece quella dei negozi di abbigliamento per l'infanzia.
Gli studi professionali, poi, potranno aprire solo per servizi indifferibili e urgenti.
In CAMPANIA, Vincenzo De Luca, che ha confermato la chiusura di librerie e cartolerie, limitando poi l'apertura dei negozi di abbigliamento per i più piccoli a due mattine la settimana, dalle 8:00 alle 14:00. In Campania sarà vietato anche il cibo d'asporto.
Resta lo stop totale in PIEMONTE "per non vanificare gli sforzi fatti finora", come ha detto il governatore, Alberto Cirio.
Il LAZIO posticipa invece al 20 aprile la riapertura delle librerie per consentire ai proprietari di mettere in sicurezza i locali.
In EMILIA-ROMAGNA resta la stretta sulle zone arancioni, cioè le province di Piacenza, Rimini e sulla città di Medicina.
Leggera riapertura, invece, in LIGURIA, dove il governatore, Giovanni Toti, ha firmato l'ordinanza che consente di andare agli orti e ai frutteti, di riprendere i lavori di giardinaggio e di procedere alla manutenzione degli stabilimenti balneari e dei chioschi in vista dell'imminente, ma quantomai incerta, stagione estiva (misure analoghe a quelle consentite in ABRUZZO). Sì anche ai piccoli lavori di manutenzione edile e alle attività dei cantieri nautici propedeutiche alla consegna, alla manutenzione dei campi di calcio e da golf.
In VENETO, la nuova ordinanza del presidente, Luca Zaia, consente di fare attività motoria anche oltre i 200 metri da casa, "ma non si può certo arrivare a 4-5 km, è ovvio, serve buonsenso", precisa il governatore. Per uscire di casa, però, ci sarà bisogno di mascherina, guanti, e gel, mentre chi ha più di 37.5 di febbre non potrà scendere in strada. Aumentato anche il distanziamento sociale che passa da uno a 2 metri.
La SICILIA proroga le misure restrittive, con l'obbligo soft delle mascherine, seppur recependo le aperture del nuovo Dpcm.
Obbligo di mascherine all'aperto in FRIULI VENEZIA GIULIA, dove sarà consentito fare attività motoria, ma solo vicino casa.
Sì alla riaperture di librerie e cartolibrerie in TOSCANA, ma solo se gestori e clienti indosseranno la mascherina.
In TRENTINO restano chiusi i negozi per l'infanzia e le librerie, mentre potranno riprendere le attività produttive all'aperto e le attività nei cantieri, stradali ed edili.
ESTRATTO DA COMUNICAZIONE
ORIGINALE
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