L'epidemia di coronavirus stravolge la
tradizionale partecipazione dei fedeli ai riti Pasquali che si
terranno, spiega la Santa Sede “senza concorso di popolo”.
I giorni del Triduo pasquale della
passione, morte e resurrezione di Cristo che iniziano nel pomeriggio
del “Giovedì Santo” saranno quindi caratterizzati dalla mancanza
di manifestazioni di devozione popolare e senza la possibilità di
partecipare fisicamente in chiesa alle liturgie tipiche del Triduo
pasquale.
Anche Papa Francesco celebrerà in San
Pietro senza partecipazione di popolo, così come avverà in tutte le
chiese in Italia.
Si segnala che sarà possibile seguire
la venerazione straordinaria della Sindone in diretta tv e su
internet (iniziativa partita dall'arcivescovo di Torino, d'intesa con
il Vaticano).
Suggerimenti per i fedeli:
– I fedeli sono invitati a pregare
personalmente e in famiglia, meditando le letture bibliche dei giorni
della Settimana santa o recitando i misteri dolorosi del Rosario.
– Per il VENERDÌ SANTO: ricordiamo a
tutti il digiuno e l’astinenza come segno di penitenza ma anche di
unione alla passione del Signore. Si invita a chiedere perdono a
vicenda; si suggerisce la lettura della Passione secondo il Vangelo
di Giovanni e di trattenersi in preghiera davanti al Crocifisso
chiedendo perdono per i peccati, unendo la propria sofferenza e
quella di tutti gli uomini alla passione di Gesù.
– Per il SABATO SANTO: si suggerisce
ancora il digiuno e l’astinenza (facoltativi); si propone la
preghiera del rosario pensando a Maria che attende la risurrezione
del suo Figlio. Si invita a pregare, nella speranza della
risurrezione, per i defunti a causa del coronavirus e per la
consolazione di quanti hanno perso le persone care.
– Per il GIORNO DI PASQUA: si
suggerisce al mattino la recita del Credo nel ricordo del battesimo,
nostra prima Pasqua e il canto dell’Alleluia. Prima del pranzo la
famiglia è invitata a pregare e a benedire la mensa pasquale con la
recita del Padre nostro. Esprime la gioia e la fiducia di essere
figli di Dio a motivo di Gesù morto e risorto. Nel pomeriggio sarà
bello leggere insieme quanto avvenne la sera di Pasqua ai due
discepoli di Emmaus (Luca 24,13-35), che ritrovarono la gioia e la
speranza nell’incontro con Gesù risorto. Anche noi abbiamo bisogno
di dire a Gesù: ‘Resta con noi, Signore, perché si fa sera’.
Nessun commento:
Posta un commento