Cari amici di rosarydelsudArt news, per
esorcizzare la paura di solito occorre la conoscenza, quindi oggi vi
propongo di approfondire insieme il termine terapia intensiva (in
sigla TI).
In questo periodo di emergenza da
coronavirus purtroppo nei vari notiziari si sente spesso parlare di
molti malati che vengono ricoverati in "terapia intensiva"... ma abbiamo
veramente capito cosa significa?
Quando si parla di terapia intensiva,
precisamente, ci si riferisce ad un reparto ospedaliero dove vengono
curati pazienti con particolari stati di salute di media o alta
gravità che necessitano di supporti alle funzioni vitali come ad
esempio il respiratore meccanico, farmaci inotropi, oppure, dove
vengono ricoverati alcuni pazienti dopo un intervento chirurgico se
sorge la necessità di monitoraggio continuo con eventuale intervento
immediato.
La terapia intensiva dispone
normalmente per ogni unità letto di un respiratore automatico,
monitor multiparametrico, un defibrillatore manuale, pompe
infusionali, impianto d'aspirazione.
È classicamente costituita da un unico
spazio di degenza in modo da poter garantire in qualsiasi momento, da
parte di tutto il personale presente, il controllo agevole di ciò
che avviene nel reparto e la garanzia di immediati interventi in caso
di necessità.
Esistono terapie intensive
specializzate in: cardiochirurgia, cardiologia, neurochirurgia,
traumatologia, trapianti.
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