Buongiorno cari amici di
rosarydelsudArt news, eccoci al terzo appuntamento con la Rubrica “Ritmi d’amore : pensieri dell’anima” e ringrazio tantissimi di
voi che avete risposto al mio invito di mettere su carta le
riflessioni e i pensieri che state vivendo, in questo periodo
drammatico, per poter costruire una “Architettura del ricordo”,
realizzando una memoria collettiva di com’erano la Campania e
l’Italia ai tempi del Coronavirus.
Le frasi e i pensieri da voi inviati
e che saranno qui riportati a fine pagina, sono molto interessanti
in quanto testimoniano la fragilità di tutta la Società, che ha
ritrovato un sentimento comune che ha legato tutti: la paura. Infatti
Il pericolo per il coronavirus ha cambiato moltissimo il nostro modo
di essere, meno egoista, più solidale e conviviale. Si è
cantato in tutte le città d’Italia, sui balconi, per sentirsi
uniti e sul web si sono realizzate comunità virtuali che hanno
creato scambi solidali, consigli su come impiegare il tempo, stando a
casa, cucinando, lavorando a maglia, dipingendo , come una vera
famiglia che ancora oggi, a distanza di un mese, continua ad essere
un laccio umano per la società.
Ora dobbiamo passare alla seconda fase
che prevede che a maggio si possa uscire, sempre seguendo le
disposizioni di prudenza e di distanza dagli altri, momento molto
delicato che deve essere affrontato con grande responsabilità e
buon senso da tutti, onde evitare che ci siano altri contagi, che
vanificherebbero tutti gli sforzi fatti finora, restando a casa.
Sono certa che, dopo questa catastrofe,
la società rinascerà più forte che mai e cambierà in meglio. Ora
è tempo di pensare ad aprire le attività produttive, che sono state
penalizzate e che avranno bisogno di sostegno da parte dello Stato,
tante saranno le modifiche da fare per adeguarsi al nuovo modo di
utilizzo degli spazi a disposizione sia negli uffici, sia nei negozi
di varia natura, ristoranti, pub.
Fiduciosa che per il prossimo 4
maggio, consapevoli di dover avere un comportamento responsabile,
sarà meraviglioso uscire e vivere il nostro quotidiano in maniera
più normale, per riappropriarci della nostra vita , facendo
progetti e pensando a come mettere a frutto l’esperienza vissuta
che non ha precedenti nella storia. Per rincuorarci tutti, penso
che la prima cosa da fare sarebbe quella di ritrovarci in un luogo
simbolo della nostra città di Napoli, come Piazza del Plebiscito,
con mascherine e guanti, per rivederci, abbracciarci, sia pure solo
con gli sguardi, per sentirci uniti come non mai, da sopravvissuti
che racconteranno ai posteri i dettagli di una catastrofe mondiale,
che ha causato la morte di migliaia di persone e contagiate milioni
di altrettante persone.
Cari amici qui di seguito riporto tutti
i contributi arrivati alla data del 25 aprile 2020.
ADAGIO ADAGIO, LENTAMENTE
Correre correre mai fermarsi
Avanti indietro senza respiro
Con il cuore in gola battere il tempo
Occhi opachi mente lontana
Mani fredde e chiuse
Sguardi assenti visi distanti
Cuore palpitante paura possente.
Adagio adagio, lentamente
Battiti d’amore suonano note
Respiro profondo quiete ritorna.
Adagio adagio, lentamente
Sangue che scorre e muti silenzi
Folla ingorda appanna la vista
Adagio adagio cautamente
Apriamoci all’aria epurata
Tra profumi di fiori
e cinguettii di passerotti
adagio adagio, lentamente
riprendiamoci la vita
vibrante e lucente
Avanti indietro senza respiro
Con il cuore in gola battere il tempo
Occhi opachi mente lontana
Mani fredde e chiuse
Sguardi assenti visi distanti
Cuore palpitante paura possente.
Adagio adagio, lentamente
Battiti d’amore suonano note
Respiro profondo quiete ritorna.
Adagio adagio, lentamente
Sangue che scorre e muti silenzi
Folla ingorda appanna la vista
Adagio adagio cautamente
Apriamoci all’aria epurata
Tra profumi di fiori
e cinguettii di passerotti
adagio adagio, lentamente
riprendiamoci la vita
vibrante e lucente
20 aprile 2020
Tutti i diritti riservati
Tutti i diritti riservati
ILVA PRIMAVERA
UNA LUCE CHE ATTRAVERSA IL SOGNO
Una luce che attraversa il sogno
e a poco a poco le nuvole,
dense di granelli di malinconia
la ricoprono
come resti di una cenere antica.
Il silenzio nasconde
sotto una coltre di amarezza la realtà
che tuttavia palpita e freme
alla ricerca di un appiglio alla paura
di vivere,
come giochi di luce nascosti dalle
ombre,
che si trasformano in pedine di una
partita
che sembra svolgersi lontana dal nostro
mondo.
Qua e là frammenti di speranze
illusorie,
mentre la nostra anima anelante al
bello,
prende in mano i pezzi dispersi delle
nostre vite,
dando loro una nuova forma
e un significato più autentico,
come un’alba che sorge
sulla riva del mare sferzata dalle
onde.
Ilde Rampino
21 aprile 2020
SVEGLIATI
Svegliati, la tempesta è passata,
alberi, rami spezzati,
accenderò un fuoco intenso,
carboni spenti, il vento non grida più
arrabbiato,
dal mare solo l’odore intenso del
sale, grida di gabbiani, Svegliati la tempesta è passata
21 aprile 2020
Tutti i diritti
riservati
Salvador Art
L' inverno nel cuore
È uno strano inverno
Un inverno ancora presente
Un inverno mai passato
Una primavera che non è mai arrivata!
Così senza "se" e senza "ma"
A poco a poco la vita è cambiata,
lentamente
Spalancando le porte al deserto dell'
anima
Attraversando la tempesta!
Ti guardi allo specchio e vedi le rughe
sul volto che indicano dov'erano i sorrisi!
Quei sorrisi che si riaccendono allo
squillo di un telefono
È nei piccoli gesti che puoi capire
chi c'è veramente e chi finge di esserci sempre.
Non saprai mai se finirà per davvero
Ci vuole coraggio per ritornare a fare
progetti!
Eppure guardi il cielo e pensi che
tutto cesserà, che ritorneranno la pace e la serenità!
Ma di una cosa sarai sicuro ,
Che uscito dalla tempesta non sarai più
lo stesso che vi è entrato!
20.4.2020
Tutti i diritti
riservati
Maria Red.
Maria Red.
Cuore dolente
Il cuor oggi è dolente, afflitto
più che mai tormentato
si piangono i morti
Intorno solo il vuoto
Città fantasma
strade deserte
cattedrali senza devoti
Il tempo è sospeso,
fermo, bloccato
La liturgia di un lontano suono
di campana mette in moto
l'orologio
Le lancette segnano speranza
Aprile 2020
Tutti i diritti riservati
Letizia Caiazzo
PRIGIONIERA
Prigioniera
nella pelle verginale
vorrei cantare con la luna
correre nei boschi
ascoltare i folletti
indossare vestiti di oro
per essere bella
ai tuoi occhi di uomo
cospargere il corpo
con oli vegetali profumati
comprati in un mercatino
di un paese di montagna
bagnare i capelli
nelle onde calde di sole
dopo averli cosparsi
di bianco sale marino
Prigioniera … nel tuo cuore per
sempre!
20.4.2020
Tutti i diritti
riservati
Clara Chiariello
Clara Chiariello
Libertà negata
La primavera saluta un mondo impaurito,
privato della sua libertà; ma per noi
non è primavera
Abbiamo un nemico, un nemico invisibile
che uccide se stiamo vicini.
Siamo monadi che vaghiamo disperate in
un mondo deserto
che non riconosciamo più, mentre la
natura si prende la sua rivincita
sulla follia dell'uomo
Un giorno il nemico verrà sconfitto.
Un abbraccio, una carezza, un caffè
con gli amici al bar, oggi vietati.
una corsa verso il mare ci faranno
apprezzare ancora di più ciò che prima sembrava normale,
ci faranno assaporare di nuovo la
bellezza della vita
nella gioia della ritrovata libertà
oggi negata.
Felice mi tuffero’ nei tuoi occhi
ridenti e solo allora, uniti in un abbraccio,
sentiremo nel cuore la primavera.
20.4.2020
Tutti i diritti
riservati
Serenella Siriaco
Nun fà niente
Ma comm' amme scanzato tanti guerre
ce n'ammo visto'sì 'e tutt''e culure
ammo vinciuto''e ccose cchiù
importante
mmò simme priggiuniere''e''stù
fetente.
Ne ue' guagliù ma che stamm'facenno
nuje c'amma lavà' 'e mmane e''a
cerevella
po' essere ca cierte nun capiscene
ca si nun stanno ''a casa 'e malamente
?..
Nò nunno esiste ca nuje napulitane
nunn'amma cammenà' pe' Marechiaro
maje cchiù pe' margellina mano a mano
e ppò c'amma vasà' stanno''a luntano
..
.Facimmo ''e brave e sulo nu mumento
nuje ca si 'amma stà nghiuse' e'nu
turmiento
facimme comm' fosse cose''e niente
stammece chiuse ''a dinto nun fà'
niente
2020
Tutti i diritti
riservati
Vincenzo Messina
AVEVO BISOGNO DI FERMARMI
Avevo bisogno di fermarmi
Ma non lo sapevo.
Certo, lo immaginavo, lo pensavo.
Eppure non lo facevo.
Non potevo fermarmi.
Non volevo fermarmi.
E ora che sono fermo,
Scopro di non esserlo,
scopro di essere molto più avanti,
scopro di essere più in movimento di
prima,
scopro in quaranta giorni
ciò che in decenni ho inseguito nella
falsa illusione di un percorso non adeguato.
Scopro di aver avuto un’opportunità,
e non voglio sprecarla,
anzi,
la voglio condividere con il mondo
intero,
affinchè questa opportunità la
possono vivere anche gli altri,
in modo che da questa opportunità
possiamo uscirne tutti migliori,
e se ne usciamo migliori,
avremo un mondo migliore.
22 aprile 2020
Tutti i diritti
riservati
(Ciro Mayol – riflessioni di
quarantena)
L'arcobaleno della mia vita
ha perso qualche colore in questo tempo
dell'imperversare del Coronovarirus.
23 aprile 2020
Tutti i diritti
riservati
Gennaro Orefice
DANZEREMO DOMANI
Danzeremo domani mano nella mano
Danzeremo su ciò che sarà
Ma, danzeremo domani..
Danzeremo con i cuori nel vento
Ma, danzeremo domani
Danzeremo abbracciati e sarà un bel
volo
Danzeremo domani ci guarderemo senza
più il velo
che oggi ci allontana
Ma, danzeremo domani
Danzeremo domani amore per ogni ruga di
dolore
che abbiamo in fondo al cuore
Ma, danzeremo domani
Danzeremo domani figli
Danzeremo in quell'abbraccio unico
che solo una madre può dare
Ma, danzeremo domani
Danzeremo come sola anima
e non ci lasceremo più andare
Ma danzeremo domani
Danzeremo domani e sarà musica globale
Danzeremo col mondo le mani nelle mani
Ma, danzeremo e lo faremo tutti
domani...
16 marzo 2020
Tutti i diritti
riservati
Anna Grisabella Nuzzo
GIUNSE D’APRILE
…giunse d’aprile un vento
dispettoso
scompigliò primule e insidiò sottane
appese miti fili d’erba ai gemmati rami
scompigliò primule e insidiò sottane
appese miti fili d’erba ai gemmati rami
percosse gelsomini in amore e
rondini
mai sole in volo fresche d’equatore, scucì
aghi di pino all’azzurro rattoppar brandelli
mai sole in volo fresche d’equatore, scucì
aghi di pino all’azzurro rattoppar brandelli
sparigliò orme da calcare_rallentò
cammini
scoprì il percorso al già rovente sole
lasciandolo in balia di raggi scudiscianti luce
scoprì il percorso al già rovente sole
lasciandolo in balia di raggi scudiscianti luce
aprì di colpo la porta trovandola
indifesa
come un campanaccio le scosse tutto il cuore
soffiò scarlatto in gola togliendole il respiro
come un campanaccio le scosse tutto il cuore
soffiò scarlatto in gola togliendole il respiro
chissà se anche Enlil era giunto
d’aprile
quando con forza divise terra e cielo
quando con forza divise terra e cielo
ad ogni violenza segue un mutamento
non è forse così che si creano le cose?…
non è forse così che si creano le cose?…
22 aprile 2020
Tutti i diritti
riservati
Nina Esposito
PANDEMIA
Tace il giorno
dal frastuono
del mondo
e urlan le ansie
nelle carcasse fragili.
Non s’ode il coro
del volgo ignaro
e solo silenzi
appaiono ibridi,
lasciati ieri
nel giro del cerchio,
scoperti oggi
nella giostra del dì.
Sale la piaga
che incombe atroce
nei generi sparsi
dell’umana specie
e non lascia spazio
alla tremula voce
che solerte vibra
nel cupo strazio.
Pandemia pregna
e messaggera di guerra,
sollecita scorre
tra le estreme masse,
s’alza e ci invade
come torrenti,
lasciati persi
nelle chiuse crune.
Trincee di stirpi
sul fronte smarrito,
sospiri perduti
negli spazi aperti,
speranze vacue
alle corti dei dotti.
Pandemia orrida
all’orizzonte s’espande
e come nebbia
si diffonde.
Disdegna logiche
e trafuga onore,
finché un grido
salverà il tempo.
Giungete o popoli
all’osannata gloria,
poiché ogni evo
tornerà gioia
e ogni pianto
ilare sarà.
Copyright © Tutti i diritti riservati – Phil Sine Die
Tace il giorno
dal frastuono
del mondo
e urlan le ansie
nelle carcasse fragili.
Non s’ode il coro
del volgo ignaro
e solo silenzi
appaiono ibridi,
lasciati ieri
nel giro del cerchio,
scoperti oggi
nella giostra del dì.
Sale la piaga
che incombe atroce
nei generi sparsi
dell’umana specie
e non lascia spazio
alla tremula voce
che solerte vibra
nel cupo strazio.
Pandemia pregna
e messaggera di guerra,
sollecita scorre
tra le estreme masse,
s’alza e ci invade
come torrenti,
lasciati persi
nelle chiuse crune.
Trincee di stirpi
sul fronte smarrito,
sospiri perduti
negli spazi aperti,
speranze vacue
alle corti dei dotti.
Pandemia orrida
all’orizzonte s’espande
e come nebbia
si diffonde.
Disdegna logiche
e trafuga onore,
finché un grido
salverà il tempo.
Giungete o popoli
all’osannata gloria,
poiché ogni evo
tornerà gioia
e ogni pianto
ilare sarà.
Copyright © Tutti i diritti riservati – Phil Sine Die
SI FA SERA
Si fa sera Il buio avvolge gli amori
di un abbraccio.
L'oscurità nasconde il volto nero del
destino
Tra pianti e dolore le ceneri di vite
spezzate
Il vissuto chiude il cerchio della vita
Dondola il dormire inquieto
In un angolo il tic,tac di un vecchio
pendolo
scandisce il tempo delle ore che non
tornano più
Domani sarà giorno... ancora vita
Silenzi e angoscia si rifuggono
nella luce della speranza
Nuova alba risorgerà
20 aprile 2020
Tutti i diritti
riservati
Vincenzo Tesone
"Questo 2020 sarà certamente
indimenticabile, a distanza di anni i giornali di oggi entreranno nei
libri di storia di domani: parleranno di un periodo che ha
“sconvolto” equilibri ed abitudini: sono settimane che stiamo
chiusi in casa terrorizzati da un “nemico invisibile”, un virus
che ha condotto alla morte moltissime persone. Avverto intorno a me
emozioni miste tra la paura di morire e il totale scetticismo. Io,
che per ora sto bene, mi preoccupo per i miei lettori cercando di
trasmettere parole di speranza ed informazioni utili e veritiere. Le
mie preghiere sono per tutte le vittime di questa pandemia. In questo
scenario di paura e disperazione, io da ottimista, cerco di trarre
qualcosa di positivo rivolgendo l'attenzione all'opportunità, in
questo stop generale, che abbiamo di poter meditare su noi stessi:
sulla nostra società che era diventata troppo caotica, veloce ed
inquinante. Quando tutto questo incubo sarà finito, spero di cuore
che potremmo, tutti insieme, ripartire con nuovi valori e maggiore
solidarietà." (Rosaria Pannico - giornalista e scrittrice).
Ed ora cari amici , ho il piacere di
postare il mio pensiero poetico di stamani 27 aprile 2020 per
esprimere tutta la gioia di poterci riprendere la nostra vita:
VITA SEMPRE
Scelgo te o vita
Luce e tenebre ma vita
Sempre
Dolori, gioie ma vita
Sempre
Alito di vento, di sole
E di speranza,
Sei sorprendente, infinita
Tutto sei per me
Tenera, mi prendi per mano
Dolcemente
E mi proteggi con forza
Immensa vita
Appari nei miei sogni bui
Vestita di luce e ombre
E al mattino mi svegli con il sole
Che accarezza gli occhi miei
Chiusi e smarriti
Colorando i contorni della notte
Sbiaditi
che si accendono
come fiammelle ardenti
gialle e splendenti
scelgo te vita mia
sempre
Ilva Primavera
27 aprile 2020
Tutti i diritti riservati
Ilva primavera
(Cantante, organizzatrice di eventi
culturali, mostre d’arte, poesie, danze, rappresentante
dell’Associazione Culturale Primavera Arte )
Per contattare Ilva :
Ilva29@libero.it
Felicissima di essere ospite di questa meravigliosa Rubrica del cuore, che consente di mettere su carta ogni emozione, sensazione , che partono dal nostro cuore e che si spera arrivino al cuore di chi legge. Il mondo si erge proprio sui sentimenti che rappresentano i pilastri dell'esistenza. Aprirsi agli altri crea benessere e positività . Un abbraccio a tutti gli amici di rosarydelsudArt
RispondiEliminaGrazie per la testimonianza cara amica, lettrice e oggi anche scrittrice, buon inizio di settimana a te e a tutti gli amici di rosarydelsudArt news
RispondiEliminaONORATO DI ESSERE PRESENTE IN QUESTA RUBRICA. DI DARE IL MIO CONTRIBUTO SEMPLICE E POETICO. CON AMORE . BUONA VITA A TUTTI CON FEDE E SPERANZA. V. TESONE
RispondiEliminaCaro amico Vincenzo Tesone sei benvenuto nel mio blog e spero tu possa seguire sempre con interesse i contenuti di questo sito e parteciparecon entusiasmo alle prossime occasioni di condivisione culturale. Grazie per aver commentato questo post e buona giornata.
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