lunedì 20 aprile 2020

Yoella Razili


Rinascita è l’indirizzo dominante dell’arte di Yoella Razili.

L’artista procede attraverso una manipolazione e ricostruzione di frammenti di oggetti in legno trovati per caso e assemblati in imprevedibili e fantasiosi insiemi che prendono nuova vita sotto le sue mani esperte attraverso nuove forme e nuove colorazioni. Il fine ultimo è quello di un minimalismo puro ma con un accento di umanizzazione dato dal riciclaggio di questi frammenti che hanno avuto una vita e una storia pregressa. Quindi un minimalismo meno formale, meno strettamente interconnesso all’opera di Donald Judd o di John Mc Cracken dove la purezza della forma è accompagnata dalla purezza del materiale portato al suo limite fisico. Il legno di Mc Cracken scompare dietro il trattamento di lucidatura a mano derivante da centinaia di passaggi di pittura e carta vetro; l’acciaio di Judd diventa quasi irreale nella perfezione della sua lucidatura. Il legno di Razili è “umano” nel senso che ha attraversato la storia di una famiglia, di una comunità, di una persona; ha assorbito odori, sapori, discorsi, forse possiamo azzardare, anche litigi e amori e comunque il complesso di relazioni umane tra individui. Era ed è vivo pur nella totale trasformazione della sua funzione sociale e oggettuale.


L’opera di Razili si pone a metà strada tra arte concreta derivante da precisi rapporti costruttivi di forma nello spazio e di relazioni tra spazio e forma, e “arte povera” nel senso di uso di materiale riciclato e di materiale di disponibilità quotidiana e perciò stesso “povero”, accessibile, non destinato ab inizio all’arte maggiore.

Da questo insieme ne derivano opere rigorose e formalmente pure, sebbene cariche di un accento lirico dovuto anche a colorazioni morbide, a volte colori pastello, a volte colori più saturi ma comunque bilanciati mirabilmente in modo da giungere ad una armonia che produce forti emozioni. Queste opere sono “morbide” nel senso che accolgono e avvolgono lo sguardo e sono cariche di una sensualità al femminile.

Le opere di Razili ispirano ricordi, visioni, situazioni già vissute nella propria sfera personale, invitano a viaggiare nel proprio tempo individuale come ricordo del passato o come desiderio di un futuro.

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