venerdì 15 maggio 2020

Addio a Ezio Bosso

by Rosaria Pannico

Oggi, salutiamo per sempre un grande pianista, che sapeva commuovere con la sua bravura. 

E' infatti deceduto questa notte nella sua casa di Bologna il grande musicista, pianista, direttore d’orchestra e compositore Ezio Bosso. Accanto a lui fino alla fine è stata la compagna Annamaria e i suoi amatissimi cani.

A stroncarlo all'età di 48 anni è stato l'aggravarsi di un cancro che lo costringeva a lunghi periodi di sosta a causa delle terapie. A peggiorare le sue condizione anche una malattia neurodegenerativa con la quale conviveva ormai da anni e che l’aveva costretto in carrozzella.

Ezio, nonostante i suoi mali non si è mai arreso ed ha continuato a combattere fino alla fine con il coraggio di un leone. Nato a Torino il 13 settembre 1971 da padre operaio si innamorò della musica da bambino. Debuttò in Francia a 16 anni ed iniziò a girare le orchestre europee dove incontrò Ludwig Streicher (contrabbassista dei Wiener Philharmonic) che segnò il suo destino: intuendone il talento, il musicista austriaco lo indirizzò all’Accademia di Vienna dove Bosso studiò contrabbasso, composizione, direzione d’orchestra.

Nel 2011 Ezio però subì un intervento per l'asportazione di una neoplasia e fu anche colpito da una sindrome autoimmune. Le patologie non gli impedirono tuttavia di continuare a suonare, comporre e dirigere. Successivamente, però, il peggioramento di una malattia neurodegenerativa lo costrinse, nel settembre 2019, alla cessazione dell'attività di pianista, avendo compromesso l'uso delle mani.

Dalla primavera del 2017 Bosso è testimone e ambasciatore internazionale dell'Associazione Mozart14.

Noi oggi lo vogliamo salutare ricordando una sua celebre frase detta al Festival di Sanremo 2016: «La musica è come la vita, si può fare in un solo modo: insieme».

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