Cari amici di rosarydelsudArt news oggi
propongo di riflettere sulla parola ASSEMBRAMENTO divenuta di moda a
causa della fase 2 di questa quarantena da pandemia di coronavirus.
La prima osservazione da fare è che di
dice ASSEMBRAMENTO e non assemblamento come ho sentito dire da molte
persone e peggio ancora ho visto scrivere nei post sui social.
Passiamo al significato: è un
sostantivo maschile che indica un raggruppamento di persone con
intenzioni ostili, sospette o sconosciute. L’etimologia della
parola deriva dal termine assembrare ovvero adunarsi, affollarsi.
Riunione occasionale di persone all’aperto per dimostrazioni o
altro. Adunanza di soldati per il combattimento; moltitudine di
armati. Stando dunque ai più famosi dizionari della lingua italiana
attualmente in voga, questo temine dovrebbe essere utilizzato per
indicare un raggruppamento di persone con una connotazione tendente
al negativo. Non vi è specificato quante persone siano necessarie a
creare un assembramento, ma questo termine si utilizza generalmente
quando ci si riferisce a un insieme di persone che si trovano a
distanza ravvicinata, a prescindere dal numero dei presenti.
Tuttavia, con l’inizio della pandemia
di COVID-19 questa parola è entrata nell’uso comune nei primi mesi
del 2020, diventando una delle più utilizzate in riferimento alle
norme previste dal governo per evitare il rischio di contagio. Noi
oggi, infatti, stiamo usando questo termine per indicare che “dal
momento che c'è il rischio che si possano avere dei contagi da
COVID19 è CONSIGLIABILE EVITARE DI INCONTRARSI IN GUPPI NUMEROSI PER
STRADA SENZA MANTENERE LE DISTANZE NECESSARIE PER PERMETTERE AL VIRUS
DI POTER CONTAGGIARE.
Forse allora questo temine è usato in
maniera impropria?
Oppure siamo assistendo ad una fase di
evoluzione della lingua italiana?
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