Il Parco Archeologico di Ercolano
diventa promotore della riscoperta del patrimonio culturale della
comunità.
In un momento in cui stiamo riscoprendo
il valore di cosa e chi abbiamo intorno, e che ci ha fatto capire
quanto i comportamenti individuali possano influire sul benessere
della comunità, il Parco Archeologico di Ercolano si rivolge al suo
territorio e lo coinvolge nella riappropriazione dell’identità del
luogo e nella riscoperta del proprio patrimonio culturale.
Il fine è rendere accessibile il
patrimonio culturale alla comunità e divenire promotore della
crescita della stessa.
Nasce così #EnjoyErcolano [
http://www.herculaneum.org/enjoyercolano ] il sondaggio rivolto alla
comunità di Ercolano, ideato dall’Herculaneum Conservation Project
(HCP) e promosso dal Parco Archeologico di Ercolano.
Tutte le persone che vivono o hanno
vissuto a Ercolano, essendoci nate, chi ci lavora e/o ci ha lavorato
per lungo tempo, e tutti quelli che si sentono parte di questa
comunità sono chiamati a raccontare la propria Ercolano: una città
fortemente caratterizzata dai propri attributi culturali che non si
esauriscono solo con il sito archeologico ma comprendono tutto il
patrimonio culturale, naturale, tangibile e intangibile che, nelle
sue manifestazioni più diverse, crea legami forti e duraturi. La
comunità è invitata a riflettere sulle risorse e i talenti che
possono essere alla base di un nuovo modello di sviluppo incentrato
sul benessere, sia della propria comunità sia di chi frequenta
questo territorio o ne è appassionato, pur vivendo lontano.
Questo sondaggio deriva da uno studio
pilota del team HCP effettuato un anno fa su un campione della
popolazione di Ercolano, che ha permesso di identificare, in parte,
alcune caratteristiche della comunità locale e di rilevare alcuni
cambiamenti nel tempo di luoghi e delle modalità di fruizione degli
stessi.
Pertanto, dopo questa prima fase, parte
#EnjoyErcolano, al fine di rendere più complete le informazioni su
questi luoghi per determinarne i tratti caratteristici, e capire come
essi possano influenzare positivamente il benessere della comunità,
anche e soprattutto dopo il tempo di pandemia.
Il piano delle attività prevede
ulteriori azioni, quali un sondaggio rivolto agli enti del terzo
settore, ricerche di archivio e una mappatura delle realtà urbane,
che confluiranno in uno studio più ampio a scala territoriale.
Denominato, per ora, TBA (Territorial Baseline Assessment), lo studio
prende ispirazione dagli Strategic Environmental Assessments,
consueti in tanti paesi per la gestione di beni naturali a scala
paesaggistica. Ad Ercolano, lo scopo è di far emergere i valori
culturali del territorio che scaturiscono dalle strette relazioni,
interconnessioni e legami tra le persone e i luoghi, che vivono e
utilizzano quotidianamente, legami determinati ed influenzati anche
dai cambiamenti che il territorio ha vissuto nel corso degli anni.
Tutti i dati raccolti confluiranno in
ambiente GIS, al fine di ottenere una visione organica, puntuale e
aderente non solo alla realtà attuale del contesto territoriale ma
alle sue potenzialità, e potrebbero essere usati come leva per lo
sviluppo sostenibile di questo territorio.
Dichiarazione di Francesco Sirano,
Direttore del Parco Archeologico di Ercolano:
“Sono due gli obiettivi ai quali il
Parco si rivolge in questa nuova fase: qualcosa in più di turismo di
prossimità, un percorso per arrivare ad una maggiore interazione tra
la comunità locale e il suo patrimonio culturale; e restauri. Per
quanto riguarda il primo punto, i primi componenti della comunità
allargata del Parco che potranno raggiungerci anche fisicamente
saranno gli abitanti di Ercolano, quelli della provincia vesuviana,
di Napoli, della Campania, e speriamo presto d’Italia e d’Europa.
Alla comunità del Parco e agli Ercolanesi ci rivolgiamo con questo
studio, chiediamo il loro parere, di intervenire per raccontarci
Ercolano, di aiutarci ad avere una visione allargata e integrata del
Parco. In passato abbiamo promosso numerose iniziative con la
comunità locale ma con #EnjoyErcolano rispondiamo alla sentita
necessità di consolidare ulteriormente il nostro legame con il
territorio uscendo sempre di più fuori dalle mura del Parco.
Arricchendo la nostra esperienza di addetti ai lavori, raccogliendo
sollecitazioni e punti di vista che ci permetteranno di ampliare le
nostre vedute, lavoriamo per strutturare meglio l’integrazione del
sito archeologico nel territorio dando spazio e voce alla comunità
locale. Inoltre continuiamo a raggiungere tutti gli appassionati di
Ercolano con la nostra rete social che si è tanto allargata in
questi mesi e continuerà ad essere il veicolo per la divulgazione di
contenuti e approfondimenti.
Il secondo obiettivo consisterà
nell’accelerazione delle attività di conservazione e manutenzione
il cui svolgimento sarà facilitato dalla fase di contingentamento
fisico dei visitatori. Ritengo infatti che sia opportuno volgere in
positivo la circostanza che nei prossimi mesi il Parco sarà visitato
con modalità più lente e da un numero contenuto di ospiti. Ci
concentreremo a risolvere il maggior numero possibile di problemi di
conservazione e sicurezza in tutte le zone del sito fuori dal
circuito di visita e chiuse al pubblico da anni. Così la pausa
forzata, che sta per finire, e il rallentamento del ritmo di visita
saranno tradotti in tempi ragionevolmente brevi in un ulteriore
ampliamento dell’offerta culturale e nel miglioramento
dell’accoglienza secondo la strategia che abbiamo messo in campo
negli ultimi 3 anni.”
Dichiarazione di Jane Thompson, manager
dell'HCP per le fondazioni Packard:
"L’iniziativa #EnjoyErcolano [
http://www.herculaneum.org/enjoyercolano ] posiziona il cittadino al
centro di un processo fondamentale. E’ solo un capitolo di una
bellissima serie di iniziative mirate a ripensare la gestione del
patrimonio culturale partendo dal capitale sociale/umano. Un primo
step per allontanarci dal modello di gestione del patrimonio
culturale come una serie di nodi distinti individuati da esperti e
soffocati da turisti, ma viverlo invece come una rete capillare con
la capacità di fare da catalizzatore positivo in tanti altri
settori.
Ho lavorato in diverse parti del mondo
ma in nessun posto ho dedicato il tempo che ho dedicato a Ercolano.
Ritengo questo territorio ai piedi di Vesuvio davvero speciale.
Pioneristico in ogni fase di storia, e a volte pagando il prezzo (la
ferrovia sul mare ecc. il boom incontrollato dopo guerra ecc.), il
tempo che gli dedichi ti ripaga facendoti fare sempre nuove scoperte
e non parlo solo di archeologia ma ogni altro tipo di bellezza, anche
quella che non si vede! Mi auguro che l'iniziativa #EnjoyErcolano
possa avere il più ampio respiro possibile, magari non solo
raggiungendo chi oggi vive e frequenta questa città ma anche
ercolanesi emigrati, lontani ma contenti di ristabilire connessioni
con il loro territorio d’origine."
COME DA COMUNICAZIONE RICEVUTA
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