mercoledì 27 maggio 2020

"Grotta di San Michele detta anche Grotta dell’Angelo" per la Rubrica "Passeggiate trekking e fotografia" di Vincenzo Amirante

Questa settimana ritorneremo Parco Regionale dei Monti Picentini, precisamente a Olevano sul Tusciano in provincia di Salerno (Campania).


Difficoltà percorso: E (Escursionistica)
Distanza: 4 km circa;
Durata: 1 ore, 45 minuti circa; Dalla partenza all'arrivo al santuario
Altezza minima: 168 m;
Altezza massima: 576 m;

Si consiglia di portare acqua, non presente lungo il percorso, e colazione a sacco.
E’ inoltre consigliato l’uso di scarpe da trekking; per la visita all’interno della grotta è opportuno l’uso di un k-way, o un pile mentre è indispensabile l'uso di una torcia.
Partenza da Ariano, nei pressi della Centrale idroelettrica Enel dove è possibile parcheggiare, si costeggia il fiume Tusciano percorrendo un sentiero di media difficoltà e arriviamo dopo 2 Km alla cella di San Vincenzo, antico insediamento di monaci che provvedevano alla manutenzione della grotta e della cripta e a mantenere viva il culto, per quel luogo sacro.
Da qui prima di ripartire possiamo ammirare il monte Castello, con in cima il vecchio castello Longobardo. Dopo 500m si lascia la via mulattiera e si prende un vecchio sentiero fatto di scaloni arrivando subito dopo alla “Ciampa del Diavolo” roccia con un impronta somigliante ad un piede caprino, che la tradizione popolare attribuisce al diavolo, precipitato dall’alto dopo essere stato sconfitto dall’Arcangelo Michele. Proseguiamo ancora per circa mezzora sino a raggiungere la grotta.
La Grotta dell’Angelo, o meglio conosciuta come la Grotta di San Michele Arcangelo, è una cavità naturale situata sul Monte Raione la grotta fu abitata fin dalla preistoria ma le prime notizie certe risalgono al decennio 860/ 870, quando in esso vi trovò rifugio il vescovo eletto Pietro, incalzato dal principe longobardo di Salerno Guaifiero.
Nell’870 monaco Bernardo, di ritorno dalla Terrasanta, sbarcato probabilmente a Salerno, fece visita al santuario. Da quel momento la grotta è inserita tra le mete di pellegrinaggio e negli itinerari di Terrasanta e utilizzata anche come luogo di culto e di sepoltura.
Nella grotta forse unica al mondo, sono state realizzate nel X IX secolo delle architetture completamente indipendenti che sono complete della copertura a tetto, o a cupola nonostante siano riparate dalla volta; più precisamente una basilica e cinque cappelle, con numerosi affreschi di stile bizantino.
Dopo la visita scenderemo verso il fiume Tusciano dove faremo sosta per un meritato ristoro nel ben curato Parco San Michele.












 Grazie e ci vediamo mercoledì prossimo.
Ciao da Vincenzo!
Per contattare Vincenzo:Vince_ami@hotmail.it


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