Questa
settimana ritorneremo Parco Regionale dei Monti Picentini,
precisamente a Olevano sul Tusciano in provincia di Salerno (Campania).
Difficoltà
percorso: E (Escursionistica)
Distanza:
4 km circa;
Durata:
1 ore, 45 minuti circa; Dalla partenza all'arrivo al santuario
Altezza
minima: 168 m;
Altezza
massima: 576 m;
Si
consiglia di portare acqua, non presente lungo il percorso, e
colazione a sacco.
E’ inoltre consigliato l’uso di scarpe da trekking; per la visita all’interno della grotta è opportuno l’uso di un k-way, o un pile mentre è indispensabile l'uso di una torcia.
E’ inoltre consigliato l’uso di scarpe da trekking; per la visita all’interno della grotta è opportuno l’uso di un k-way, o un pile mentre è indispensabile l'uso di una torcia.
Partenza
da Ariano, nei pressi della Centrale idroelettrica Enel dove è
possibile parcheggiare, si costeggia il fiume Tusciano percorrendo
un sentiero di media difficoltà e arriviamo dopo 2 Km alla cella di
San Vincenzo, antico insediamento di monaci che provvedevano alla
manutenzione della grotta e della cripta e a mantenere viva il
culto, per quel luogo sacro.
Da
qui prima di ripartire possiamo ammirare il monte Castello, con in
cima il vecchio castello Longobardo. Dopo 500m si lascia la via
mulattiera e si prende un vecchio sentiero fatto di scaloni arrivando
subito dopo alla “Ciampa del Diavolo” roccia con un impronta
somigliante ad un piede caprino, che la tradizione popolare
attribuisce al diavolo, precipitato dall’alto dopo essere stato
sconfitto dall’Arcangelo Michele. Proseguiamo ancora per circa
mezzora sino a raggiungere la grotta.
La
Grotta dell’Angelo, o meglio conosciuta come la Grotta di San
Michele Arcangelo, è una cavità naturale situata sul Monte Raione
la grotta fu abitata fin dalla preistoria ma le prime notizie certe
risalgono al decennio 860/ 870, quando in esso vi trovò rifugio il
vescovo eletto Pietro, incalzato dal principe longobardo di Salerno
Guaifiero.
Nell’870
monaco Bernardo, di ritorno dalla Terrasanta, sbarcato probabilmente
a Salerno, fece visita al santuario. Da quel momento la grotta è
inserita tra le mete di pellegrinaggio e negli itinerari di
Terrasanta e utilizzata anche come luogo di culto e di sepoltura.
Nella
grotta forse unica al mondo, sono state realizzate nel X IX secolo
delle architetture completamente indipendenti che sono complete
della copertura a tetto, o a cupola nonostante siano riparate dalla
volta; più precisamente una basilica e cinque cappelle, con numerosi
affreschi di stile bizantino.
Dopo
la visita scenderemo verso il fiume Tusciano dove faremo sosta per un
meritato ristoro nel ben curato Parco San Michele.
Grazie e ci vediamo mercoledì
prossimo.
Ciao da Vincenzo!
Per contattare Vincenzo:Vince_ami@hotmail.it
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