Questa settimana
ritorneremo nel territorio del Medio Volturno, nel comune di
Rocchetta più precisamente nella località Croce.
Difficoltà
percorso: Media difficoltà
Distanza: 10 km
circa.
Durata: 6 ore
circa.
Dislivello 350 metri
circa
Si consiglia di
portare acqua, non presente lungo il percorso, colazione a sacco.
E’ inoltre indispensabile l’uso di scarpe da trekking; bastoncini abbigliamento adeguato e uno zaino per avere le mani libere.
E’ inoltre indispensabile l’uso di scarpe da trekking; bastoncini abbigliamento adeguato e uno zaino per avere le mani libere.
Partenza dal borgo
Croce (580 mt), disabitato dal 2005, raggiungibile da Rocchetta. Si
può parcheggiare l'auto nella moderna piazzetta il cui aspetto
curato è totalmente in contrasto con il resto del borgo.
Si comincia ad
attraversare il borgo tra case disabitate, alcune diroccate e altre
parzialmente ristrutturate; una volta superato il paese raggiungeremo
un bivio e da lì ci incammineremo sul sentiero di sinistra in
perenne ascesa. un lungo sentiero con
molti scalini, con le varie stazioni della via crucis in un bel bosco
di querce e frassini.
A circa metà
percorso troveremo la deviazione per la grotta di san Michele.
Raggiungeremo la
base di un enorme roccia incombente sulle nostre teste, dove è
possibile incontrare gruppi di ragazzi, che si accampano nei pressi
dell'eremo per praticare arrampicata su roccia, lungo le varie vie
aperte sulle enormi pareti rocciose circostanti.
Arrivati al
santuario di San Salvatore, (risalente ai primi anni del 1000), fu
anche dimora per vari anni di San Tommaso d'Aquino.
Esso è sospeso per tre lati sul vuoto, l’unica via d’accesso è
protetta da un muro spesso qualche metro; ciò fa di San Salvatore un
monastero-fortezza, armato per proteggere la comunità monastica ed i
suoi beni dagli assalti.
All'interno del
santuario, alzando le due botole in legno e ferro poste giusto
all'entrata. si accede alla cripta e al pozzo, che preleva acqua da
una sottostante cisterna.
Dal santuario
proseguiremo alla volta dell'eremo di Madonna di Fradejanne: lungo il
sentiero, che inizia sulla destra, questo era il percorso della
camminata meditativa che effettuavano giornalmente i monaci residenti
agli eremi.
Su questo percorso
superato il bivio per le cime del Maggiore, raggiungiamo una cresta
da dove osserviamo San Salvatore e un' enorme roccia che assume le
sembianze di un Buddha.
Proseguiremo dritto
sul sentiero, prima in salita e poi in ripida discesa entrando nel
lato nord del monte, dove noteremo la presenza di folti faggeti. Un
ultimo tratto su un sentiero esposto su delle rocce e siamo arrivati
alla piccola chiesetta dove Frate
Giovanni, detto Fradejanne
intorno al 1300, costruì una cappella per accogliere i carbonai
della montagna durante il precetto della Messa domenicale. Da allora
si venera la sacra immagine della Madonna di Fradejanne, dal nome del
devoto monaco eremita. Dalla chiesetta si
gode un incredibile panorama su tutto l'alto Casertano.
Ripercorrendo a
ritroso il sentiero dell'andata, fino al primo bivio scenderemo
lungo un paio di tornanti e ritornati nel lato sud del monte
svolteremo a destra iniziando una lunga discesa. Arrivati in una
radura con nel mezzo una croce, svolteremo a sinistra e proseguendo
lungo un umido vallone (facendo molta attenzione a non scivolare) e
costeggiando il versante sud dritti verso Croce. Nel paese
ripercorreremo, le stesse antiche vie del paese, in alcune case è
possibile accedere da porte ormai divelte e vedere suppellettili
abbandonate dai vecchi Residenti.
Vorrei ringraziare gli amici
dell'Associazione Somma Trekking e Michela Ceriello per aver posato alle fotografie.
Grazie e ci vediamo mercoledì prossimo.
Ciao da Vincenzo!
Per contattare Vincenzo:Vince_ami@hotmail.it
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