Questa settimana,
ritorniamo nel territorio di Massa Lubrense, più precisamente nella
frazione di Torca, in provincia di Napoli (Campania).
Difficoltà
percorso: Escursionistico. Usato anche dai bagnanti per raggiungere
la spiaggia.
Si
consiglia di portare acqua, non presente lungo il percorso, colazione
a sacco, consigliate scarpe da trekking e nel periodo estivo costume
e crema solare.
Per definizione, il
fiordo è un braccio di mare che si insinua nella costa, inondando
un'antica valle glaciale. Quello di Crapolla, forse, è il più bello
della costa di Massa Lubrense.
Partenza dalla
piazza di Torca (San Tommaso Apostolo). Ci sono altri possibili punti
per iniziare il percorso, ma prenderemo in considerazione questo,
perché é possibile utilizzare il parcheggio a pagamento ed il
sentiero è ben segnalato proprio di fronte alla chiesa.
La prima parte è
costituita, da strada asfaltata in forte pendenza, utilizzata anche
per accedere alle case presenti lungo la via. Successivamente si
utilizza il tracciato di un'antica mulattiera, costeggiando alcune
proprietà abbandonate: dopo il ponticello sul rivo Larito, si entra
in una fitta e rigogliosa macchia mediterranea, con una
piacevolissima zona ombreggiata. Si costeggia il torrente, fino al
cosiddetto belvedere la Guardia, dove si possono ammirare i tre
isolotti: Li Galli, l’isola d’Isca e la Vetara; a sinistra, la
costa di Praiano, tutto il Golfo di Salerno; a destra, Punta Penna.
Dopo aver goduto di
questa bellezza, incominceremo ad affrontare una scala in pietra di
quasi 700 scalini, con una mattonella numerata ogni 50 scalini;
ognuna di queste rappresenta un traguardo soprattutto durante la
risalita.
Man mano che si
scende, si intravede la Cappella di San Pietro, costruita con pietre
che furono del Monastero dei Benedettini Neri, (Abbazia di San
Pietro). Sono visibili colonne e basi marmoree dell'antico edificio,
ma si narra che, prima, in quel sito, ci fosse un tempio romano, e
prima ancora un tempio greco, dedicato ad Apollo, da cui deriverebbe
Crapolla.
San Pietro sbarcò
a Crapolla nel suo viaggio verso Roma. Il 29 giugno, occasione della
festa del santo, si tiene un pellegrinaggio fino alla chiesetta.
Durante la discesa,
si intravede la torre di Crapolla (anch'essa facente parte delle
torri di avvistamento). Finalmente si arriva alla piccola spiaggia,
posta in una stretta e profonda spaccatura nella roccia.
Sulla spiaggia di
piccoli ciottoli, si vedono i muri di un'antica villa romana, resti
di alcune cisterne e costruzioni scavate nella roccia chiamate
monazeni, anch’esse della stessa epoca e usate ancora oggi come
riparo per barche e per gli attrezzi per la pesca.
Grazie e ci vediamo mercoledì
prossimo.
Ciao da Vincenzo!
Per contattare Vincenzo:Vince_ami@hotmail.it
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