Ricorrenza: 13 GIUGNO
Nacque a Lisbona nel 1195 da genitori
favoriti da Dio di ricchezze spirituali e benessere. Dopo la prima
educazione ricevuta nella casa paterna da uno zio canonico, continuò
la sua istruzione nella scuola vescovile annessa alla Curia.
Sentendosi portato alla solitudine, pensò presto di ritirarsi in un
convento e scelse i Canonici Regolari di S. Agostino. Quivi si diede
con tale fervore alla mortificazione della carne e ad un silenzio
operoso, da divenire uno specchio per i suoi confratelli.
Successivamente si ritirò tra i Frati Minori ai quali erano permesse
le Missioni: Antonio, appena giunto in terra di Missione venne
assalito da una malattia tale che lo inchiodò inesorabilmente in un
letto, tanto da essere costretto al ritorno. Si imbarcò quindi per
ritornare in Portogallo, ma la nave, sbattuta da una violenta
tempesta, si sfasciò contro il litorale della Sicilia.
Soccorso da alcuni pescatori, venne
trasportato a braccia al più vicino convento, appena è in grado di
camminare si recò ad Assisi, dove incontrò S. Francesco, si recò
poi a Montpellier, a Tolosa, a Bologna, a Rimini e a Padova e fu a
Padova che i frutti della grazia divina furono copiosi: riconciliò
nemici, ridusse i dissoluti a vita migliore, persuase gli usurai alla
restituzione. La sua parola era come un dardo che trapassava i cuori
e li infiammava d'amore alla virtù.
Sentendosi vicino al termine della vita
ottenne il permesso di ritirarsi nel romitorio di Camposampiero ove
trascorse i suoi ultimi giorni nella contemplazione e nell'esercizio
sempre più puro dell'amor di Dio. Morì ad Arcella, presso Padova,
il 13 giugno del 1231 a 36 anni di età.
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