“Bisogna strutturare la prevenzione ed il monitoraggio in collaborazione con i pediatri di famiglia - spiega la Ciaramella - abbiamo già istituito le Unità assistenziali di continuità sanitaria per gli adulti. È inderogabile pensare anche a quelle per i più piccoli, onde evitare che gli ambulatori pediatrici si trasformino in una bomba ingestibile: servono delle USCA Pediatriche, una per ASL, ed un percorso chiaro e completo con linee e guida ed un protocollo per gestire gli eventuali casi positivi”.
COME DA COMUNICAZIONE RICEVUTA
Nessun commento:
Posta un commento