Questa settimana, ritorneremo di nuovo in costiera Amalfitana nel territorio del comune di Scala (SA).
Difficoltà percorso: Escursionistico (adatta a tutti)
La riserva Valle delle Ferriere vanta posizione particolare, tra i monti di Scala, che la proteggono dai venti freddi mentre è aperta alle correnti caldo-umide meridionali, quindi soggetta a piovosità abbondante. Queste condizioni generano un microclima che ha permesso la conservazione di specie rare. Ha grande interesse da un punto di vista botanico e fitogeografico, dato che conserva al suo interno numerosi esemplari di Woodwardia radicans, una felce arborea risalente al Cenozoico (periodo pre-glaciale) e diverse specie animali, tra cui in particolare la cosiddetta salamandra con gli occhiali. La riserva integrale permette di preservare questa biodiversità unica al mondo. Il suo nome deriva dalla presenza delle antiche ferriere della Repubblica Amalfitana.
Ci sono diversi accessi per visitare la valle, come ad esempio, da San Lazzaro (Agerola). Si può salire da Amalfi, scendere da Pogerola, oppure partire da Pontone.
Il percorso che prenderemo in esame questa volta parte proprio da Pontone, frazione di Scala a 225 metri sopra il livello del mare un piccolo borgo arroccato sulla parte alta della costiera. Vi consiglio di parcheggiare prima di arrivare al paese nei pressi del tunnel sulla statale.
Il nostro punto di partenza sarà la piazzetta a monte della strada principale dove c'è anche l'unico bar -alimentari, e dove si trova anche una fontana per riempire le borracce.
Nell'ultima area parcheggio è possibile anche acquistare, presso la proloco, i biglietti per l'ingresso alla riserva in alternativa all'acquisto on line.
La prima parte del percorso è un alternarsi di piccole salite e discese, dove, oltre ad ammirare il panorama, si possono sentire i profumi tipici della costiera amalfitana, costeggiando terrazzi ricchi di limoneti tipici della zona. Arrivati alla metà del percorso troveremo un primo bivio. Andando a sinistra si scende per Amalfi, a destra si prosegue per le ferriere.
Cominceremo a costeggiare un torrente che è più o meno ricco d'acqua a seconda della stagione e passeremo più volte su dei ponti in legno per scavalcarlo.
L'ultimo tratto dell'itinerario è un po' più difficoltoso, in quanto ci sono gradini ripidi, scavati nella roccia che però possono essere percorsi in sicurezza .
Prima di arrivare alla riserva si vedono due piccole cascate anche se la più bella si trova all'interno .
L'accesso alla riserva è presidiato e possono entrare solo piccoli gruppi che vengono accompagnati da guide, questo a mio avviso, è molto importante per preservare la flora e la fauna di una valle la cui magia è unica al mondo.
Terminata la visita alla riserva ritorneremo indietro fino al bivio, dove di solito, ci si ferma per bivaccare.
A questo punto cominceremo a scendere verso Amalfi, incontrando i ruderi delle vecchie ferriere,
Si tratta di antiche costruzioni in pietra poste proprio sul torrente per poter sfruttare l'acqua come forza motrice.
Ormai restano solo i muri perimetrali e qualche arcata. La vegetazione sta crescendo all'interno di questi manufatti quasi a cancellarli dalla visuale.
Continuando a scendere lungo il vallone incontreremo ancora il torrente fino a costeggiare una centrale idroelettrica che è attualmente in uso.
Man mano che si scende verso Amalfi il vallone diventa sempre più largo e profondo e vedremo altri manufatti, ossia i resti delle cartiere e precisamente le strutture dove veniva messa ad essiccare la carta esposta alle correnti d'aria.
La nostra escursione termina ad Amalfi, e a questo punto si può vistare la città con i caratteristici vicoletti, il duomo e la spiaggia.
Per ritornare a Pontone ci sono diverse possibilità: la prima è la scala che nonostante sia abbastanza ripida e faticosa permette di arrivare velocemente a Pontone proprio di frotte alla piazza da cui siamo partiti. Oppure gli autobus per Pontone che sono poco frequenti o più semplicemente gli autobus di linea della sita e si scende al bivio per Pontone e facendo l'ultimo tratto a piedi.
Consigliate scarpe da trekking, abbigliamento adeguato. Nella riserva la temperatura è più bassa rispetto all'esterno e c'è molta umidità Si consiglia di portare acqua in quanto c'è solo una sorgente lungo il percorso, e colazione a sacco.
Grazie e ci vediamo mercoledì prossimo.
Ciao da Vincenzo!
Per contattare Vincenzo:Vince_ami@hotmail.it
http://www.rosarydelsudartnews.com/2020/10/eremo-di-san-michele-foce-per-la.html
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