“Fragilità” è il primo progetto
espositivo ideato e prodotto da particle, in collaborazione con
Fondazione ICA Milano, in cui la dimensione fisica e digitale si
completano e integrano in una realtà “phygital” a forte impatto
emozionale e relazionale.
“Fragilità” prevede un percorso
fisico integrato da una piattaforma digitale dedicata, accessibile a
partire dal 10 marzo 2021 all’indirizzo www.particle.art/fragilita,
che il pubblico può visitare, scoprendo proposte di approfondimento,
digressioni e momenti di riflessione condivisa.
Il percorso in
mostra, che avrebbe dovuto inaugurare al pubblico a Kuala Lumpur lo
stesso 10 marzo 2021, è stato sospeso a causa dell’emergenza
sanitaria e la sua fruizione sarà al momento consentita solo
online.
Resta quindi la fruibilità piena di tutto il dispositivo
digitale, concepito in controcanto alla mostra in presenza.
“Fragilità” è curata da Alberto
Salvadori, direttore di Fondazione ICA Milano, Luigi Fassi, direttore
del MAN di Nuoro, e Lim Wei Ling, direttrice dell’eponima galleria
in Kuala Lumpur ed è organizzata con il sostegno dell’Ambasciata
d’Italia in Kuala Lumpur - Malesia, con la partecipazione di
Culturit e Venini che, in occasione del centenario dalla sua
fondazione, dimostra ancora una volta capacità di volgere il proprio
sguardo al futuro sostenendo la creatività contemporanea.
Il
percorso espositivo indaga il concetto di fragilità nella produzione
artistica contemporanea, attraverso le opere di otto artisti, quattro
italiani e quattro malesi: Anida Yoeu Ali, Riccardo Benassi,
Anurendra Jegadeva, Masbedo, Maria D. Rapicavoli, Wong Chee Meng,
Francesco Simeti, Rajinder Singh.
Un tema quanto mai attuale,
in relazione alla recente crisi sanitaria, economica e sociale che ha
investito il mondo a causa del dilagare della pandemia da Covid-19,
rendendo evidente quanto la fragilità sia una condizione propria
dell’essere umano e del sistema civile. Comunemente intesa con una
accezione negativa, l’arte e la psicologia dimostrano come la
fragilità racchiuda in sé valori fondamentali e costruttivi come la
capacità di creare empatia con l’altro, la sensibilità,
l’intelligenza e l’intuizione.
Nelle parole dei curatori Alberto
Salvadori, Luigi Fassi e Lim Wei Ling: “La fragilità è un
equilibrio costantemente instabile ma anche qualcosa che esiste come
dato essenziale, in ogni momento della condizione umana. La fragilità
è anche uno stato di grazia, un elemento di formazione e crescita
attraverso le esperienze in ogni età della vita, condizione
fondativa dell'avventura delle esperienze
interpersonali.”
“Fragilità” si articola lungo tre
diverse fasi: un’introduzione al progetto tramite i canali social,
una mostra fisica– al momento sospesa a causa del dilagare della
pandemia da Covid-19 - e una piattaforma permanente online.
Tutto
inizia con un ciclo di proposte interattive sull’account Instagram
@particle____, volto a introdurre il concetto stesso di fragilità,
che accompagnerà il pubblico sino allo svelamento della piattaforma
online.
Il percorso espositivo si compone di un’opera per
ciascuno degli artisti coinvolti tra video, fotografia, pittura e
arte digitale. Il visitatore può addentrarsi nella scoperta della
mostra e degli artisti protagonisti, esplorando la piattaforma
www.particle.art/fragilita. Online le opere assumono vite molteplici,
grazie a una comunicazione diversificata che include approfondimenti
multimediali quali video, podcast e altri contenuti definiti insieme
agli artisti stessi, stratificati e indicizzati attraverso un tema
che rimanda a una specifica declinazione del concetto di
fragilità.
La mostra “Fragilità” coinvolge nella definizione del suo particolare format diverse comunità: le istituzioni di rappresentanza all’estero, il mondo degli studenti universitari, il sistema dell’arte, brand e aziende italiane. Mondi differenti che, grazie all’arte contemporanea, si incontrano e collaborano nella creazione di un progetto comune. Rappresentanti di queste diverse comunità sono stati infatti chiamati a riflettere sul concetto di fragilità a partire dal proprio background culturale, dando corpo a un confronto aperto con i curatori e gli artisti. Il risultato è un viaggio unico e irripetibile nelle svariate accezioni che il termine fragilità può assumere, destinato ad arricchirsi man mano che l’esposizione verrà visitata.
Attraverso il sito
www.particle.art/fragilita, sarà sempre disponibile un programma di
iniziative per il pubblico composto da laboratori, appuntamenti con i
curatori e tavole rotonde, sia in presenza sia da remoto. Digressioni
che coinvolgono direttamente tutti gli stakeholder, attraverso
formule di riconoscimento, appartenenza e soprattutto partecipazione
diretta. Il pubblico stesso diventa protagonista dell’esposizione,
personaggio di una narrazione in cui ha la possibilità di esprimere
il proprio punto di vista, parlare direttamente con gli artisti, gli
organizzatori e tutta la community di utenti.
“Tra
reale e digitale, forme impalpabili di pensiero e la concretezza
delle emozioni, la mostra dà corpo a un percorso avvolgente, dove la
materia dell’arte si traduce in un’esperienza in continua
trasformazione, che si offre alla sensibilità dei suoi ospiti”
spiegano i curatori.
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Si ringraziano Magazzino Italian Art, New York, Digital Attitude, Milano, Intuin, Kuala Lumpur, e Musst, Scicli (RG), l’associazione studentesca dell’Università Bocconi di Milano Culturit per il sostegno nella realizzazione del progetto espositivo e Artribune per il supporto alla comunicazione.
COME DA COMUNICAZIONE RICEVUTA
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