Alfonso Trapuzzano diventa segretario generale, Roberto Race presidente del Comitato di Indirizzo e Lida Viganoni di quello Scientifico.
Lucia Valenzi: "La Fondazione Valenzi anche durante la pandemia ha cercato di essere attiva e presente, ha dimostrato la sua vitalità ed è pronta ad affrontare l’auspicabile ripresa."
Essere una fondazione attiva nella
cultura e nel sociale a supporto del rilancio di Napoli e del
Mezzogiorno durante e dopo l'emergenza Covid19.
È questa la nuova
mission decisa per la Fondazione Valenzi, l'istituzione
internazionale nata nel 2009 dedicata a Maurizio Valenzi,
parlamentare italiano ed europeo, sindaco a Napoli dal 1975 al
1983.
Per affrontare questo obiettivo la Fondazione si è data un
nuovo assetto organizzativo. La fondatrice e presidente Lucia Valenzi
sarà affiancata dall'avvocato penalista Alfonso Trapuzzano come
segretario generale, dal giornalista e consulente in corporate
strategy (segretario generale della Fondazione dalla nascita al 2015)
Roberto Race come presidente del Comitato di Indirizzo, dall'ex
rettore dell'Università degli studi L'Orientale Lida Viganoni come
presidente del Comitato Scientifico.
A Trapuzzano, Race e
Viganoni si aggiungono l'avvocato amministrativista, medaglia d’oro
al merito forense, Gherardo Marone come consigliere giuridico,
l'imprenditore Salvatore Verbale come consigliere per l' Innovazione,
la docente dell'Accademia di Belle Arti di Napoli Olga Scotto di
Vettimo come curatrice della Collezione Valenzi e il direttore di
INWARD Osservatorio Nazionale sulla Creatività Urbana Luca Borriello
come consigliere per la Creatività.
"In questo momento
storico - dichiara Lucia Valenzi - con la pandemia che ha tenuto in
scacco la nostra società, credo che nella città di Napoli e nella
nostra regione la Fondazione Valenzi ha cercato di essere attiva e
presente, ha dimostrato la sua vitalità ed è pronta ad affrontare
l’auspicabile ripresa. Si presenta ora con un insieme di cariche
sociali rinnovate avendo ricevuto il consenso e la disponibilità di
persone di grande professionalità che hanno scelto di esprimere
insieme la loro volontà di impegno civile e sociale. Ne sono davvero
felice pensando che a 12 anni dalla nascita della Fondazione e dalla
morte di mio padre siamo riusciti a consolidare in un’attività
concreta e attuale, non banalmente memorialistica, il patrimonio di
cultura e di stile che apparteneva ai miei genitori Maurizio e Litza
Valenzi.
Accrescere nei cittadini, e soprattuto nei giovani, la
consapevolezza del patrimonio culturale, storico e ambientale, dei
nuovi diritti civili, sociali e delle politiche di sviluppo: questo
era lo spirito che ha caratterizzato sin dalla sua nascita la
Fondazione. Nel 2009 quando si è costituita abbiamo deciso subito di
porci non come un ente commemorativo di un singolo individuo ma come
un’istituzione rivolta ai problemi attuali, impegnata soprattutto
dal punto di vista culturale, ma anche da quello sociale nella città
e nella regione. Infatti a differenza di altre Fondazioni a carattere
culturale abbiamo il valore aggiunto di un progetto sociale per
l’infanzia.
Al momento della costituzione si fece subito la
scelta di avere una piena autonomia, anche se questo sarebbe costato
qualcosa dal punto di vista della solidità finanziaria.
Un’impostazione che prevedeva e prevede ancora oggi di non
schierarci con singoli partiti o addirittura correnti politiche, ma
che vuole aprire e promuovere un dialogo aperto e sereno fra tutti
coloro che sono interessati allo sviluppo economico, sociale, civile
e culturale del territorio, attraverso un dialogo aperto e sereno."
COME DA COMUNICAZIONE RICEVUTA
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