A cura di Alessandro Romanini
Palazzo delle Esposizioni, Lucca
Visite virtuali e attività online per il mese di aprile
Prorogata fino al 13 giugno per consentire le visite in persona
Riparte l'arte al Palazzo delle Esposizioni di Lucca con la mostra antologica "Frédéric Bruly Bouabré. Arte Alfabeto Universale" dedicata all'artista ivoriano scomparso nel 2014, uno degli autori internazionali più significativi del panorama culturale del Secondo Dopoguerra.
Curata da Alessandro Romanini, l'esposizione pone l'attenzione sull'importanza del dialogo fra i popoli e sulla possibilità di una coesione culturale fondata sul linguaggio universale dell'arte.
La mostra è organizzata dalla Fondazione Banca del Monte di Lucca e dalla Fondazione Lucca Sviluppo, con il patrocinio della Regione Toscana e dell'Ambasciata della Costa d'Avorio in Italia e la collaborazione della Fondazione Alighiero e Boetti.
L'hanno presentata alla stampa, nell'auditorium della Fondazione Banca del Monte di Lucca venerdì 9 aprile 2021, il presidente della Fondazione Banca del Monte di Lucca, Oriano Landucci, il sindaco di Lucca, Alessandro Tambellini, il ministro consigliere dell'Ambasciata della Costa d'Avorio in Italia, Jean-Ghislain N'Gbichi, il curatore, Alessandro Romanini, e Sylvestre Bruly Bouabré, figlio dell'artista.
In sala erano presenti Elena D'Amico, console onorario della Costa d'Avorio a Firenze, Andrea Palestini, vice presidente della Fondazione Banca del Monte di Lucca, Alberto Del Carlo, presidente della Fondazione Lucca Sviluppo, Giordano Boetti, vicepresidente della Fondazione Alighiero e Boetti.
Per tutto il mese di aprile la mostra sarà fruibile virtualmente da parte del pubblico attraverso visite guidate online, virtual tour, pillole video e attività digitali, che saranno tempestivamente comunicate sul sito www.fondazionebmluccaeventi.it e sui canali social della Fondazione Banca del Monte di Lucca e del Palazzo delle Esposizioni (www.facebook.com/FondazioneBML - www.facebook.com/palazzoesposizionilucca - www.instagram.com/palazzoesposizionilucca).
In considerazione degli ultimi provvedimenti emergenziali che non permettono l'apertura dei Musei per tutto il mese di aprile, la durata dell'esposizione è stata prorogata fino al 13 giugno 2021.
Il percorso della mostra presenta oltre 400 opere provenienti da collezioni private e dalla famiglia dell'artista, mettendo in evidenza le varie fasi della sua ultra cinquantennale carriera ed illustrandone i vari aspetti tematici, poetici e biografici grazie ad un ricco corredo di documenti e testimonianze storiche.
Frédéric Bruly Bouabré ha esposto in prestigiosi spazi pubblici e privati internazionali, a partire dalla celebre mostra "Magiciens de la terre", allestita nel 1989 al Centre George Pompidou di Parigi, che ha portato alla luce per la prima volta l'arte africana contemporanea, e la successiva "Africa Remix", passando per il Guggenheim Museum di Bilbao, la Tate Modern di Londra e il Portikus di Francoforte. È stato inoltre protagonista di importanti manifestazioni come la Biennale di Venezia, Documenta di Kassel e la Biennale di San Paolo.
L'esposizione vede la collaborazione della Fondazione Alighiero e Boetti, che presta importanti documenti d'archivio e opere, testimonianza del legame elettivo fra i due artisti. Boaubré infatti ha intrattenuto con Boetti un rapporto di amicizia e di scambio, approfondito in mostra attraverso una sezione apposita, con dipinti che i due artisti si sono reciprocamente dedicati, foto e testi.
Le opere in esposizione, cartoni di piccole dimensioni, su cui l'artista annotava le accurate osservazioni sull'esistente, nascoste sotto la superficie, documentano le varie fasi tematiche dell'artista, da quella dedicata all'alfabeto visuale Bété a quella de "La gioia della nascita" e "L'umanità", che celebra la parentela, passando per quella de "L'albero della vita" e "La leggenda Zakolo" e le "Pietre di Bekora", fino ad arrivare a "L'Africa presenta la sua cultura", "Visione del sole" e quella celebre de "La conoscenza del mondo". In mostra sono presenti anche alcune opere inedite, tra cui un rarissimo dipinto a olio su tela dell'artista ivoriano.
Nutrita la mole di documenti autografi e delle foto storiche, moltissime delle quali inedite e prestate per la prima volta dalla famiglia. Tra i documenti in mostra, numerosi testi poetici e saggi scritti dall'artista, epistole e curiosità, come il bozzetto originale dell'orologio progettato da Bouabré per Swatch.
COME DA COMUNICAZIONE RICEVUTA
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