#lartenonaspetta
“Abbiamo deciso di procedere nell'organizzazione della 4^ Biennale di Genova, nonostante il Covid, nonostante tutto. Questo perché l'arte non deve e non può aspettare.
L’arte contemporanea accade e deve continuare a farlo perché "è un diritto e una necessità" come recita il motto della celebre gallerista Helda de Alvear. L'incertezza dell'attualità ha indotto molti artisti a fermarsi, ad astenersi dall'esprimersi, a non realizzare nuove opere e, di conseguenza, a non esporre.
Non è questo il momento di essere assenti, è il momento di affermare la rilevanza dell’arte a livello culturale, sociale ed economico.
Esprimersi su quello che stiamo vivendo adesso non è l'unica opzione valida, ci vorrà del tempo per elaborare contenuti artistici davvero validi in grado di rielaborare e interpretare questa esperienza, ma è importante operare per non creare una frattura tra arte e vita.
Abbiamo deciso di agire in controtendenza, ma chiediamo adesione e partecipazione da parte degli artisti.
L'arte è indispensabile per capire noi stessi e il nostro tempo. Non è un bene superfluo o un lusso, è un bene nel senso che rappresenta un patrimonio.
La Biennale è intesa come evento partecipativo, un dispositivo di ricerca-azione sulla relazione fra artista, arte, città e cittadino.
Vogliamo che l'arte ci emozioni, stupisca, indigni, sorprenda, che ci faccia riflettere.
La ripartenza inizia ora, che c’è la reale opportunità di ripensare ruoli e relazioni, di prendere la parola, trasmettendo al futuro la presenza di un’arte che non sia didascalico commento del presente o vuota apparenza.” (Flavia Motolese e Mario Napoli).
#lartenonaspetta
COME DA COMUNICAZIONE RICEVUTA
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