Pinacoteca Agnelli
27 aprile – 5 settembre
2021
La Pinacoteca Agnelli di Torino riapre
finalmente le porte al pubblico martedì 27 aprile con la mostra “Le
Corbusier. Viaggi, oggetti e collezioni” dedicata all’architetto
franco-svizzero padre del Movimento Moderno.
Per garantire la
sicurezza del visitatore è assicurato il rispetto delle norme
vigenti e l’accesso avviene tramite ingressi contingentati con
prenotazione consigliata nei giorni feriali e obbligatoria nei giorni
festivi tramite il sito web della Pinacoteca.
L’esposizione è
curata dall’artista Cristian Chironi ed è organizzata dalla
Pinacoteca Agnelli in collaborazione con la Fondation le Corbusier di
Parigi, che conserva gran parte dei documenti e degli oggetti
appartenuti all’architetto. FIAT è main partner del progetto.
Il
percorso espositivo si sviluppa lungo tutto il terzo piano della
Pinacoteca e ripercorre la vita di Le Corbusier, incentrata sulla
continua ricerca di idee e ispirazioni, raccontandola attraverso
oggetti, disegni e fotografie.
Gli oggetti presenti in mostra sono
stati riscoperti e valorizzati in seguito al restauro - curato dalla
Fondation - dell’appartamento parigino di Le Corbusier in Rue
Nungesser et Coli. Si tratta di sassi, pezzi di legno,
conchiglie, oggetti di metallo, vetri, materiali che egli raccoglieva
considerandoli “objets à réaction poétique” (oggetti a
reazione poetica) capaci di innescare in lui il processo creativo. Ad
esempio, il carapace di granchio che è esposto in mostra, ha dato
origine all’idea del celebre tetto della Cattedrale di Ronchamp.
Accanto a essi sarà visibile l'archivio cartaceo delle fonti di
ispirazione in cui venivano conservati, meticolosamente classificati
per soggetto, ritagli di giornale, cartoline, biglietti del
treno.
La mostra comprende diverse fotografie e schizzi di
automobili e mezzi di trasporto. Sappiamo che Le Corbusier era un
grande appassionato di automobili. - spiegano Ginevra Elkann e
Marcella Pralormo, rispettivamente presidente e direttrice della
Pinacoteca; aveva raccolto molto materiale sull’auto - proseguono-
probabilmente perché gli era utile per realizzare uno dei suoi sogni
più grandi: disegnare un’automobile. Era stata una sfida inseguita
per molto tempo e con energia.
Una sezione è completamente
dedicata ai viaggi di Le Corbusier, anch'essi raccontati attraverso
biglietti, dépliant turistici e cartoline di monumenti e paesaggi
che l’artista amava raccogliere e conservare accuratamente, in modo
non molto diverso rispetto a quello con cui essi vengono oggi esposti
al pubblico.
Particolare attenzione è data ai tre viaggi che
Le Corbusier fece a Torino: nel 1902, all’età di sedici anni, in
occasione dell’esposizione Universale alla Promotrice delle Belle
Arti dove il futuro architetto aveva esposto un orologio; nel 1934,
quando venne ritratto a bordo di una Balilla sulla pista del Lingotto
e l’ultimo, nel 1961, quando fu invitato dall’ICOM a tenere un
discorso sul tema del museo ideale in occasione della conferenza
annuale dell’associazione durante le celebrazioni di
Italia61.
Centrale in questa mostra il ruolo dell’artista-curatore Cristian Chironi; il quale non si è limitato alla mise en forme della collezione nello spazio espositivo, ma creerà attività educative, raccontando il suo progetto My house is a Le Corbusier, programma di residenza itinerante e autogestito che prevede soggiorni nelle abitazioni di Le Corbusier in tutto il mondo.
La mostra è
corredata da un catalogo edito da Corraini con il progetto grafico di
Studio Radl.
COME DA COMUNICAZIONE RICEVUTA
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