Si è svolto oggi pomeriggio l'evento di
POETI IN PIAZZA - SALVIAMO VILLA TROPEANO
che ha visto la presenza di Antonio Bassolino insieme al gruppo dei "Poeti in Piazza" di Pasquale Esposito di cui vi propongo alcune foto e due brevi video:
ECCO I LINK PER POTER VISUALIZZARE I VIDEO:
POETI IN PIAZZA - Salviamo Villa Tropeano (PRIMA PARTE)
POETI IN PIAZZA - Salviamo Villa Tropeano (SECONDA PARTE)
“Propongo non un libro dei sogni, ma
cose fattibili molte a costo zero. Sede distaccata di scienze della
tecnologia, della Federico Secondo, per dare un futuro ai giovani.
Corsi contro l'inquinamento. Una scuola di artigianato , e di
recupero di antichi mestieri. Una scuola per pizzaioli gestiti dal
comune. Adesso i corsi per pizzaioli sono tutti privati e si paga una
grossa cifra, per partecipare, non tutti ci possono accedere. Un
centro musicale con volontari che insegnano musica. Un corso di
lingua napoletana . Un museo della memoria contadina, visto che
Ponticelli prima era centro agricolo. Un corso per insegnare a fare
pane e ricette tipicamente napoletane, coinvolgendo le donne del
quartiere. Coltivazione di piante officinali. Piantare gli alberi
antinquinamento:Tiglio, Pioppi, Acero riccio, Betulla
bianca-Bagolaro. Il nostro quartiere è il più inquinato di Napoli:
popongo qundi di piantare un albero per ogni bambino nato, applicando
la legge del 1992 Francesco Rutelli, all’epoca già coordinatore
nazionale della Federazione dei Verdi, propose la legge n°113/1992
che prevedeva “l’obbligo per il Comune di residenza di porre a
dimora un albero per ogni neonato, a seguito della registrazione
anagrafica”. Un centro dove volontari insegnano a dipingere. Un
centro di incontro tra giovani e anziani, per interscambi culturali.
Per i disabili, e contro la violenza sulla donne. Un centro di
lettura pubblica di romanzi e poesie. Un centro di educazione
ecologica, e corsi sulla differenziata. Un centro dove insegnare la
storia di Napoli, una storia, di 2500 anni. Un museo dedicato al
professore Tropeano, recuperando tutto quell o che c'era dentro,
coinvolgendo gli ex dipendenti, se hanno foot, ed altri ricordi. Un
centro educativo, scolastico e sociale, visto che in alcune zone del
quartiere l'evasione scolastica è al più alta d'Europa e nessuno se
ne interessa. Cineforum per tutti.” Pasquale Esposito
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