AL CASTELLO DI COPERTINO
“FRANCO DELLERBA. LA FUGA”
a cura di Pietro Copani e Lorenzo Madaro
inaugurazione giovedì 29 luglio 2021 ore 19.00
In occasione dell’iniziativa che prevede l’apertura straordinaria serale dei luoghi della cultura della Direzione e nel rispetto della normativa anti-Covid, giovedì 29 luglio alle ore 19.00, nel Castello di Copertino sarà inaugurata la mostra “Franco Dellerba. La fuga”, visitabile fino al 30 ottobre. Interverranno: Luca Mercuri (Direttore regionale Musei Puglia), Pietro Copani (direttore del Castello di Copertino e co-curatore della mostra), Lorenzo Madaro (docente di Storia dell’arte, Accademia di Belle Arti di Catania e co-curatore della mostra) e lo stesso artista Franco Dellerba.
La mostra rientra nel ciclo della rassegna #incontemporaneo e – in continuità con quelle dedicate a Baldo Diodato e Pietro Guida – rintraccia un doppio impegno: da un lato quello del percorso di storicizzazione dedicato a maestri meridionali del secondo Novecento; dall’altro il desiderio di investigare la scultura nelle diverse sue declinazioni.
In collaborazione con il Polo biblio-museale di Lecce, nel mese di settembre presso il Convitto Palmieri di Lecce si terrà un talk con l’artista Franco Dellerba.
Informiamo i visitatori che, in occasione dell’inaugurazione a ingresso gratuito, il Castello di Copertino effettuerà apertura straordinaria serale dalle ore 19.00 fino alle 21.30, con ingressi garantiti nel rispetto del numero massimo previsto dal protocollo anti-Covid dell’Istituto.
Informazioni per la visita della mostra
(dal 30 luglio al 30 ottobre 2021)
Orari di visita della mostra: da martedì a sabato, 8.30-13.30
Capienza massima ospiti: 30 persone per fascia oraria
Costo: intero 5€, ridotto 2€, gratuità previste per legge
Prenotazione: consigliata
Modalità di prenotazione: per partecipare all’inaugurazione è fortemente consigliato prenotarsi: telefonando al 0832-931612 (ore 8.30-13.30), inviando una email a drm-pug.castellodicopertino@beniculturali.it, o tramite la pagina facebook del Castello di Copertino.
Franco Dellerba è nato a Rutigliano (Bari) nel 1949; vive e lavora a Capurso (Bari). Sin dai primi anni Settanta Dellerba ha compreso la portata concettuale – ma anche le loro declinazioni di senso, da rintracciare in un ambito antropologico e immaginifico – delle luminarie del suo sud, un sud investigato con rigore in linea con quell’aspetto ludico e giocoso che apparteneva all’immaginario di Pino Pascali. Queste magiche luci, che appartengono all’immaginario collettivo, hanno stimolato una riflessione plurima sulle radici antropologiche di un territorio sorprendente, sempre in bilico tra sacro e profano, tra religiosità ataviche ed esplosioni di feste e colori di una tradizione ancora viva.
Agli stereotipi di una Puglia ancestrale, di Murge e uliveti che molti artisti ancora perlustravano con una pittura logora, sul finire dei Settanta Dellerba contrappone una memoria da salvare, una ritualità antica, corale e plurale, che deriva dalle grandi feste barocche, dagli apparati effimeri e quindi dalle architetture di luce che hanno, da sempre, costellato i centri storici: recupera così questo repertorio di segni e forme. Rimodulando oggetti d’uso quotidiano o concependo vere e proprie architetture di luce, ha solcato gli anni Settanta e il decennio successivo con un approccio estremamente dinamico.
La mostra, a cura di Pietro Copani e Lorenzo Madaro, propone una selezione ragionata delle opere storiche e un nucleo di diversi cicli che hanno interessato il suo lavoro negli anni Novanta e nei tempi più recenti. L’allestimento, condiviso dall’artista, consente al pubblico di esplorare l’architettura del maniero stupendosi di volta in volta davanti alle utopie che Franco Dellerba concepisce ogni giorno con rigore, fantasia e senso profondo della visione. L’arte è infatti per Dellerba il territorio magico in cui sondare una dimensione altra e in cui sostare per prendersi una pausa dalla realtà che ci circonda.
Cavalli a dondolo, una bicicletta, oggetti e una grande poltrona: le luci illuminano questi elementi simbolici della vita quotidiana, li avvolgono in un afflato magico, restituendoli al nostro sguardo.
Le misure anti-contagio e le modalità di visita sono consultabili al seguente link: https://musei.puglia.beniculturali.it/wp-content/uploads/2021/05/DRM-PUG-Modalit%C3%A0-di-visita2.pdf.
COME DA COMUNICAZIONE RICEVUTA
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