Questa settimana nella rubrica parlerò di un'escursione fatta nel mese di luglio 2021, in Sicilia e più precisamente nel territorio della città metropolitana di Catania
L'Etna (detto anche Mongibello) è il più alto vulcano attivo della placca euroasiatica, occupa una superficie di 1265 km² la vetta più alta è il cratere di Sud-Est la cui altezza attuale è di 3.357 mt e domina il paesaggio della costa nord orientale della Sicilia.
Per approcciare alla nostra escursione dal versante sud del vulcano ci dirigiamo verso lo storico Rifugio Sapienza, nel territorio di Nicolos. Percorriamo la strada provinciale (Sp 92) che si arrampica sulla montagna fino a quasi 2.000 m di quota, percorrendo circa 20 km di tornanti.Da lì è possibile ammirare il golfo di Catania e la valle del Simeto.
Nei pressi del rifugio è possibile parcheggiare, ci sono numerosi posti auto a pagamento e inoltre ci sono bar e bancarelle con i prodotti tipici destinati ai turisti.
Per approcciare alla nostra escursione dal versante sud del vulcano ci dirigiamo verso lo storico Rifugio Sapienza, nel territorio di Nicolos. Percorriamo la strada provinciale (Sp 92) che si arrampica sulla montagna fino a quasi 2.000 m di quota, percorrendo circa 20 km di tornanti.Da lì è possibile ammirare il golfo di Catania e la valle del Simeto.
Nei pressi del rifugio è possibile parcheggiare, ci sono numerosi posti auto a pagamento e inoltre ci sono bar e bancarelle con i prodotti tipici destinati ai turisti.
Per chi è meno esperto consiglio di rivolgersi ai box delle guide ed acquistare uno dei vari pacchetti proposti per le escursioni, ed eventualmente noleggiare l'attrezzatura necessaria in caso se ne sia sprovvisti.
Il modo migliore per proseguire è la funivia dell'Etna la cui costruzione venne intrapresa alla fine degli anni 50. Nel corso degli anni è stata distrutta e ricostruita più volte, modificandone anche il percorso, attualmente l'impianto collega quota 1.927 m (s.l.m) ad una nuova stazione di arrivo a quota 2.504 m (s.l.m). La funivia é un moderno impianto molto sicuro, adatto a zona sismica con campate molto corte e altezza da terra ridotta. Durante l'ascesa ho notato gruppi di escursionisti salire a piedi lungo il percorso adiacente alla funivia.
Una volta giunti a destinazione sembra essere su un'altro pianeta, si distinguono solo la sabbia vulcanica nerissima e il cielo azzurro.
Il modo migliore per proseguire è la funivia dell'Etna la cui costruzione venne intrapresa alla fine degli anni 50. Nel corso degli anni è stata distrutta e ricostruita più volte, modificandone anche il percorso, attualmente l'impianto collega quota 1.927 m (s.l.m) ad una nuova stazione di arrivo a quota 2.504 m (s.l.m). La funivia é un moderno impianto molto sicuro, adatto a zona sismica con campate molto corte e altezza da terra ridotta. Durante l'ascesa ho notato gruppi di escursionisti salire a piedi lungo il percorso adiacente alla funivia.
Una volta giunti a destinazione sembra essere su un'altro pianeta, si distinguono solo la sabbia vulcanica nerissima e il cielo azzurro.
I percorsi non sono segnalati, bisogna muoversi risalendo ripidi sentieri tracciati dagli altri escursionisti sulle colline di sabbia.
Una volta arrivati alla base del cratere (in eruzione) abbiamo cominciato a girarci intorno per vedere l'eruzione da diverse angolazioni, ovviamente tenendoci a distanza di sicurezza, fino ad affacciarci nella famosa valle del bove, per poi ritornare percorrendo una ripida discesa fino alla funivia.
Una cosa molto singolare è che, sotto la sabbia nerissima, in alcuni punti, si vede affiorare la neve anche in pieno luglio.
Una volta arrivati alla base del cratere (in eruzione) abbiamo cominciato a girarci intorno per vedere l'eruzione da diverse angolazioni, ovviamente tenendoci a distanza di sicurezza, fino ad affacciarci nella famosa valle del bove, per poi ritornare percorrendo una ripida discesa fino alla funivia.
Una cosa molto singolare è che, sotto la sabbia nerissima, in alcuni punti, si vede affiorare la neve anche in pieno luglio.
Percorso di tipo EE (Escursionisti esperti) indispensabili scarpe da trekking alte, bastoncini, zaino, caschetto di protezione, acqua, colazione al sacco e soprattutto giacca a vento, perché se non si è esposti al sole fa freddo anche in estate.
Grazie per l'attenzione.
Vi aspetto mercoledì prossimo.
Ciao da Vincenzo Amirante
http://www.rosarydelsudartnews.com/2021/10/morcone-ponte-della-vedova-e-oasi-wwf.html
articolo interessante come sempre
RispondiEliminaPosto da visitare sicuramente 😊
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