PALAZZO GRASSI
Campo San Samuele
3231 - Venezia
sabato 4 dicembre 2021, ore 11.00 e 15.00
Altri
Sguardi/ restituzione pubblica
I partecipanti al progetto di
mediazione culturale museale, rivolto a migranti, richiedenti asilo e
rifugiati politici del territorio, presentano al pubblico una
selezione di scatti dalla mostra “HYPERVENEZIA”, in corso a
Palazzo Grassi.
Sabato 4 dicembre 2021, Palazzo
Grassi – Punta della Dogana presenta una speciale iniziativa per il
pubblico in visita a a Palazzo Grassi: l’incontro con 4 dei
partecipanti del progetto Altri Sguardi che, attraverso il proprio
personale racconto, alle ore 11.00 e poi alle 15.00 condurranno alla
scoperta di una Venezia inedita a partire da alcune immagini del
fotografo Mario Peliti, protagonista della mostra
“HYPERVENEZIA”.
“Altri Sguardi” è il progetto di
mediazione culturale museale ideato da Palazzo Grassi che si rivolge
a migranti, richiedenti asilo e rifugiati politici risiedenti nel
territorio. La partecipazione è accessibile tramite una call aperta,
unici requisiti richiesti: una buona padronanza dell’italiano e
tanta motivazione!
I partecipanti che quest’anno incontreranno i
visitatori della mostra “HYPERVENEZIA” sono 4: Amparito (1966)
dall’Ecuador, Matheew (1991) dalla Colombia, Jelena (1968) dalla
Serbia e Moustaou (1995) dal Togo.
Dopo un periodo di
formazione - per questa edizione tenutosi nei mesi di ottobre e
novembre 2021 – con lo staff dei Servizi Educativi di Palazzo
Grassi – Punta della Dogana e il supporto di due tutor scelti tra i
partecipanti delle due precedenti edizioni, Andrea e Gilbert, Altri
Sguardi offre l’occasione di presentare dei focus di visita in
mostra speciali, pensati appositamente per il pubblico veneziano:
itinerari unici che mettono in relazione opera e visitatore secondo
l’interpretazione personale dei partecipanti.
Dopo il successo della prima open call
tenutasi nel 2019, che aveva visto 9 tra i diversi partecipanti al
workshop “Altri Sguardi” realizzare degli speciali percorsi
guidati gratuiti alla scoperta della mostra “Luc Tuymans. La Pelle”
e della storia dell’architettura di Palazzo Grassi, lo scorso anno
da ottobre a dicembre 2020 si è tenuta una seconda edizione,
dedicata alla mostra “Untitled, 2020. Tre sguardi sull’arte di
oggi” a Punta della Dogana. Quest’anno, Altri Sguardi riparte con
nuove opere e letture inedite a partire dalla mostra “HYPERVENEZIA”,
il progetto di Mario Peliti a cura di Matthieu Humery, sviluppando
uno sguardo speciale dedicato alla città nei 1600 anni dalla sua
Fondazione.
Come per le precedenti edizioni, il workshop si è
strutturato in tre fasi: la prima laboratoriale con l’approfondimento
della mostra e la selezione di alcune opere da parte dei
partecipanti, accompagnati in questa scelta libera dallo staff di
Palazzo Grassi e dai tutor. Questa fase è stata contestualizzata da
una serie di scambi e discussioni su varie tematiche come il luogo di
origine, il senso di appartenenza, i concetti di accoglienza e
identità, l’esperienza della migrazione.
Ciascuno dei
partecipanti si è concentrato su un luogo specifico di Venezia,
riconosciuto e selezionato a partire da una foto di Mario Peliti che
dal 2006 a oggi ha documentato tutto il tessuto urbano cittadino,
senza presenze umane, a pari condizioni di luci e ombre, offrendo una
versione unica e senza precedenti della città lagunare.
La
seconda fase ha visto l’elaborazione di un percorso di mediazione
concepito sulla base della propria interpretazione personale attorno
a ciascuno di questi luoghi. Ogni partecipante ha elaborato un suo
personale racconto, spesso associandolo a registrazioni audio, video
o immagini di approfondimento disponibili sul sito di Palazzo
Grassi.
Infine, la terza fase: l’incontro dei partecipanti
con il pubblico che potrà visitare la mostra guidato dallo sguardo
inedito dei mediatori e comprendere come lo stesso paesaggio, più o
meno familiare, possa assumere sfumature estremamente diverse a
seconda dell’occhio che vi si posa.
L’arte contemporanea,
al centro dell’attività culturale dell’Istituzione, diviene la
lente attraverso la quale stimolare nuove formule di conoscenza e
dialogo a partire dai singoli individui e dalla loro unicità.
COME DA COMUNICAZIONE RICEVUTA
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