LASCIATE LE PORTE APERTE
Lasciate le porte aperte
entra un urlo, la poesiaaaaaa.
Tu mio amore lascia la porta
aperta, entrerà la poesia, ti
piacerà anche se sei
acerba d'amore.
Lascia la porta aperta, entrerà,
la poesia e non sarà,
inquisitore del tuo corpo.
Ma modellatrice di esso,
come tu lo sarai del mio.
Già sento echi di azzurre onde,
che sono in cammino, verso
di te. Ti copriranno di una
matassa di fiori rari.
Ed io diventerò il giardiniere,
del tuo corpo.
Tu diventerai Dea della nudità,
sulla spiaggia dove le sirene,
avranno arato l'arenile per noi.
Le nostre bocche faranno balenare
farfalle.
Adesso i nostri cuori hanno,
serrature inviolabili.
Urla la poesia, urla l'amore,
e fa festa la mente, per i corpi nudi,
in un alchimia dove il pensiero si fa,
sostanza, e l'amore diventa materia,
indistruttibile.
Pasquale Esposito
diritti riservati.
Nessun commento:
Posta un commento