Paintings
Dopo circa 20
anni una mostra di nuovi dipinti di Pat Steir a Roma,
la prima
dell'artista con la galleria Gagosian.
10 marzo – 7 maggio 2022
Via Francesco Crispi 16, Roma
Inaugurazione: giovedì 10 marzo, 12.00 – 20.00
Una volta che ho iniziato a versare
la pittura non si può tornare indietro – non la si può togliere.
È lì. Posso ricominciare, ma non posso modificare ciò che ho
fatto. Come nella vita.
—Pat Steir
ROMA, 24 febbraio 2022—Gagosian è
lieta di presentare Pat Steir: Paintings, una mostra di nuove e
recenti opere della rinomata pittrice americana. La mostra inaugurerà
presso Gagosian Roma il 10 marzo 2022, questa è la prima esposizione
personale di Steir con la galleria.
Con una carriera lunga più
di cinquant’anni, Pat Steir è una presenza dirompente nella
pittura contemporanea. È stata una delle poche donne alla ribalta
nella scena artistica newyorkese degli anni ’70, abbinando
inizialmente immagini iconiche e testi per suscitare domande sulla
natura della rappresentazione. A metà degli anni ’80, ispirata
dall’arte e dalla filosofia dell’estremo oriente, ha adottato un
approccio alla pittura più libero e performativo. Sfruttando le
forze della natura, dalla gravità al caso, Steir versa,
spruzza e spazzola la pittura diluita sulla tela, spesso facendolo su
scala monumentale. Ispirata in parte dalla casualità usata da John
Cage come strategia compositiva in musica – e influenzata dalla
pittura a inchiostro e dalla calligrafia cinesi e dal pensiero del
buddismo zen e del Daoismo, tra le altre ricche e varie fonti
artistiche e letterarie – Steir ha sviluppato una risposta
intuitiva e consapevole alle innovazioni dell’astrazione
postbellica. Nei suoi ultimi lavori, attraverso audaci incursioni in
nuovi territori cromatici, continua ad approfondire le sue indagini
pittoriche rispetto al ruolo dell’intenzione e
dell’improvvisazione, del processo e della percezione nella
struttura pittorica.
Le opere presentate a Roma ampliano gli
esperimenti dell’artista con il colore prendendo le mosse
dall’ambizioso progetto Color Wheel (2019), una serie di trenta
dipinti su larga scala che esplorano le dinamiche binarie del colore,
commissionati e presentati dall’autunno 2019 all’estate 2021
all’Hirshhorn Museum and Sculpture Garden a Washington, DC. Oltre
alle tonalità vibranti che generano stratificazioni impreviste e
giustapposizioni sfumate, Steir continua anche a lavorare sul bianco
e nero. Dipingendo su un fondo nero, a sua volta stratificato e poi
delineato da tracce che evidenziano il suo vivace opposto, One
Afternoon (2021–22), Raindrop (2020) e Night (2021–22) presentano
una vasta gamma di risultati. In One Afternoon una cascata riempie
l’intera tela di luce e movimento; Raindrop è strutturata con
strati di vernice versata, distanziati tra loro in una sequenza
ritmica; e la vasta, scura distesa di Night è punteggiata da un
singolo intervallo lineare da cui scendono rivoli spettrali. Steir
prosegue e instensifica quest’ultimo approccio in due opere
policromatiche che evocano condizioni di luce stagionali: Winter
Evening (2021–22) con le sue armonie elettriche di arancio,
lavanda, blu e rosso, e Winter Daylight (2021–22) con bande
luminose e strati multicolore.
Roma conserva molti ricordi per
Steir, compresa l’importante mostra del 2003 D’acqua e d’aria
alla Galleria Nazionale d’Arte Moderna e Contemporanea. Roman
Rainbow (2021–22), un dipinto di grandi dimensioni, realizzato
espressamente da Steir per questa mostra, evoca le sensazioni della
città, accentuando i toni caldi con colature stratificate di
arancione, giallo e blu su un fondo rosso incandescente. In diretto
contrasto, Small Rainbow (2021–22) presenta tonalità secondarie di
viola saturo, arancione e verde che si stagliano contro il pulsante
fondo blu dell’opera. Una serie di dipinti alti e verticali – Red
Pour, Yellow Pour e Blue Pour (tutti del 2021–22) –
rappresenta l’audace risposta di Steir alla serie controversa di
Barnett Newman, Who’s Afraid of Red, Yellow and Blue (1966–70),
presentano entrambi una singola colonna di colore saturo e primario
versato verso il centro della tela dipinta di nero. Pat Steir non ha
paura.
Pat Steir è nata nel 1940 a Newark, nel New Jersey e
vive e lavora New York. Le sue opere sono incluse, tra le altre,
nelle seguenti collezioni: Fondation Cartier pour l’art
contemporain, Parigi; Museé du Louvre, Parigi; Kunstmuseum Berna,
Svizzera; Tate Modern, Londra; Solomon R. Guggenheim Museum, New
York; Metropolitan Museum of Art, New York; Museum of Modern Art, New
York; Whitney Museum of American Art, New York; Philadelphia Museum
of Art; National Gallery of Art, Washington, DC; e Hirshhorn Museum
and Sculpture Garden, Washington, DC. Tra le mostre personali nei
musei si annoverano: Whitney Museum of American Art, New York (1997;
2010–11); D’acqua e d’aria: Pat Steir, opere dal 1986 al 2003,
Galleria Nazionale d’Arte Moderna e Contemporanea, Roma (2003);
Silent Secret Waterfalls: The Barnes Series, Barnes Foundation,
Philadelphia (2019); Color Wheel, Hirshhorn Museum and Sculpture
Garden, Washington, DC (2019–21); e Long Museum West Bund, Shanghai
(2021–22).
#PatSteir
COME DA COMUNICAZIONE RICEVUTA
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