POESIA LIBERA IN LIBERI POETI
Quello che è fatto, è fatto amici poeti
Ci vogliono zitti, ubbidienti e ignoranti,
ci vogliono far riporre la penna.
Qualcuno lo farà, andrà dove pagano la sua penna.
Poeti nemici della sciatteria, dei
luoghi comuni, pregiudizi, del potere ostile
dell'arretratezza mentale, poeti liberi dove siete..!
E pur ci vogliono far tacere ,se attacchiamo,
con la nostra penna politici inetti e corrotti.
Allora ci buttano frecciate, e dicono i poeti non servono,
fermo restando gli asserviti, lecchini, poeti
di regime , ma quelli non sono poeti sono sciacquette.
Nel tempo infausto del fascismo, dovevi indossare,
la camicia nera, per mangiare. Se scrivevi, contro il
regime, non mangiavi, eri purgato e manganellato,
e dopo se continuavi, a scrivere contro , ucciso.
Dopo dovevi odorare di incenso se volevi il posto, e far carriere
Poeti liberi, libera poesia, se lo fai anche oggi,
non sei nessuno, anche altri poeti ti snobbano.
Meglio essere nessuno, che servo, e immobile, a scrittura,
trita, e super trita.
L'indice dei libri, è lungo e contiene nomi di poeti , sconosciuti
Ormai anche il nostro fiato, infestato di smog.
Oggi la vagina non è più in cassaforte, oggi,
la danno a tutti, in giovanissima età.
Due generazione di lotte alle spalle, per perdere
tutto per mano , di quelli che credevamo compagni.
Oggi più di ieri il ventre della terra, sanguina,
Sempre più lotta continua contro i poveri, gli esclusi,
gli emarginati.
Lotta continua alle donne, violentate, uccise, stuprate, ovunque
e da chiunque.
Non è questione di pelle, lo stupro, è aberrante.
Dicono i razzisti che il nero non è peggio del bianco che più bianco non si può, quindi il bianco è perdonabile il nero no.
Aumenta l'omofobia, il bullismo, atto ignobili e barbati.
Esiste la parola trasformare, la vita in meglio.
Esiste il dono della ragione, dell'istruzione, della civiltà, della cultura
La tastiera non è il verbo assoluto, la ragione assoluta.
Ci vuole il coraggio, di spostare, i corrotti
Pasquale Esposito
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