Carmela Russo si presenta al pubblico
ancora una volta con un bel libro di poesie le quali trattano e si
rivolgono a Dio. Nel leggere questo libro è come se Dio fosse in
ognuno di noi, anzi, Carmela ce lo dice esplicitamente che Dio è in
ognuno di noi e dobbiamo essere noi ad accettarlo e a tenerlo nel
nostro cuore, nella nostra mente. Lui già ci ha scelto. Ma cosa fa
Dio per dimostrarci il suo Amore? Lui ci ama, ci vuole bene a tal
punto che ci lascia liberi di accettarlo o di ignorarlo o addirittura
di scacciarlo.
Dio è Amore, vuole la nostra felicità, ma a dirlo
non è solo Carmela che scrive queste stupende poesie ma è Dio
stesso che lo ripete molte volte nelle sacre scritture.
Il Dio
vendicativo lo ha fatto l’uomo per intimorire i più maldestri ma
Lui è Amore.
I pensieri di Carmela Russo, per il Signore,
sono immensamente grandi, lei dice che l’amore che sente per Lui è
vasto tanto che non bastasse un libro grande quando il mondo per
descrivere un solo pensiero.
Parole queste che mi hanno lasciato
perplesso. Chi mai tanto innamorato è riuscito ad esprimere un
pensiero tanto grande. Nella grande e nella piccola letteratura non
esiste un’espressione tanto bella per quantificare l’immenso
amore.
Carmela, chi ti legge deve soffermarsi perché, secondo un
mio parere, a suggerirti questo pensiero è stato certamente qualcuno
superiore a tutti noi; è stato un angelo inviato dal nostro Dio e
con la sua potenza ha voluto che tu scrivessi questa grande e dolce
frase che solo ai più attenti può suscitare emozioni e pensieri
mistici.
Carmela continua e dice: “Tra tutta
questa luce… in questo mondo buio, mi sento sola”. Sì, è vero,
a volte anche io tra la folla mi sento solo. Carmela, invece, è
immersa nella luce, ma vede il mondo buio e nello stesso tempo si
sente sola, ma solo con Dio riesce a dialogare.
Generalmente una
poesia esprime un pensiero, una sensazione; una poesia vuol
trasmettere al lettore un messaggio. Ebbene, ci sono poesie di
Carmela che non esprimono un messaggio, non esprimono un pensiero o
una sensazione, ma in una sola poesia si leggono tantissimi messaggi,
moltissimi pensieri e una miriade di sensazioni.
Carmela emana dei
segnali complessi e eterogenei e sta a noi riceverli, captarli,
decifrarli, assimilarli.
Scorrendo queste poche decine di pagine,
correlate da poesie e anche da alcuni disegni, credo che sia stato
composto dalla nostra Carmela Russo un’opera di notevole spessore
culturale.
Sono sempre convinto che un buon libro non è fatto da
tante pagine, ma esso può averne poche o molte l’importanza è il
valore del contenuto. Un buon sentimento vale più di tantissime male
intenzioni e ciò è risaputo.
Conosco l’Autrice ormai da alcuni
lustri ed ella è cresciuta in sapienza anche se ha sempre gli stessi
occhi, lo stesso sguardo, la garbatezza di sempre, l’educazione e
il modo di fare garbato.
Carmela è la persona che porge l’altra
guancia pur di non far male il prossimo. La sua vita è serena e vive
in pace con Dio e con chi la circonda anche se ha il proprio
carattere che la fa distinguere dalle altre persone: dolcezza,
cortesia, intelligenza, amore per i suoi cari, specie per le sue
figlie: Rita e Maria.
Un ultimo pensiero voglio esprimere tra le
righe di questo libro ed è quello di voler ringraziare Carmela che
ha voluto fortemente che scrivessi questa postfazione. Nel contempo,
lei non sapeva che io desideravo farlo e quando me lo ha proposto ne
sono stato felice e anche perché avevo desiderio di dirle,
pubblicamente, la stima che sento per lei.
In realtà sono il suo
editore, ma in questo caso voglio essere un suo estimatore.
Giuseppe Barra
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