TITOLO: Il silente linguaggio della Natura
CURATORE: Cynthia Penna
Organizzatore: ART 1307 Istituzione Culturale
ARTISTI: Giulia Manfredi, Pilar Soberòn
Sede: Reggia di Portici – Portici (NA)
Durata: 22 Aprile / 22 Settembre 2022
Vernissage: 22 Aprile 2022 dalle 17:00 alle 21:00
Con l’adesione alla Gallery Climate Coalition, per la Primavera 2022, ART1307 propone una mostra di due artiste internazionali dedicata all’ambiente e alla sua salvaguardia.
La mostra delle artiste Giulia Manfredi e Pilar Soberòn per la Reggia di Portici è concepita per i giardini della Reggia e consta di due installazioni site-specific dove la contaminazione di materiali e concetti acquisisce rilevanza assoluta.
I materiali stessi adoperati per le due installazioni costituiscono una egregia fusione di uomo/natura o di Natura virtuosamente manipolata dall’uomo; il marmo tagliato e composto in segmenti si adagia sul terreno e si atteggia a fiume in scorrimento, ma al suo interno anziché contenere acqua, contiene piante in continua evoluzione. Esattamente come accade al fiume, alle nostre stesse vite, all’universo e al Tempo, la realizzazione di Manfredi per la reggia di Portici è in continua evoluzione.
Le piante all’interno di questo fiume di marmo nascono, crescono e muoiono esattamente come in Natura. Si trasformano nella loro ineluttabile evoluzione esprimendo la totale impermanenza della natura stessa.
L’arazzo terreno di elementi naturali o Shiva come lo titola Soberòn è un’impronta del nodulo settario Cretacico fatto di pietra lavica locale di piperno e pietrisco bianco dove “il bianco e il nero degli elementi naturali evocano la dualità dell’esistenza nell’universo”, come la stessa artista afferma. I materiali - selezionati per la loro vicinanza, basso impatto ambientale ed emissione di carbonio - alludono al fuoco e all’acqua, al tempo e al divenire.
Shiva nasce dagli elementi del fuoco e dell’acqua, parla del tempo come distruttore e creatore e della scala delle età geologiche. L'impermanenza, ma anche l'eternità del segno sono elementi chiave di questo lavoro.
Gli ibridi ambientali sono installazioni che pur nella loro fissità e nella loro immobilità derivante dai materiali adoperati, ingaggiano con l’ambiente e con il tempo un dialogo fatto di trasformazione. La fissità e pesantezza del marmo si contrappongono alla evoluzione delle piante che lo circondano e che vivono all’interno della sagoma del “fiume” di Manfredi; mentre l’impronta realizzata da Soberòn di un nodulo settario Cretacico, ingaggia un dialogo con le forze naturali che lo scompigliano e lo trasformano. Una impronta sul terreno composta da pietra lavica, sale marino, piperno che parla di origini, di fuoco, di acqua e di Tempo.
Impermanenza e al contempo l'eternità; lo scorrere del momento e la fissità degli elementi; la compenetrazione e la convivenza fruttuosa dell'uomo con la natura, diventano quindi gli elementi centrali di quest'esposizione il cui scopo è sottolineare la circolarità fra individuo e ambiente.
Tutte le opere sono courtesy delle artiste e di ART1307
COME DA COMUNICAZIONE RICEVUTA
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