Si svolge dal 7 al 15 maggio 2022 la decima edizione di ART CITY Bologna, il progetto di alleanza culturale nato dalla collaborazione tra Comune di Bologna e BolognaFiere per affiancare con mostre, eventi e iniziative speciali l'annuale svolgimento di Arte Fiera e proporre un'originale esplorazione di musei e luoghi d'arte in città.
Dopo la decisione di posticipare alla stagione primaverile la
tradizionale edizione di fine gennaio della più longeva fiera d'arte
italiana a causa dello scenario pandemico, ART CITY Bologna conferma
lo spirito collaborativo consolidato con la manifestazione
fieristica, riposizionandosi per il secondo anno consecutivo nel mese
di maggio, dopo l'apprezzata edizione sperimentale organizzata nel
2021.
Coordinato dall'Area Arte Moderna e Contemporanea
dell'Istituzione Bologna Musei sotto la direzione artistica di
Lorenzo Balbi, il programma offre un ricco calendario di
inaugurazioni e aperture straordinarie a partire da sabato 7 per
proseguire fino al weekend successivo, in concomitanza con Arte
Fiera, prevista dal 13 al 15 maggio 2022.
Il nucleo principale
è costituito da un Main Program articolato in uno Special Project e
in una serie di progetti curatoriali che spaziano tra le più diverse
pratiche artistiche contemporanee. Il calendario include inoltre le
proposte di musei, fondazioni, spazi istituzionali, Associazione
Gallerie Bologna - Confcommercio Ascom Bologna, spazi espositivi e
gallerie indipendenti della città.
In un contesto che
continua ad essere plasmato dagli esiti della crisi pandemica e che
deve inevitabilmente confrontarsi con il conflitto in Ucraina, ART
CITY Bologna 2022 parte da una necessaria ridefinizione delle
modalità di condivisione dello spazio pubblico e da una riflessione
sulle mutevoli dinamiche di relazione interpersonale. Le opere si
estendono in azioni, mostre e installazioni site specific che abitano
luoghi consueti e inusuali, generando narrazioni e nuove interazioni.
I partner
ART CITY Bologna 2022 ringrazia per il
sostegno: Gruppo Hera, Gruppo Unipol, CUBO Museo d'impresa del Gruppo
Unipol, Associazione Gallerie Bologna - Confcommercio Ascom
Bologna.
I luoghi
Tra le cifre più distintive di ART CITY
Bologna vi è da sempre l'intento di riportare all'attenzione di un
vasto pubblico luoghi spesso non deputati all'arte - tra i più
interessanti, raramente accessibili o sconosciuti della città -
riscoperti dagli interventi degli artisti invitati a relazionarsi con
le loro specifiche identità.
Anche in questa edizione i contesti
di azione spaziano tra le più diverse tipologie: da luoghi simbolici
per eccellenza della storia civica come Piazza Maggiore, Palazzo
d'Accursio e la Pinacoteca Nazionale di Bologna, a palazzi di grande
pregio che diventano contenitori culturali - come Palazzo De’
Toschi con la Sala Convegni Banca di Bologna, Alchemilla a Palazzo
Vizzani, l'Oratorio di San Filippo Neri di proprietà della
Fondazione del Monte di Bologna e Ravenna, Palazzo Bentivoglio e il
Centro di Ricerca Musicale - Teatro San Leonardo - a un prezioso
tesoro architettonico come il Padiglione de l'Esprit Nouveau
realizzato su progetto di Le Corbusier fino allo scrigno verde del
Sistema Museale di Ateneo, situato nel cuore della zona
universitaria, come l'Orto Botanico ed Erbario.
L'edizione 2022 è
inoltre connotata da una dimensione più ampia e policentrica che
estende la costellazione diffusa di eventi verso il territorio
metropolitano di Bologna, coinvolgendo le aree di Calderara di Reno,
Pianoro, Pieve di Cento, Riola di Vergato, San Giorgio di Piano, San
Lazzaro di Savena, San Pietro in Casale, Valsamoggia, oltre al Comune
di Cento in provincia di Ferrara.
L'identità visiva
Come
per l'edizione 2021, l'ideazione e lo sviluppo dell'identità visiva
sono stati affidati agli artisti Filippo Tappi e Marco Casella,
partiti dalla stella - lo stesso segno grafico che lo scorso anno
aveva guidato i visitatori insieme al personaggio di Peter Pan -
quest'anno rappresentata come fenomeno astronomico di un corpo che
trema, sfuma e si moltiplica.
Lo sfondo dell'edizione 2022 è
Bologna stessa, vista come una galassia nella quale ogni cosa accade:
un agglomerato di pianeti iridescenti, stelle pulsanti, materia
oscura, pulviscolo, che danza indisturbato al ritmo astronomico. In
questa nebulosa, miriadi di eventi entrano in contatto, si
sovrappongono, si fondono, si fanno eco, si moltiplicano. Il rumore
della città, delle sue strade, dei portici, dei colli e delle
persone che l'attraversano è il rumore di fondo di una galassia che
nelle giornate di ART CITY è attraversata da oggetti non
identificati, bagliori anomali, mondi atomici che appaiono e
scompaiono, suoni mai sentiti, battiti e segnali che transitano per
qualche ora e poi spariscono.
La stella viene declinata in una
serie di forme e di colori che cambiano di frequenza, accompagnandola
a un’esplosione, un bagliore evanescente, motore di trasformazione.
Lo segue un essere vivente, organico, che ribadisce la varietà
del mondo dei segni, un essere dalle linee più morbide, che porta
con sé i suoni ovattati degli ambienti marini.
Ultimo elemento
dell'identità visiva è la scia di un viaggio alla velocità della
luce, in cui segni iniziano a moltiplicarsi e a confondersi con lo
sfondo.
La proposta artistica del Main Program
Lo Special
Project di ART CITY Bologna è un progetto che, a partire
dall'edizione 2018, invita il pubblico a immergersi in vere e proprie
opere d'arte viventi, proseguendo così quell'avventura ambiziosa
nella produzione e presentazione di lavori degli artisti più
interessanti e importanti del panorama internazionale, invitati a
immaginare i loro interventi per i luoghi più rappresentativi di
Bologna.
Per l'edizione 2022 è stato invitato Tino Sehgal, uno
degli artisti più radicali che siano emersi negli ultimi anni, Leone
d'Oro all'Esposizione Internazionale d'Arte di Venezia nel 2013. Le
sue opere sono autentiche sculture viventi, coreografie di persone in
movimento che generano situazioni insolite, a volte surreali, con cui
il pubblico è invitato a confrontarsi. Curato da Lorenzo Balbi e
promosso da Istituzione Bologna Musei | MAMbo con il sostegno di
Gruppo Unipol in collaborazione con Bologna Welcome, l'intervento che
l'artista ha pensato e ideato appositamente per Piazza Maggiore - da
secoli luogo di incontro e scambio, circondata da palazzi medievali e
dall'imponente Basilica di San Petronio - vede la partecipazione di
45 tra ballerini e interpreti, i cui corpi e gesti sono utilizzati da
Sehgal come materiale artistico e umano per comporre una grande
opera, un'occasione unica per vivere l'arte in termini di esperienza
sociale di scambio reciproco.
L'artista, in dialogo con il
curatore, incontra il pubblico in un evento promosso da CUBO Museo
d'impresa del Gruppo Unipol domenica 15 maggio alle h 17 presso
l'Unipol Auditorium Enea Mazzoli.
Sono nove i Main Project
curatoriali, prodotti e realizzati appositamente per la
manifestazione e costruiti in relazione ai luoghi che li ospitano.
Artisti emergenti come Benni Bosetto, Kipras Dubauskas, Mattia Pajè
ed Emilia Tapprest sono affiancati a nomi più consolidati come
Andreas Angelidakis, Giulia Niccolai - unica artista non vivente - e
Italo Zuffi, fino a nomi internazionali come Carlos Garaicoa, Pedro
Neves Marques, oltre al già citato Tino Sehgal. L'attenzione
all'arte italiana, in continuità con le scelte portate avanti dalla
direzione artistica di Simone Menegoi per Arte Fiera, si accompagna
alla contaminazione e all'apertura verso artisti di provenienza
internazionale.
Un elemento trasversale che caratterizza i
progetti della decima edizione è la prevalenza della dimensione
esperienziale dell'opera, in cui è l'azione a ridefinire gli spazi
attraverso i corpi. Se ciò è palese nello Special Project di Tino
Sehgal, non meno pregnante risulta per diversi altri progetti, a
partire da Stultifera, grande opera performativa di Benni Bosetto a
cura di Caterina Molteni che ha luogo nel Salone degli Incamminati
della Pinacoteca Nazionale di Bologna. La scena, ispirata all'opera
satirica La nave dei folli di Sebastian Brant (1494), si svolge su
una nave destinata a un viaggio senza fine, sulla quale i passeggeri
interagiscono assumendo identità archetipiche, nella necessità di
delineare un nuovo ordine sociale. Stultifera è un progetto di Trust
per l'Arte Contemporanea con il supporto di MAMbo, Pinacoteca
Nazionale di Bologna, Azienda Speciale Palaexpo - il Mattatoio |
Progetto Prender-si Cura, in collaborazione con Ateliersi.
E
ancora l'elemento esperienziale torna nella mostra dedicata a Giulia
Niccolai, Perché lo faccio perché. La vita poetica di Giulia
Niccolai al Padiglione de l'Esprit Nouveau, a cura di Allison
Grimaldi Donahue e Caterina Molteni, promossa da MAMbo, in cui la
ricerca poetica, visiva e sonora dell'artista è ricostruita ma anche
riattivata grazie a una performance di Giulia Crispiani, un
laboratorio di scrittura e una lettura di Allison Grimaldi Donahue,
una video-intervista di Bes Bajraktarević e un progetto filmico di
Sergio Racanati e Manuela Gandini. L'elemento performativo si ritrova
anche in Zhōuwéi Network di Emilia Tapprest, in collaborazione con
Victor Evink, al Centro di Ricerca Musicale - Teatro San Leonardo,
video installazione immersiva e live performance a cura di Felice
Moramarco, che attraverso il medium cinematografico esplora la
relazione tra datificazione, potere politico ed esperienze affettive
individuali, promossa da Ambasciata e Consolato Generale del Regno
dei Paesi Bassi, I-Portunus, Mondriaan Fund e Stimuleringsfonds, in
collaborazione con DEMO Moving Image Experimental Politics, Adiacenze
e AngelicA | Centro di Ricerca Musicale. Vivere lo spazio attraverso
azioni che lo ridefiniscono e generano narrazioni è un tratto
peculiare anche della ricerca di Italo Zuffi cui è dedicata Fronte e
retro, personale articolata in due sedi a cura di Lorenzo Balbi e
Davide Ferri, promossa da MAMbo e Banca di Bologna. La Sala delle
Ciminiere del MAMbo propone un percorso retrospettivo dalla metà
degli anni Novanta al 2020 mentre nella Sala Convegni Banca di
Bologna a Palazzo De’ Toschi è visibile una serie di nuove
produzioni.
Il dialogo delle opere con lo spazio urbano e
architettonico, altro caposaldo dell'identità di ART CITY fin dalla
prima edizione nel 2013, emerge in altri progetti del Main Program.
Si colloca in questo approccio il progetto presentato da Palazzo
Bentivoglio: POST-RUIN Bentivoglio di Andreas Angelidakis, a cura di
Antonio Grulli. Al centro di tutto vi è la grande installazione che
dà il titolo alla mostra e attraversa le tre sale dei sotterranei
cinquecenteschi dell'edificio, rimandando al suo passato, al
precedente palazzo della famiglia bolognese distrutto da una sommossa
popolare. L'opera fa parte di una serie in cui il concetto di rovina
viene sovvertito rendendola utilizzabile a piacimento dal pubblico.
Trova collocazione nei centralissimi spazi della Sala Tassinari a
Palazzo d'Accursio, gestita da Fondazione per l'Innovazione Urbana,
Emergency Break di Kipras Dubauskas, installazione filmica a cura di
Elisa Del Prete e Silvia Litardi, promossa da NOS Visual Arts
Production in collaborazione con Home Movies, Istituto Lituano di
Cultura e Residenza per artisti Sandra Natali. Il progetto presenta
per la prima volta in Italia la trilogia dedicata al tema fortemente
attuale del “soccorso”, sviluppata dall'artista lituano a partire
dal 2019, con un'anteprima del capitolo su Bologna.
È Carlos
Garaicoa invece il protagonista dell'interazione con il settecentesco
spazio dell'Oratorio di San Filippo Neri, luogo molto amato dal
pubblico, con un'installazione a cura di Maura Pozzati, promossa da
Fondazione del Monte di Bologna e Ravenna in collaborazione con
Galleria Continua. L'artista cubano intende approcciare la storia del
luogo, ricordandone la distruzione durante la Seconda Guerra Mondiale
e il restauro che ha consentito di recuperare un capolavoro
dell'architettura barocca bolognese.
Trova una singolare
collocazione, creando anche in questo caso una relazione viva con lo
spazio ospitante, la video installazione Aedes Aegypti dell'artista,
scrittore e regista Pedro Neves Marques, a cura di Sabrina Samorì,
promossa da MAMbo in collaborazione con SMA - Sistema Museale di
Ateneo, visibile all'Orto Botanico ed Erbario dell'Università di
Bologna. Questa animazione digitale iperrealistica mette in evidenza
l'artificialità della zanzara femmina Aedes Aegypti, portatrice dei
virus Zika e Dengue. Nella continua ricerca per controllare, regolare
e dominare la natura, gli scienziati hanno sviluppato un'arma che
interferisce con i sistemi riproduttivi di questi insetti. Iniettando
alle zanzare maschi un "gene letale", trasformano l'atto
riproduttivo dell'impregnazione in uno di sterilizzazione casuale.
Espandendo l'idea di contagiosità in epoca pre-pandemica, Neves
Marques usa l'esempio dell'Aedes Aegypti come riferimento per la
soppressione corporea al servizio degli interessi nazionali ed
economici.
Le sale storiche di Palazzo Vizzani sono abitate da
Fuori Terra, mostra di Mattia Pajè a cura di Giovanni Rendina,
promossa da MAMbo e Alchemilla in collaborazione con Associazione
BOCA e Gelateria Sogni di Ghiaccio, incentrata su un gruppo scultoreo
composto da figure umanoidi immerse in un ambiente installativo.
Per
conoscere da vicino le poetiche e le pratiche di alcuni protagonisti
dei Main Project, l'Accademia di Belle Arti di Bologna propone il
ciclo ARTALK CITY. Incontri in Accademia con gli artisti del Main
Program con dialoghi tra artisti, curatori e docenti, aperti al
pubblico, dall'11 al 15 maggio alle ore 10.30 in Aula Magna.
Accanto
al Main Program, a riconfermare l'identità della Bologna
contemporanea come prolifica officina di eventi artistici,
fondamentale è la presenza di un sistema culturale diffuso e
interconnesso, con la programmazione coordinata di musei, fondazioni
e spazi istituzionali pubblici e privati in cui si riflette la
multiforme pluralità di approcci verso la creatività del
presente.
Come di consueto, protagonista di primo piano dell'art
week bolognese è inoltre l'Associazione Gallerie Bologna associate a
Confcommercio Ascom Bologna, con proposte espositive che spazieranno
dalla grande arte figurativa italiana del Novecento a eccellenti
artisti internazionali, fino ad autori del nostro territorio.
Nel
denso programma non mancano le mostre e le altre iniziative allestite
nelle più diverse tipologie di spazi espositivi e gallerie
indipendenti, che ogni anno animano Bologna trasformandola in un
teatro delle più diverse pratiche del contemporaneo.
ART CITY
White Night
Per gli appassionati d'arte che desiderano
diversificare il proprio percorso in una miriade di proposte e spazi
e concentrarlo la sera di sabato 14 maggio, torna ART CITY White
Night, l'invasione pacifica dell'arte contemporanea in città, con
mostre, performance, eventi in spazi pubblici, privati e
commerciali.
La White Night è realizzata da BolognaFiere
nell'ambito di ART CITY Bologna 2022 e in collaborazione con gli
operatori commerciali e culturali bolognesi.
Il pubblico.
Modalità di fruizione
Per garantire la partecipazione in totale
sicurezza di operatori e visitatori, il ritorno alla condivisione in
presenza dell'arte e della cultura si svolge nel rispetto delle norme
di sicurezza e dei protocolli di tutela della salute in vigore nel
periodo di svolgimento della rassegna.
Nell'ottica di favorire
l'accessibilità, rimane confermata la gratuità di accesso per tutti
gli eventi inclusi nel Main Program.
Per informazioni aggiornate
sulle modalità di ingresso alle sedi espositive è sempre
consigliata la preventiva consultazione del sito
artcity.bologna.it.
La guida e gli altri strumenti per
orientarsi nel programma
Le informazioni sul programma sono
declinate in due diversi formati editoriali, anch'essi curati nel
visual design da Filippo Tappi e Marco Casella, da portare sempre con
sé per farsi accompagnare nel proprio personale percorso durante i
giorni della manifestazione e conservare al termine.
La guida
booklet, a cura di Lorenzo Balbi, Caterina Molteni e Sabrina Samorì,
contiene testi curatoriali e descrizioni dei luoghi sul Main Program,
in versione bilingue italiano/inglese, viene distribuita nelle sedi
dei relativi progetti.
Per orientarsi su tutti gli appuntamenti
inclusi nel programma è disponibile la mappa in italiano,
distribuita in tutti i luoghi del circuito ART CITY Bologna 2022, nei
punti di informazione e accoglienza turistica di Bologna Welcome e
nei padiglioni di Arte Fiera.
Il programma completo di ART
CITY Bologna 2022 è disponibile sul sito artcity.bologna.it.
SCHEDA TECNICA
ART
CITY Bologna 2022 è promosso da:
Comune di Bologna e BolognaFiere
In occasione di:
Arte Fiera
Direzione
artistica:
Lorenzo Balbi
Con il coordinamento
di:
Istituzione Bologna Musei | Area Arte Moderna e Contemporanea
Con il sostegno di:
Gruppo Hera,
Gruppo Unipol, CUBO Museo d'impresa del Gruppo Unipol, Associazione
Gallerie Bologna - Confcommercio Ascom Bologna
Periodo:
7 - 15 maggio
2022
Ingresso:
gratuito
Sito
web:
artcity.bologna.it
Social media:
Facebook Art City
Bologna
Instagram @artcitybologna
#artcitybologna
COME DA COMUNICAZIONE RICEVUTA
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