Istituzione Bologna Musei | Museo
Civico Medievale
Jacopo Valentini
Concerning Dante -
Autonomous Cell
A cura di Carlo Sala
12 maggio - 18
settembre 2022
Museo Civico Medievale
Via Manzoni 4, Bologna
Mostra in collaborazione con Istituzione Bologna Musei |
Musei Civici d'Arte Antica, FMAV - Fondazione Modena Arti Visive,
Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale e
Ministero della Cultura
Nell'ambito di ART CITY Bologna 2022 in
in occasione di Arte Fiera
Inaugurazione venerdì 13 maggio
2022 h 18.30
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Jacopo Valentini, dalla serie Concerning Dante (Bomba
Vulcanica), Lanzarote Courtesy Galleria Antonio Verolino, Modena & Podbielski Contemporary, Milano |
Inaugura oggi, venerdì 13 maggio 2022,
alle ore 18.30 presso il Museo Civico Medievale di Bologna, la mostra
Concerning Dante - Autonomous Cell di Jacopo Valentini a cura di
Carlo Sala, progetto fotografico legato all'immaginario dantesco che
ripercorre lungo l'Italia i viaggi reali compiuti dal poeta e quelli
letterari attraverso il suo capolavoro, la Divina Commedia. Le opere
dell'autore sono esposte lungo i tre piani della collezione
permanente del museo, creando così un dialogo formale e ideale che
in alcuni passaggi si fa particolarmente eloquente, come con la
colossale statua realizzata da Manno di Bandino che ritrae papa
Bonifacio VIII, personaggio centrale nei rivolgimenti politici
fiorentini che provocarono l'esilio del poeta.
La ricerca si
snoda attorno a tre luoghi simbolici, che sono interpretati come i
varchi che conducono rispettivamente a Inferno, Purgatorio e
Paradiso, dei veri e propri punti di contatto tra la narrazione della
Commedia e la realtà del territorio italiano.
Il primo, le
bocche vulcaniche dei Campi Flegrei, era per gli antichi romani
l'antro di Caronte, il traghettatore delle anime dei morti al di là
del fiume dell'Ade, e Virgilio nell'Eneide vi colloca la discesa agli
inferi. La Pietra di Bismantova è ritratta dall'artista a
simboleggiare il Purgatorio, seguendo un esplicito richiamo del testo
nel IV Canto. Il delta del Po è invece la figurazione del Paradiso:
un luogo che non presenta un legame filologico con il libro, ma è
stato adottato come un pretesto visivo capace di evocare le
suggestioni del poema mediante il suo caratteristico paesaggio
sospeso e atemporale.
Uno degli aspetti preminenti che la
ricerca di Valentini vuole far emergere sul rapporto tra testo
letterario e paesaggio è come l'influenza del primo verso
quest'ultimo sia stata tale da condizionare la percezione dei luoghi.
A contribuire a questo processo è stata l'ampia mole di figurazioni
del testo che si sono succedute nei secoli, a cui il fotografo si è
approcciato ritraendo con la tecnica dello still life alcuni lavori
di Federico Zuccari, Alberto Martini e Robert Rauschenberg. Ogni
opera autoriale fotografata da Valentini è una ‘cellula’ di quel
complesso universo visivo in perenne mutazione, che forma
l’immaginario dantesco e che appare come una cartina tornasole
dell'evoluzione della società e del suo rapporto con aspetti
cruciali quali la morale, la religione e il potere.
La prima
opera riletta visivamente da Valentini nella sua ricerca è il Dante
Istoriato di Federico Zuccari (1539-1609), che nella seconda metà
del Cinquecento realizzò una sorta di libro d'artista, dove le
immagini diventano il centro della narrazione. La gamma cromatica
adottata dal pittore in ogni cantica ne accentua il pathos visivo,
come emerge nelle tavole dell'Inferno realizzate a matita. Nella
sequenza iconografica del libro, Valentini colloca i disegni
dell'artista urbinate tra le vedute laviche di Lanzarote e i fumi
delle solfatare dei Campi Flegrei, creando una analogia visiva tra
finzione e realtà.
Il secondo contributo è quello di
Alberto Martini (1876-1954), artista che ha sempre mantenuto un
rapporto molto intenso con la Commedia. L'occasione fu il celebre
concorso del 1900 per l'edizione Alinari, snodo cruciale per la
figurazione del poema dantesco perché aprì a una pluralità di
declinazioni autoriali moderne con il solo vincolo della
riproducibilità tecnica (non a caso era promosso dalla ditta della
celebre dinastia di fotografi), agendo così da elemento capace di
proiettare ulteriormente il testo nella cultura di massa. Valentini
ha lavorato alla Pinacoteca Martini di Oderzo, dove è conservato un
corpus di 298 opere a tema dantesco realizzate dall'artista, la cui
cifra stilistica si colloca tra simbolismo e surrealismo.
La
terza presenza autoriale è quella dell'artista statunitense Robert
Rauschenberg (1925-2008) che sul finire degli anni Cinquanta
perfezionò la tecnica del "transfer a solvente" lavorando
sulle immagini fotografiche delle riviste del tempo, poi riprese a
matita e acquerello. Nella tavola Malebolge, "transfer drawing"
dedicato all'ottavo cerchio dell'Inferno, gli atleti che
campeggiavano sulle pagine di "Sports Illustrated"
diventano personaggi della Commedia: Virgilio ha le fattezze di un
tennista, mentre i giganti sono tre lottatori sul podio. Illustrando
la Commedia, Rauschenberg coglie il pretesto per parlare
dell'attualità e, innestando sul poema temi di natura politica e
sociale (tra i suoi personaggi figurano anche John Kennedy e Richard
Nixon), sottolinea l’universalità del poema dantesco.
Tra
le varie nature morte realizzate da Valentini spicca anche la
fotografia che ritrae la prima edizione de La Divina Mimesis di
Pasolini, un tentativo incompiuto di riscrittura della Commedia
uscito postumo nel 1975, che all’interno della mostra è una sorta
di omaggio al grande scrittore di cui ricorre quest’anno il
centenario della nascita.
Uno degli aspetti che differenzia
maggiormente il lavoro dell'artista dalla tradizione di saggi
figurativi dedicati al capolavoro dantesco, come quelli appena
citati, è l'essere un meta-progetto, che vuole attraversare una
tradizione figurativa in chiave dialogica con il presente,
considerando il poema dantesco un dispositivo complesso che nei
secoli ha creato e stratificato immaginari capaci di incidere
profondamente sul reale.
Durante il periodo di apertura viene
proposto un ciclo di visite guidate alla mostra per approfondire il
progetto Concerning Dante - Autonomous cell in relazione all'universo
dantesco attraverso i secoli:
mercoledì 22 giugno ore 17 visita
con Alice Festi
mercoledì 6 luglio ore 17 visita con Alice Festi
mercoledì 24 agosto ore 17 visita con Paolo Cova
sabato 17
settembre ore 17 finissage visita con l'artista Jacopo Valentini e il
curatore Carlo Sala.
Concerning Dante - Autonomous Cell è
vincitore di "Cantica21. Italian Contemporary Art Everywhere"
- Sezione Under 35 promosso dalla Direzione Generale per la
Promozione del Sistema Paese del Ministero degli Affari Esteri e
della Cooperazione Internazionale e dalla Direzione Generale
Creatività Contemporanea del Ministero della Cultura.
Il
progetto è corredato da un'iniziativa editoriale di Humboldt Books,
casa editrice specializzata in narrazione ed esperienze di viaggio
che dà vita a progetti interdisciplinari incrociando geografia,
letteratura e arte.
L'omonimo volume presenta il lavoro
fotografico nella sua interezza ed è corredato da testi in italiano
e inglese dello storico della letteratura Claudio Giunta e del
curatore Carlo Sala.
La pubblicazione è stata resa possibile
grazie all'Istituto Italiano di Cultura di Addis Abeba.
Biografia
Jacopo Valentini è nato a Modena nel 1990, vive
e lavora tra Modena e Milano.
Si avvicina alla fotografia fin da
giovanissimo, studiando prima presso l'Accademia di Architettura di
Mendrisio (Svizzera) e poi allo IUAV di Venezia, dove frequenta un
Master in fotografia. Nel 2015 viene selezionato per partecipare al
progetto Foto Factory Modena in collaborazione con Sky Arte HD e
Fondazione Modena Arti Visive. Nel 2017 vince la 101ma Collettiva
Giovani Artisti della Fondazione Bevilacqua La Masa, Venezia. Nel
2019 viene selezionato per Giovane Fotografia Italiana #07,
all’interno delcircuito Fotografia Europea, a Reggio Emilia, e
vince il Premio Nocivelli. Nel 2020 è finalista per il Leica Oskar
Barnack Award Newcomer ed è vincitore del bando Refocus del
Ministero della Cultura, in collaborazione con Triennale Milano e
MUfoco | Museo di Fotografia Contemporanea. Nello stesso anno è
selezionato per Cantica21 indetto dal MiC e dal MAECI per il progetto
Concerning Dante - Autonomous Cell, pubblicato in un volume edito da
Humboldt Books.
Ha esposto presso istituzioni e spazi privati sia
in Italia che all’estero, tra cui: Chiostri di San Domenico, Reggio
Emilia; Triennale, Milano; Centro per l'Arte Contemporanea Luigi
Pecci, Prato; Museo Civico Giovanni Fattori, Livorno; Royal Institute
British of Architecture, Londra; Fondazione Francesco Fabbri, Pieve
di Soligo (Treviso); Fondazione Bevilacqua La Masa, Venezia;
Fondazione Ragghianti, Lucca; La Volonté 93, Saint Ouen (Francia);
Una Vetrina, Roma; Linea di Confine per la Fotografia Contemporanea,
Rubiera (Reggio Emilia); festivalfilosofia, Modena; Galleria Civica
Cavour, Padova; Palazzo del Governatore, Parma; Galleria Civica di
Modena; Istituto Italiano di Cultura, Addis Abeba; Istituto Italiano
di Cultura, Mosca.
I suoi lavori sono presenti in collezioni sia
pubbliche che private, fra cui: Istituto per i beni artistici,
culturali e naturali della Regione Emilia-Romagna; Galleria Civica di
Modena | FMAV - Fondazione Modena Arti Visive; Palazzo Rasponi 2,
Ravenna; Fondazione Ragghianti, Lucca; Fondazione Bevilacqua La Masa,
Venezia; MUfoco | Museo di Fotografia Contemporanea, Milano.
SCHEDA TECNICA
Titolo mostra:
Jacopo
Valentini
Concerning Dante - Autonomous Cell
A cura di:
Carlo Sala
Sede:
Museo Civico Medievale
Via
Manzoni 4 | 40121 Bologna
Periodo di apertura:
12 maggio
- 18 settembre 2022
Inaugurazione:
venerdì 13 maggio ore
18.30
Nell'ambito di:
ART CITY Bologna in occasione di
Arte Fiera
In collaborazione con:
Istituzione Bologna
Musei | Musei Civici d’Arte Antica
FMAV Fondazione Modena Arti
Visive
Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione
Internazionale e Ministero della Cultura
COME DA COMUNICAZIONE RICEVUTA
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