Museo Civico di Modena
Sala
dell'Arte Sacra
"La Galleria. Collezione e Archivio Storico" di BPER Banca, non nuova ad interventi di conservazione e valorizzazione delle raccolte civiche dei territori in cui la Banca opera, ha promosso il restauro di un dipinto di proprietà del Museo Civico di Modena, recentemente ricondotto a Jean Boulanger (Troyes, 1608 - Modena, 1660), uno dei più rilevanti artisti del Seicento modenese.
Il dipinto su tavola, intitolato "Due putti che giocano con un'aquila", è stato protagonista di un evento aperto al pubblico, tenutosi sabato 21 maggio nella sala Ex Oratorio del Palazzo dei Musei di Modena.
L'opera, è stata ricondotta a Jean Boulanger dallo storico dell'arte e docente universitario Daniele Benati che, durante la presentazione del restauro, ha dedicato un approfondimento alla figura dell'artista.
La voce degli esperti ha permesso di conoscere da vicino non solo i segreti tecnici che l'opera racchiude, rivelati attraverso il meticoloso restauro condotto dalla restauratrice Daniela Bursi con la collaborazione di Germano Bertolani per i lavori di ebanisteria, ma anche di ripercorrere la variegata attività e la poetica dell'autore nel contesto storico della Modena estense nella prima metà del Seicento.
Ritenuta un'opera giovanile in cui risulta evidente la formazione a contatto con la bottega di Guido Reni, la tavola è ora esposta nella sala dell'Arte Sacra del Museo Civico di Modena a documentare l'attività di una delle personalità più versatili e interessanti del Seicento in Emilia, negli anni in cui il duca Francesco I d'Este elevò Modena a splendida sede di corte, capace di distinguersi sul palcoscenico barocco del tempo.
«La collaborazione con il Museo Civico di Modena – dichiara Sabrina Bianchi, Responsabile del patrimonio culturale di BPER Banca - si colloca all'interno della fitta rete di relazioni instaurate con altre istituzioni, sia pubbliche che private, e conferma l'impegno di BPER Banca a favore di una cultura diffusa e aperta. La nostra volontà è di contribuire ad avvicinare il pubblico all'arte, creando modelli partecipativi, al di là di ogni possibile barriera educativa o socio-economica, per costruire un futuro sostenibile e inclusivo per tutti».
Boulanger fu pittore rinomato nella decorazione ad affresco negli anni di Francesco I d'Este; della sua pittura su tela, che dovette essere molto vasta, rimangono pochi esemplari, per lo più di carattere sacro. Ancor più rara e preziosa, la sua produzione su supporto mobile che annovera, solo da tempi recenti, il dipinto del Museo Civico di Modena, donato nel 1904 del Conte Luigi Alberto Gandini.
Il soggetto, sotto un apparente e giocoso divertissement, allude in modo ricercato ma nello stesso tempo esplicito alla Casa estense e ne celebra la Gloria.
La conferenza "Intorno a Boulanger" si è aperta con il saluto dell'Assessore alla Cultura del Comune di Modena Andrea Bortolamasi, cui hanno fatto seguito gli interventi di Francesca Piccinini, direttrice del Museo Civico, di Sabrina Bianchi e Lucia Peruzzi, rispettivamente responsabile de La Galleria BPER Banca e curatrice della collezione d'arte antica di BPER Banca, della restauratrice Daniela Bursi e di Daniele Benati, professore ordinario del Dipartimento delle Arti dell'Università di Bologna.
Il restauro è stato condotto in collaborazione con la Soprintendenza Archeologia, Belle arti e Paesaggio per la città di Bologna e le province di Modena, Reggio e Ferrara.
COME DA COMUNICAZIONE RICEVUTA
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