Fil rouge dell'edizione 2022: la natura e l'artificio
Un fitto calendario di incontri con tre progetti collaterali
in un approccio multidisciplinare per giovani e studiosi
La natura e l'artificio: per la quarta edizione, la rassegna "Fuoriclassico. La contemporaneità ambigua dell'antico", parla il linguaggio del presente, pur guardando al passato. Il tema scelto per la manifestazione 2022, infatti, è una vera e propria incursione nelle tematiche che accompagnano il nostro quotidiano: incursione dotta e divulgativa al tempo stesso, per intrecciare filosofia, storia, letteratura e, new entry di quest'anno, economia.
Gli incontri saranno una full immersion di sapere in una programmazione fitta, anche serale, dal 30 settembre al 2 ottobre 2022: gli scenari scelti per dibattiti e performance saranno la sala del Toro Farnese e l'Auditorium del Museo Archeologico Nazionale di Napoli.
La rassegna, fortemente voluta e sostenuta economicamente dalla Direzione del MANN , è coordinata dall’Ufficio Museografia e Documentazione Storica (Responsabile: Andrea Milanese, staff: Ruggiero Ferrajoli); la manifestazione è realizzata in collaborazione con l’Associazione culturale “A voce Alta”, diretta da Marinella Pomarici; Gennaro Carillo (ordinario presso il Dipartimento di Scienze Umanistiche dell’Università Suor Orsola Benincasa di Napoli) è il direttore artistico di Fuoriclassico.
L’edizione 2022 di Fuoriclassico sarà dedicata a Mia Filippone, preside e vicesindaca di Napoli da poco scomparsa.
Gli eventi avranno il via venerdì 30 settembre: ad aprire i lavori, alle 16 in Auditorium, il Direttore del Museo, Paolo Giulierini. A seguire (ore 16:30, sempre in Auditorium), l’economista Luigino Bruni sarà protagonista di un incontro dedicato ad Antonio Genovesi.
Nella sala Toro Farnese, alle 18:30, il musicologo e musicista Giovanni Bietti si domanderà se è possibile rappresentare la natura in forma di musica: l’esperto dedicherà il suo intervento a I suoni della natura. Dal Rinascimento ai nostri giorni. In chiusura di giornata, alle 20:30 nella sala Toro Farnese, il pubblico potrà ascoltare la poetessa Mariangela Gualtieri, con un rito sonoro di recitazione della poesia a memoria.
La mattina di sabato 1° ottobre attenderanno il pubblico in Auditorium, alle ore 10, Edoardo Camurri, scrittore e giornalista della RAI, e Silvia Ferrara, filologa e studiosa di preistoria: si rifletterà insieme sul rapporto tra natura e cultura. A seguire (ore 12, Auditorium), da non perdere un intervento a cura dell’architetta Annalisa Metta e dello scrittore Giorgio Vasta: si parlerà degli sviluppi del contesto urbano in una “città selva”. Il pomeriggio si ripartirà in Auditorium alle 16 con Fernanda Alfieri, storica moderna, e Giulio Busi, ebraista e storico del Rinascimento. Alle 17:30, sempre in Auditorium, sarà ospite il filosofo Emanuele Coccia, che si occuperà dell’unitarietà delle forme di vita nell’universo naturale. Ad arricchire la riflessione, il contrappunto attoriale di Anna Della Rosa, che leggerà alcuni brani da Lucrezio, Anna Maria Ortese e Raffaele La Capria. Successivamente, un focus sul mondo artistico con la storica dell’arte Anna Ottani Cavina che alle 19, in Auditorium, rifletterà sulla distinzione tra paesaggi. A chiudere la giornata, alle 20:30 in sala Toro Farnese, Elena Bucci, attrice e allieva di Leo de Berardinis, reciterà le poesie di Emily Dickinson.
Domenica 2 ottobre i lavori apriranno alle 10, in Auditorium, con Niccolò Scaffai, studioso di critica letteraria, e Vincenzo Trione, storico dell’arte, che mostreranno come l’arte contemporanea sia influenzata dall’evento più eclatante del nostro tempo, quello della crisi ecologica. Sempre in Auditorium alle 12, incontro con i filosofi Pietro Del Soldà e Ilaria Gaspari. Il pomeriggio della domenica sarà inaugurato da Matteo Palumbo, storico della letteratura e critico letterario, e Anna Bonaiuto, attrice: alle 16 in Auditorium, ecco una rilettura degli echi lucreziani in Leopardi. Il ricco programma della domenica continuerà alle 17:30 in Auditorium, con Corrado Bologna, filologo romanzo, e Valentina Carnelutti. Il saluto finale, a conclusione delle tre giornate di discussione, sarà affidato all’antichista Aldo Schiavone (ore 19, Auditorium).
Tutti gli incontri saranno condotti da Alessia Amante e Marcella Maresca.
Alla programmazione principale di Fuoriclassico si aggiungeranno tre progetti sempre concentrati su natura e artificio. Sabato 1° e domenica 2 ottobre, alle ore 11, Mariaflora De Ioanni e Giulia Milanese cureranno una lettura drammatizzata a partire da alcuni celebri miti raccontati nelle "Metamorfosi" di Ovidio. Lo spettacolo è consigliato per i bambini dagli otto anni in su. L’ingresso è gratuito ed è gradita la prenotazione scrivendo a: fuoriclassico@gmail.com. Inoltre, Fuoriclassico coinvolgerà gli studenti delle scuole superiori, in particolare i ragazzi e le ragazze della classe 5E del liceo classico statale Vittorio Emanuele II-Garibaldi: gli allievi, durante i giorni del festival, inviteranno il pubblico ad una riflessione sui temi della rassegna, a partire da alcune domande da loro immaginate. In occasione della manifestazione, sarà visibile l’installazione COMPLEXUS – nelle transizioni dell’invisibile: Il progetto nasce da una collaborazione con l’Accademia di Belle Arti di Napoli ed è il frutto del lavoro creativo del Corso di Nuove Tecnologie dell’Arte.
COME DA COMUNICAZIONE RICEVUTA
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