Il complesso Somma-Vesuvio è estremamente ricco di sentieri, ognuno con le proprie peculiarità: quelli maggiormente conosciuti sono all’interno del parco del Vesuvio e il “gran cono” è il più conosciuto e richiama turisti da tutto il mondo.
Io invece, oggi, vi parlerò di un percorso meno pubblicizzato, ma conosciuto tra gli appassionati e molto suggestivo.
La partenza è nel comune di Somma Vesuviana, precisamente nei pressi del santuario di Santa Maria a Castello (431 mt).
È possibile parcheggiare nei pressi del santuario o poco più sopra, dove poi ha inizio il sentiero.
Il primo tratto si caratterizza per una sorta di ripido canalone di sabbia vulcanica e pietre, con solchi scavati dalle acque piovane, dopo poco si inoltra in un bosco molto fitto di castagni qui la pendenza è notevole, come tutti i sentieri del monte Somma, e risulta faticoso per chi non ha una buona forma fisica.
Dopo più di un’ora di salita si arriva all’incrocio con il sentiero n° 3 (conosciuto come traversa), da lì si svolta a sinistra fino ad arrivare ad un piccolo slargo con una cappella dedicata alla Madonna.
In questo punto ci sono anche le indicazioni per il sentiero di Spartaco ormai franato in alcuni punti. Dietro alla cappella comincia un sentiero molto ripido fatto di gradini delimitati da pali di legno, alternato a tornanti. In questo tratto si nota lo stato di abbandono in cui versano questi sentieri privi di segnaletica e interrotti spesso da piccoli smottamenti del terreno che bisogna aggirare.
Arrivarti in vetta al monte Somma vi è una piccola chiesetta costruita dai fedeli e una croce in ferro. Da lì si arriva a “Punta Nasone” (1132 mt) proprio di fronte al gran cono, potendo vedere la strada di accesso e il traffico veicolare. A sinistra si vedono i cognoli di Ottaviano, la valle dell’inferno e la valle del gigante.
In questa zona sono presenti costruzioni in legno (baracche), costruite da gruppi di fedeli della zona sommese (paranze) per le celebrazioni del sabato dei Fuochi (il primo sabato dopo Pasqua) e del Tre della Croce (celebrata il tre maggio) Queste baracche vengono utilizzate per banchetti durante le due feste e offrono riparo per gli escursionisti.
Suggerisco di visitare anche il santuario con l’annesso museo etnografico delle genti campane. Indispensabili scarpe da trekking, zaino, bastoncini. Acqua non presente lungo il percorso e colazione al sacco.
Abbigliamento adeguato alla stagione e alle mutevoli condizioni meteo.
Percorso per escursionisti esperti perché bisogna essere in forma e sapersi orientare.
Distanza 8,83 Km
Dislivello 724 mt
Altitudine minima 434 mt
Altitudine massima 1117 mt
Ringrazio il sig Ciro Ambrosio per avermi fornito alcune informazioni.
Sul territorio è presente l’associazione Somma Trekking con la possibilità di contattarli attraverso la pagina social e/o tramite il presidente Bartolo Castaldo.
Vi aspetto la prossima settimana!
Un saluto da Vincenzo Amirante!
La puntata precedente:
http://www.rosarydelsudartnews.com/2022/12/vico-equense-sentiero-della-sperlonga.html
Nessun commento:
Posta un commento