Platea | Palazzo Galeano, l’associazione culturale nata nel 2020 a Lodi dall’iniziativa di un gruppo di amici appassionati di arte e architettura, con l’obiettivo di sostenere l’arte emergente e la produzione sul territorio, presenta la programmazione culturale per il 2023
Rä di Martino, “Play” 2022,
stativi e luci led, pellicole frost, gelatine colorate.
Dopo
Marcello Maloberti (2021) e Luca Trevisani (2022), l’artista leader
della terza edizione del palinsesto espositivo dedicato agli artisti
emergenti è Rä di Martino che inaugurerà la nuova stagione con il
progetto espositivo “Play”, visibile da venerdì 10 marzo a
mercoledì 10 maggio 2023.
Con il supporto dei giovani curatori
Benedetta Monti (Forlì, 1994) e Niccolò Giacomazzi (Firenze, 1995),
Rä di Martino ha selezionato quattro artisti under 35: Valerio
D’Angelo (Roma, 1993), Martina Cioffi (Como, 1991), Camilla Gurgone
(Lucca, 1997) e Vittorio Zeppillo (San Severino nelle Marche, 1998)
che, dopo di lei, saranno protagonisti di altrettante esposizioni
personali.
Il format ideato da Platea si basa infatti sul
principio del dialogo: tra l’artista leader e i suoi “allievi”
con cui lavora a stretto contatto nell’elaborazione e sviluppo dei
loro progetti espositivi; tra gli artisti, i curatori e il board di
Platea con cui viene condivisa e discussa ogni singola fase del
progetto; tra gli artisti e i curatori che, a ogni esposizione, si
concretizza in pubblicazioni dedicate, pubblicate come poster
disponibili gratuitamente per il pubblico.
Il primo biennio di
attività ha visto avvicendarsi 12 esposizioni personali, tutte
costituite da progetti inediti e site-specific che, in maniera
diversa, hanno nutrito una riflessione più ampia sull’agire umano
nei confronti dell’ambiente naturale e su questa tematica che
proseguirà lungo tutto quest’anno. Ogni mostra è stata
l’occasione per coinvolgere il pubblico in discussioni aperte
davanti alla piazza di Platea, che hanno portato a Lodi diverse
personalità del mondo della cultura come Andrea Staid, Piergiorgio
Caserini e Riccardo Venturi e che proseguiranno per tutto il 2023 con
nuovi ospiti e interessanti punti di osservazione.
Spiega
Carlo Orsini, direttore artistico di Platea: «in questi due anni,
insieme ai nostri artisti siamo passati attraverso la riproduzione
dello studio come “ambiente” (Vittoria Viale), la costruzione di
uno spazio con materiali edili e feticci di libri (Giulio Locatelli),
la ricostruzione video installativa della scena di un crimine (Silvia
Berry), la riproduzione fotografica estetizzante di residui naturali
e resti industriali (Vittoria Mazzonis di Pralafera), la costrizione
artificiale di una pianura nebbiosa lisergica (Alberonero), la
pietrificazione con una stampa decorativa di una enorme foglia di
palma (Luca Trevisani), l’accesso a dimensioni parallele di corpi
celesti mianiaturizzati (Deborah Martino), una espressione ambientale
che ha utilizzato l’infrasottile retrostante la pelle della città
(Alessandro Manfrin), l’accesso tramite un portale a un mondo
onirico (Maria Vittoria Cavazzana), la rappresentazione di una
società mononucleare, ibrida ed effimera (Marco Sgarbossa) fino ad
arrivare alla monumentalità istantanea della forza del fiume Adda in
una espressione scultorea (Fabio Roncato).»
Nel solco di questa riflessione sul binomio arte/natura è stata disegnata la programmazione 2023, con nuove prospettive e ambiti di pensiero che reinterpreteranno lo spazio offerto da Platea, puntando sull’eterogeneità dei mezzi espressivi.
Valerio D’Angelo predilige elementi installativi che
utilizzano l’illuminotecnica ed elementi scultorei che partono da
ready made e si trasformano.
Martina Cioffi utilizza elementi
scultorei ripetitivi per costruire strutture ossee ed esoscheletri
ceramici di grande potenza.
Camilla Gurgone esprimendosi con
l’installazione e la performance si interroga sul contenuto
posticcio e artefatto delle relazioni.
Vittorio Zeppillo si
esprime principalmente con la pittura ma fa parte del collettivo
Hardchitepture con cui realizza performance e ùinstallazioni
ambientali.
«Per noi di Platea, e per “noi” intendiamo
tutto il pubblico che Platea convoca – prosegue Carlo Orsini -
questo percorso si sta sempre meglio delineando come crescita:
dall’incidente di sguardo che era il nostro obbiettivo iniziale,
siamo arrivati a una complessa tessitura di relazioni che si formano
all’interno della “platea” ad ogni inaugurazione, ad ogni
incontro. La città ha risposto al nostro appello: la costruzione di
una comunità al cospetto dell’arte contemporanea era uno degli
obbiettivi ambiziosi che ci eravamo posti e, ad ogni incontro, si va
materializzando. Guardando il nostro progetto possiamo affermare che,
dando visibilità a differenti esperienze estetiche che testano i
limiti di capacità di posizionamento etico dello spettatore nel suo
rapporto con l’ambiente che lo circonda, cerchiamo di esprimere la
possibilità dell’arte di catalizzare una riflessione morale sul
destino della collettività. Un esercizio per affinare il nostro
pensiero su come l’arte possa tendere a “dire la verità”
(parresia). “L’affinità della parresia con la cura di sé […]
viene considerata come una techne di guida spirituale per
l’educazione dell’anima” (M. Foucault - Discorso e verità pag.
199)»
L’attività di Platea non si limita alla produzione
di momenti espositivi, ma si sviluppa anche nella costruzione di
progetti speciali in sinergia con diverse realtà del territorio.
Torna ad esempio il concorso “Buon compleanno Platea!” che premia
l’opera di uno studente delle scuole secondarie del lodigiano, con
la realizzazione di una campagna di affissioni per le strade di Lodi,
in ricordo della performance con cui Marcello Maloberti ha dato
inizio all’attività di Platea.
Con il proseguo di questa
avventura, Platea | Palazzo Galeano si propone di dare impulso a un
nuovo ecosistema relazionale in città, basato sulla condivisione di
valori culturali ed estetici, invitando il pubblico e la cittadinanza
alla partecipazione attraverso formule diverse di mecenatismo, al
fine di rafforzare il senso di comunità e responsabilità
civile.
Le mostre del palinsesto emergenti sono realizzate
grazie al sostegno della Fondazione Comunitaria della Provincia di
Lodi Onlus e grazie alla generosità dei donatori che ne hanno
condiviso attività e obiettivi.
Il progetto Platea | Palazzo
Galeano è realizzato anche grazie al supporto dei main partner
Ferrari Giovanni Industria Casearia Spa e Consorzio Tutela Grana
Padano e ai partner tecnici Solux Led Lighting Technology e
Verspieren Broker di Assicurazione.
COME DA COMUNICAZIONE RICEVUTA
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