Nuovo Forno del Pane Outdoor Edition: le artiste e gli artisti selezionati si insediano negli spazi dei sei Distretti culturali dell’area metropolitana di Bologna che li ospiteranno fino al 30 giugno 2023
Sono
arrivati e sono in fase di insediamento nelle rispettive sedi dei sei
Distretti culturali dell’area metropolitana di Bologna le artiste e
gli artisti selezionati con avviso pubblico per il Nuovo Forno del
Pane Outdoor Edition: Lorena Bucur (Cremona, 1996), Distretto
culturale Pianura Ovest, San Giovanni in Persiceto, Convento di San
Francesco; Beatrice Favaretto (Venezia,1992), Distretto culturale
Reno Lavino Samoggia, Casalecchio di Reno, Montagnola di Mezzo;
Valentina Furian (Venezia,1989), Distretto culturale Savena - Idice,
San Lazzaro di Savena, 10Lines e Kappa NÖUN; Giorgia Lolli (Reggio
Emilia, 1996), Distretto culturale Pianura Est, Budrio, Le Torri
dell’Acqua; Lorenzo Modica (Roma, 1988), Distretto culturale
Appennino Bolognese, Castiglione dei Pepoli, Municipio di Castiglione
dei Pepoli; Davide Sgambaro (Cittadella, Padova, 1989), Distretto
culturale Imolese, Imola, Centro d’Arte Novella Guerra.
Il
progetto è stato sviluppato su iniziativa e invito del Comune e
della Città metropolitana di Bologna - sulla base dell’innovativa
esperienza del Nuovo Forno del Pane, nata al MAMbo - Museo d’Arte
Moderna di Bologna | Settore Musei Civici Bologna nel 2020 per far
fronte all’emergenza Covid-19 e supportare gli artisti offrendo
loro uno spazio di produzione - aprendosi al raggio più ampio dei
sei Distretti culturali della Città metropolitana di Bologna, che
diventa una diffusa città creativa e culturale.
La possibilità
di vivere, lavorare, interagire con il territorio, dar vita a
progetti artistici individuali e condivisi, è stata, infatti, estesa
dall’ambito esclusivamente cittadino al raggio più ampio di sei
Comuni degli altrettanti Distretti culturali pubblicando un avviso
pubblico finalizzato alla selezione di sei artiste, artisti o
collettivi artistici destinati a risiedere e lavorare in strutture
messe a disposizione nei Comuni stessi.
Nuovo Forno del Pane
Outdoor Edition offre la possibilità di creare una rete in grado di
valorizzare le ricerche artistiche più contemporanee e divenire il
connettore tra le diverse realtà già attive sul territorio
metropolitano e le artiste e gli artisti che operano in Italia.
I
nomi dei 6 vincitori dell’avviso pubblico sono stati annunciati il
9 febbraio scorso e sono stati selezionati tra una rosa di 126
candidature provenienti da tutta Italia da una commissione presieduta
dal direttore del MAMbo e composta da membri esperti interni allo
staff del museo. Potranno soggiornare e lavorare negli spazi messi a
disposizione fino al 30 giugno 2023.
Elena Di Gioia, delegata
alla Cultura di Bologna e Città metropolitana, commenta: “La Città
metropolitana di Bologna intende valorizzare il proprio protagonismo
culturale contribuendo a realizzare un ricco e diversificato sistema
culturale distribuito nel territorio e in stretta relazione con la
città di Bologna. Il protagonismo dell’area metropolitana si
accompagna alla volontà di valorizzare quello delle artiste e degli
artisti. Questa edizione del Nuovo Forno del Pane, che abbiamo voluto
metropolitana, muove un passo importante in tale direzione,
coinvolgendo in prima persona i sei distretti culturali in cui è
suddiviso il territorio metropolitano. Un o una artista e una
residenza artistica per ciascun distretto. La risposta numerosa e
qualitativamente rilevante, giunta da tutta Italia all’invito,
sottolinea come sia presente nelle artiste e negli artisti
contemporanei la volontà e il bisogno di portare avanti esperienze
di vita e lavoro che interagiscano in maniera creativa con il
territorio, rafforzando l'idea della Città metropolitana di Bologna
quale città artistica e culturale diffusa”.
Giovanna
Trombetti, dirigente Area Sviluppo Economico della Città
metropolitana di Bologna, osserva: “Siamo nel quadro di una
strategia complessiva per rendere il territorio metropolitano un
luogo interessante per studiare, lavorare, sviluppare progetti,
vivere. E in questo caso decliniamo in ambito culturale questa
strategia, in un dialogo virtuoso tra eccellenze territoriali e
giovani artisti”.
Per Eva Degl’Innocenti, direttrice del
Settore Musei Civici Bologna: “La seconda edizione del Nuovo Forno
del Pane che si diffonde nella Città metropolitana di Bologna
costituisce un contributo molto importante anche per la creazione del
sistema museale metropolitano oltre che per l’identità
artistico-culturale e creativa del territorio”.
Aggiunge
Lorenzo Balbi, direttore del MAMbo e curatore del progetto: "Parte
la seconda edizione del Nuovo Forno del Pane e lo fa diffondendosi
nella Città metropolitana di Bologna, mettendo in rete sei realtà
attive nella ricerca e nella produzione artistica dei sei Distretti
culturali del territorio. I sei artisti selezionati avranno il
compito di interpretare con le loro opere le relazioni e le
peculiarità di questi luoghi e l'opportunità unica di misurarsi con
le eccellenze e le professionalità locali".
Nuovo Forno
del Pane Outdoor Edition rientra nelle azioni di Officina Creativa
per Bologna, percorso di creazione del sistema culturale
metropolitano promosso da Comune e Città metropolitana di Bologna,
con il supporto di Fondazione Innovazione Urbana.
Il progetto è a
cura di Lorenzo Balbi, Caterina Molteni e Sabrina Samorì ed è
coordinato da Giulia Pezzoli.
Artiste ed artisti sono stati
prescelti sulla base della documentazione presentata, tenendo in
particolare conto il portfolio, la lettera motivazionale e l’idea
progettuale, secondo parametri legati a fattibilità, originalità e
impatto della proposta sul sistema culturale metropolitano.
Durante
il periodo di residenza, saranno coinvolti in approfondimenti
dedicati alle loro ricerche individuali, in un'ampia attività
relazionale fatta di studio visit, conversazioni, open studio,
relazioni pubbliche sui progetti realizzati, oltre a un programma
pubblico di workshop e conferenze. Particolare attenzione sarà
riservata alla creazione di un programma di auto-apprendimento,
concepito dagli artisti insieme allo staff del museo, al fine di
condividere collettivamente nuove pratiche, conoscenze e desideri.
Prima dell'inizio del periodo di permanenza, ai 6 vincitori
viene offerta l'opportunità di conoscere i servizi e le vocazioni
del territorio e dei sei Distretti culturali, grazie a un
accompagnamento mirato realizzato in collaborazione con Bologna for
Talent, il servizio della Città metropolitana di Bologna dedicato
allo sviluppo di progetti per l’attrazione e la valorizzazione dei
talenti.
Le attività saranno divulgate e promosse tramite i
canali di comunicazione dei soggetti coinvolti nel Nuovo Forno del
Pane Outdoor Edition, mentre le opere e i progetti eventualmente
prodotti da artiste e artisti rimarranno di loro proprietà. La rete
dei Distretti culturali sarà parte attiva nel costruire occasioni di
scambio e collegamento con il territorio cittadino e metropolitano.
In occasione del progetto è stata ideata una nuova identità
visiva a cura di Giulio Ferrarella. A partire da una rielaborazione
delle ciminiere del MAMbo, che avevano caratterizzato l’immagine
creata da Aldo Giannotti per la prima edizione, è stato realizzato
un nuovo logo lineare e tipografico che rafforza simbolicamente
l’idea di produzione, alla base del Nuovo Forno del Pane.
Nuovo
Forno del Pane Outdoor Edition rinnova inoltre la collaborazione con
la web radio Neu Radio, già partner della prima edizione del
progetto, che diventerà megafono delle progettualità delle artiste
e artisti in residenza. Oltre all'ideazione di un appuntamento fisso
all'interno del palinsesto, Neu Radio dialogherà attivamente con
le/i partecipanti nella creazione di contenuti inediti.
Cenni
biografici artiste e artisti
Lorena Bucur (Cremona, 1996)
vive e lavora a Bologna. Si forma presso l’Accademia di Belle Arti
di Bologna e l’Académie Royale des Beaux-Arts de Bruxelles. Nel
suo lavoro i temi di maggior interesse sono di carattere politico e
sociale. Elemento e tecnica portante della sua visione artistica è
la fotografia, per questa predilige l’utilizzo di macchine
analogiche sovietiche, regali che ha ricevuto da parte della sua
famiglia, nata e cresciuta in Romania. La sua ricerca nasce e prende
forma nelle zone periferiche, per poi ricollegarsi al più
movimentato spazio urbano, fatto di cemento, ferro, impalcature.
Tessuti industriali impressionati con scatti del limitrofo
ambiente naturale, tondini di ferro, fotografie trasferite su
cemento, lamiere di alluminio che fungono da supporto, diventando
forme, architetture, basi per i suoi lavori. La restituzione di
questo doppio paesaggio viene da lei portata a termine sotto forma di
installazioni multimediali.
Beatrice Favaretto (Venezia,
1992) nel 2015 si Laurea presso l’Accademia di Belle Arti di
Venezia, nel 2018 ottiene una laurea specialistica in Nuove
Tecnologie per l’arte - Cinema e Video Arte presso l’Accademia di
Belle Arti di Brera. Pur utilizzando il video come medium principale,
la sua ricerca attraversa diversi linguaggi come editoria
indipendente e fotografia d’archivio, ponendo particolare
attenzione a tematiche legate alla caducità del corpo e
all’esperienza della sessualità. Dal 2019 la sua ricerca si
focalizza sulla rappresentazione della sessualità e della
pornografia nel contemporaneo e sull’utilizzo del corpo come
strumento di attivismo privato ed intimo. Le sue mostre recenti
includono: Nel paese delle ultime cose, a cura di Caterina Taurelli
Salimbeni, NAM - Not a museum, Firenze (2022); Poison Green, Gallerie
di San Marco, Venezia (2022); Premio Artists’ Film Italia Recovery
Fund curato da Lo schermo dell’arte, GAMeC, Bergamo (2022); CLAMOR,
Sala Santa Rita, Roma (2021); partecipazione ad ART CITY Bologna, a
cura di Caterina Molteni e Lorenzo Balbi, Cassero LGTBI+, Bologna
(2021); PRIME TIME, a cura di Adrienne Drake, Ilaria Gianni e Maria
Alicata, Fondazione smART, Roma (2021); Indistinti Confini, Cinema
Giorgione, Venezia (2019). Nel 2021 è tra i finalisti della prima
edizione delle Biennale College Arte curata da Cecilia Alemani e
Marta Papini. Nel 2020 ha vinto con The Pornographer il Premio
Artists’ Film Italia Recovery Fund promosso da Lo schermo
dell’arte; l’opera è entrata in collezione della GAMeC di
Bergamo ed è stata finalista al Ducato Prize 2020.
Valentina
Furian (Venezia, 1989) Artista visiva, si occupa principalmente di
moving-images. La sua ricerca si concentra sulla relazione tra realtà
e finzione posizionandosi sul margine di questa dualità. Il suo
lavoro ha origine dal rapporto interspecifico tra essere umano ed
essere naturale, esplora il valore del selvaggio nella quotidianità
e l’addomesticamento animale e umano come forma di potere.
Il
suo lavoro è stato presentato in mostre collettive e personali tra
le quali: Night shade, Collezione Farnesina - MAECI con Fondazione
VOLUME!, Roma (2021); Auroras, Goyki3 Art Incubator, Sopot (2021);
Re-creatures, Mattatoio, Roma; Encounter of imagination, Pearl Art
Museum, Shanghai (2021); Resisting the Trouble - Moving Images in
Times of Crisis con Lo schermo dell’arte, Firenze (2020); Cari
Cani, UNA galleria, Piacenza (2020).
Ha lavorato con realtà
istituzionali e sperimentali tra le quali: Rencontres Internationales
| Paris Berlin, IIC Paris (FR); Sunaparanta Center for Contemporary
Art Goa, IIC Mumbai (IND); MAXXI- Museo nazionale delle arti del XXI
secolo, Roma; MUSE - Museo delle scienze, Trento; MAMbo - Museo
d'Arte Moderna di Bologna; The Blank Contemporary Art, Bergamo;
Fondazione Francesco Fabbri, Treviso; Casa Capra, Vicenza; Chez
PLINIO, Case chiuse, Il Crepaccio, Careof , ViaFarini, Milano;
Fondazione Bevilacqua La Masa, Microclima, Venezia; Cinema
Visionario, Udine.
Giorgia Lolli (Reggio Emilia, 1996) si
laurea in Danza Contemporanea presso Zürich University of the Arts e
si sposta in Israele, completando la formazione con Kibbutz
Contemporary Dance Company. Ha una collaborazione attiva come
danzatrice in Finlandia per How the Land Lies, progetto di Bianca
Hisse & Laura Cemin selezionato per Aerowaves 2023. Giorgia
lavora con gruppi integrati ed è insegnante Dance Well, movement
research for Parkinson’s in Triennale Milano, all’interno di un
progetto Europeo 2022-24 coordinato da Operaestate. La sua pratica
intreccia ricerca drammaturgico-coreografica e processi di comunità.
Grazie alla collaborazione con Sophie Claire Annen e Vittoria Caneva
nasce Eufemia, il suo primo progetto per la scena, selezionato per
Anghiari Dance Hub 2020, Vetrina della Giovane Danza d’Autore 2021
e presentato negli ultimi anni in Italia, Svizzera, Portogallo e
Germania.
Lorenzo Modica (Roma, 1988) ha conseguito il
diploma e la specializzazione in pittura presso l'Accademia di Belle
Arti di Roma e un MFA presso la Slade School of Fine Art di Londra.
Oltre a mostre personali e collettive in Italia e all'estero (MACRO
Museo d'Arte Contemporanea di Roma, Fondazione Pastificio Cerere di
Roma, Galleria il Ponte di Firenze, Institut français Centre
Saint-Louis di Roma, ASC gallery e Spaceship/Dungeon/Zoo di Londra,
Galleria Studio G7 di Bologna, Fondazione smArt di Roma) è
attualmente docente di disegno e pittura presso la John Cabot
University di Roma.
Tra il 2017 e il 2019 ha realizzato diversi
progetti nel campo dell'educazione artistica nell'ambito delle
istituzioni di salute mentale rivolte a giovani e adulti. Nel corso
degli anni ha realizzato installazioni scultoree e sonore, progetti
site-specific, stampe, libri d'artista, video, ponendo la pittura al
centro della sua pratica e adottando un approccio sperimentale e
installativo.
Davide Sgambaro (Cittadella, Padova, 1989) si è
formato all’Università IUAV di Venezia, vive e lavora a Torino.
Servendosi di differenti media l’artista esplora tematiche
esistenziali relative alla condizione dell’individuo nel precariato
contemporaneo. La sua pratica restituisce dinamiche irriverenti e di
resistenza in risposta ai paradossi identitari e agli stereotipi
insiti nell’ordine sociale e culturale.
Tra le mostre
personali: Nope, Galerie Alberta Pane, Parigi (2022); Too much and
not the mood, LOCALEDUE, Bologna (2022); Feeling Fractional, 9
FrenchPlace, Londra (2022); Kiss, kick, kiss, Istituto Italiano di
Cultura, Colonia (2021); Paesaggi eterni, SpazioSiena, Siena (2019);
White and black stripes and a red nose, Almanac Inn, Torino (2019).
Ha partecipato a numerose residenze, collaborazioni e mostre
collettive in istituzioni pubbliche e private come Fondazione
Bevilacqua La Masa (2015); Fondazione Spinola Banna per l’Arte
(2015, 2018); Q-Rated con la Quadriennale di Roma e Castello di
Rivoli (2018); GAM Torino (2018); Fondazione Monte dei Paschi di
Siena (2019); Cantica 21, Ministero dei Beni Culturali, Ministero
degli Affari Esteri (2020-2021); SUPERBLAST II NAM Manifattura
Tabacchi (2022).
Il suo lavoro è presente nelle collezioni
permanenti di MAMbo - Museo d’Arte Moderna di Bologna; Fondazione
CRT Arte di Torino per GAM Torino e Castello di Rivoli; Fondazione
Monte dei Paschi di Siena; Manifattura Tabacchi Firenze.
Spazi
residenza
Distretto culturale Appennino Bolognese
Località:
Castiglione dei Pepoli
Nome struttura: Municipio di Castiglione
dei Pepoli - Officina15
Indirizzo: Municipio, Piazza Guglielmo
Marconi, 1; Officina15, via Aldo Moro 31, Castiglione dei Pepoli
Sito internet: https://www.comune.castiglionedeipepoli.bo.it/
http://www.ofcn15.com/
Vi sono due aree a disposizione del
progetto, entrambe dotate di connessione a internet e attrezzatura
per la videoproiezione e situate nel centro storico di Castiglione
dei Pepoli, quindi vicine a tutti i servizi commerciali e ai
principali luoghi di ritrovo. Lo spazio di lavoro principale è una
sala all’interno del palazzo comunale, sulla piazza del paese.
Inoltre sono disponibili per sessioni di lavoro condivise i locali di
Officina15, associazione culturale e circolo ARCI che gestisce uno
spazio polifunzionale, attivo per il coworking, con laboratori già
in uso ad artisti locali, sala prove, sala mostre e bar.
L’alloggio
messo a disposizione si trova a meno di 300 metri da tutti i servizi
sopra elencati.
Distretto culturale Pianura Est
Località:
Budrio
Nome struttura: Comune di Budrio
Indirizzo: Le Torri
dell’Acqua, Via Benni, 1; foresteria, via Giuseppe Garibaldi 39,
Budrio
Sito internet: https://www.comune.budrio.bo.it/
Le
Torri dell’Acqua
Lo spazio messo a disposizione è una sezione
della Sala BIG del complesso delle Torri dell’Acqua di via Benni
n.1, uno dei principali centri culturali del Comune di Budrio.
Arredato con postazioni computer, tavoloni da studio, sedie, zona
ristoro-relax fornita di distributori per cibi e bevande ed Internet
Wi-Fi gratuito.
La Sala BIG è vicina alla sede del Comune Di
Budrio, alla stazione ferroviaria Budrio Centro (linea Bologna –
Portomaggiore), alla fermata autobus Budrio Pretura e alla stazione
ferroviaria Budrio. La Sala BIG ha inoltre a disposizione, nel raggio
di 300 m tutti i principali servizi commerciali e i luoghi della
cultura, come il Teatro Consorziale e i Musei di Budrio.
L’alloggio
messo a disposizione si trova nel centro di Budrio, a 350 metri
dall’area di lavoro.
Distretto culturale Reno Lavino
Samoggia
Località: Casalecchio di Reno
Nome struttura:
Montagnola di Mezzo
Indirizzo: Via Panoramica 21, Casalecchio di
Reno
Sito internet:
http://lemontagnole.lapiccolacarovana.net/montagnola-di-mezzo/
L’area di lavoro è un ex fienile ristrutturato, situato sul
sentiero delle Montagnole e immerso nel verde del parco della Chiusa:
un territorio di 110 ettari tra Casalecchio di Reno, a nord, e il
SIC-ZPS Contrafforte Pliocenico a sud. Pur essendo a ridosso di aree
densamente antropizzate, il parco, incluso nel SIC, Sito di
Importanza Comunitario - ZPS, Zona di Protezione Speciale denominato
“Boschi di San Luca e del Reno”, si presenta come luogo ideale
per la creazione artistica.
Il territorio, ricco di luoghi a
valenza ambientale, storica e architettonica, comprende altresì una
vasta gamma di ambienti naturali ancora abbastanza conservati, tipici
della bassa collina bolognese che ospitano numerose specie animali e
vegetali rare e minacciate. È anche parte della “Via degli Dei”
e “Via della lana e della seta”.
L’alloggio messo a
disposizione si trova nella stessa struttura.
Distretto
culturale Pianura Ovest
Località: San Giovanni in Persiceto
Nome struttura: Comune di San Giovanni in Persiceto
Indirizzo:
Piazza Giosuè Carducci, 40017 San Giovanni in Persiceto
Sito
internet:
https://www.comunepersiceto.it/la-citta-e-dintorni/cultura-3/itinerari-culturali/visita-al-centro-storico/il-convento-di-san-francesco/
L’area di lavoro è un’aula scolastica all’interno del
chiostro del XIV secolo del complesso conventuale di San Francesco,
in pieno centro di San Giovanni in Persiceto. Nel raggio di 300 metri
sono presenti tutti i principali servizi commerciali e luoghi di
ritrovo.
Distretto culturale Imolese
Località: Imola
Nome struttura: Centro d’Arte Novella Guerra
Indirizzo: Via
Bergullo 15, Imola
Sito internet: in costruzione
Lo spazio
Centro d’Arte Novella Guerra si trova all’interno di un casolare
di campagna sulle colline imolesi e comprende l’abitazione
dell’artista fondatrice Annalisa Cattani e due spazi espositivi
informali, uno dei quali può essere utilizzato anche come studio. La
proprietà è ubicata su un terreno adibito in parte a parco
d’artista, in parte a giardino e frutteto e utilizzabile per eventi
e installazioni. Il Centro d’Arte Novella Guerra si trova non
lontano dall’autodromo, a circa 2 km dal centro di Imola e 1 km e
mezzo circa dalla prima fermata dell’autobus e dai primi servizi
commerciali al dettaglio. La zona panoramica costituisce anche una
passeggiata molto amata per rilassarsi in tutta tranquillità.
L’alloggio messo a disposizione si trova nella stessa
struttura.
Distretto culturale Savena-Idice
Località:
San Lazzaro di Savena
Nome struttura: 10Lines e Kappa NÖUN
Indirizzo: 10Lines, via della Tecnica, 57/B4; Kappa NÖUN, via
Imelde Lambertini 5, San Lazzaro di Savena
Sito internet: in
costruzione
Lo spazio di lavoro è uno studio condiviso di circa
310 mq con soffitti a 6 mt e luce naturale. Lo studio è dotato di
strumentazione e utensileria varia, sala comune con sound system,
libreria d’arte, wi-fi, riscaldamento, giardino, parcheggio. Si
trova in una zona industriale densa di maestranze artigianali,
ferramenta, materiali edili, falegnameria, stamperia fine-art,
fabbro, due bar. Servizi commerciali e fermata dell’autobus sono
poco distanti, mentre la stazione si trova a circa 2 km.
L’alloggio
messo a disposizione si trova all’interno di Kappa NÖUN.
Opportunità offerte alle artiste e agli artisti durante la
loro permanenza
Le artiste e gli artisti selezionati per il
Nuovo Forno del Pane Outdoor Edition hanno ricevuto dal Comune di
Bologna la Card Cultura, lo strumento che offre per 12 mesi ingressi
gratuiti e riduzioni speciali per musei, mostre, teatri, festival,
cinema, concerti e corsi, oltre a un programma di attività esclusive
per gli aderenti (https://www.cardcultura.it/) .
Numerose
saranno inoltre le azioni di coinvolgimento messe in campo dai
Distretti culturali della Città metropolitana:
Distretto
culturale Pianura Ovest
Il Comune di San Giovanni in Persiceto
concederà l’accesso libero a spettacoli ed eventi della stagione
teatrale in corso, ai musei civici e assicurerà la possibilità di
partecipare alle visite guidate che vengono organizzate nel circuito
di VisitPersiceto.
Distretto culturale Pianura Est
Il
Comune di Budrio metterà a disposizione dell'artista i seguenti
servizi aggiuntivi: visite ai luoghi della Cultura di Budrio con
possibilità di visite guidate; partecipazione a eventi teatrali e
culturali facenti parte del cartellone della stagione teatrale in
corso e di quello primaverile/estivo; partecipazione ad allestimenti
teatrali con opportunità di assistere a prove aperte.
Distretto
culturale Appennino Bolognese
Durante il soggiorno a Castiglione
dei Pepoli l’artista selezionato potrà visitare la Rocchetta
Mattei, il Museo di Vergato dedicato a Luigi Ontani, il Museo
Archeologico con i relativi scavi di Marzabotto, il museo di Terra
Nostra di Castiglione, Casa Morandi e i Fienili del Campiaro a
Grizzana Morandi. Inoltre potrà conoscere insieme ad Appennino slow
alcuni tratti del cammino della Via della Lana e della Seta.
Distretto culturale Reno Lavino Samoggia
Il comune di
Casalecchio di Reno offrirà all’artista possibilità di
partecipare a quanto previsto dalla programmazione culturale locale,
in particolare agli spettacoli in calendario per la stagione del
Teatro Laura Betti.
Distretto culturale Savena-Idice
Il
Comune di San Lazzaro di Savena offrirà accesso libero ai luoghi
della cultura, tra cui il Museo della Preistoria e la possibilità di
assistere ad almeno uno spettacolo teatrale di Itc Teatro. A Pianoro
è garantito l’ingresso al Museo di Arti e Mestieri con possibilità
di visita guidata dedicata.
Distretto culturale Imolese
Durante il soggiorno l’artista selezionato avrà accesso
gratuito a tutti i musei e ridotto a teatro.
COME DA COMUNICAZIONE RICEVUTA
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