Spazio Blue Train e The Kitchen art gallery, i due spazi di Milano in zona Gorla - Naviglio Martesana, tornano in duo per presentare L’isola che non c’è a cura di Silvia Franceschi e Serena Giorgi.
Cosa hanno in comune i
lavori di una fiber artist e di un polaroider?
Lavori che a un
primo sguardo, nel primo caso, evocano un certo espressionismo
astratto e, nel secondo, un astrattismo geometrico.
Molto più
di quel che potresti pensare.
Entrambi ci conducono a…
L’isola che non c’è.
Giulia Nelli e Luca Corradi da
quell’isola sono andati e tornati e, con la loro sensibilità di
artisti, ce ne mostrano alcuni dettagli, quasi potessimo scorgerli
dall’oblò di un’astronave.
La poetica di Giulia Nelli
Legàmi/Légami e il suo medium d’elezione, i collant da donna
smembrati e ricomposti, ci parlano di un mondo in cui i legami
sfilacciati della società contemporanea si sono finalmente
intrecciati riacquisendo forza. I paesaggi evanescenti, di tè e
inchiostro, che scorgiamo al di là della nebbia che si dirada
(Memorie di un paesaggio) o l’oro che appare dietro al velo dei
suoi pianeti (Bellezza celata) ci parlano di speranza. Come il suo 9
mesi nel quale una vita pulsante si dipana sotto ai nostri
occhi.
Luigi Ghirri, in Lezioni di fotografia, ci spiega che
“La fotografia è sempre un escludere il resto del mondo per farne
vedere un pezzettino”. Ecco, dai “pezzettini” di Luca Corradi,
inquadrati dalla sua Polaroid, possiamo solo immaginare ciò che sta
intorno. Ma di questo poter spaziare con la mente non possiamo che
essergli grati. Perché - con la sineddoche delle sue istantanee -
l’artista ci mostra sì solo una parte di quel mondo, ma è un
mondo pulito, dai colori vibranti, dai contorni netti, dove il
torbido e l’iniquo sono stati banditi.
Tra i rami dei suoi
alberi (Milano 232) il cielo, blu limpido, profuma di fresco. Lo smog
è svanito.
Seconda stella a destra, questo è il cammino…
COME DA COMUNICAZIONE RICEVUTA
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