Questa settimana vi porterò nel parco nazionale del Cilento nel territorio di Centola (Salerno).
Le prime notizie del borgo risalgono intorno all'anno mille, l'abbandono è stato graduale da fine ottocento.
Gli abitanti si trasferirono progressivamente a valle. Dagli anni 70 del secolo scorso il paese è disabitato.
Dopo anni di abbandono, l'amministrazione comunale ha avuto l’idea di mettere in sicurezza quanto restava dell’antico borgo, di ricostruire la Chiesa Maggiore e la piazzetta, e rendere il luogo sicuro per i visitatori.
All'ingresso del borgo si arriva facilmente con la macchina e c'è anche un piccolo parcheggio.
Sul crinale della collina sono arroccati molti edifici. Oltre alle abitazioni sono presenti le rovine del Castello, la torre Longobarda, ma anche il palazzo baronale e le chiese di S.Maria degli Angeli e di San Nicola.
L'ingresso è segnalato da un cartello e sulla sinistra c'è una scala in pietra che al momento è transennata, quindi non è possibile salire al rudere del vecchio castello.
Bisogna salire a destra prima su delle comode scale di pietra (ovviamente di nuova costruzione), fino al primo gruppo di case diroccate e poi sulle vecchie e scomode scale in pietra molto faticose.
Il borgo ospita Il museo dell’Emigrante che vuole essere un tributo a tutti quei cilentani, che nel secolo scorso trovarono lavoro nelle miniere di carbone.
Questa volta non ci sono indicazioni da dare anche perchè girare il borgo è molto facile.
Passeggiata molto suggestiva e dal borgo si può ammirare la valle sottostante.
Vi aspetto la prossima settimana,
un saluto da Vincenzo Amirante.
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