Palazzo
Grassi, Venezia
12 marzo 2023 — 7 gennaio 2024
A cura di
Matthieu Humery, consulente per la fotografia presso la Pinault
Collection
BERT STERN, Actor and director Anthony
Newley playing with two models, 1963, Vogue © Condé Nast
“CHRONORAMA. Tesori fotografici del
20° secolo” è la prima esposizione mondiale dedicata ai tesori
fotografici recentemente acquisiti dalla Pinault Collection e
provenienti dagli archivi di Condé Nast, alcuni mai visti prima dal
grande pubblico. La mostra presentata a Palazzo Grassi raggruppa una
selezione di 407 opere realizzate tra il 1910 e il 1979, ordinate in
un percorso cronologico, che mostrano donne, uomini, momenti storici,
vita quotidiana, sogni e drammi del 20° secolo.
“CHRONORAMA”
rappresenta il tempo che sfugge e la traccia visiva che lascia
attraverso le immagini realizzate da oltre 150 artisti internazionali
come Edward Steichen, Berenice Abbott, Cecil Beaton, Lee Miller,
André Kertész, Horst P. Horst, Diane Arbus, Irving Penn, Helmut
Newton, tra i fotografi, Eduardo Garcia Benito, Helen Dryden e George
Wolfe Plank, tra gli illustratori. Tra i più grandi talenti della
loro generazione, questi artisti hanno definito l’estetica
fotografica e artistica del tempo attraverso la pubblicazione del
proprio lavoro sulle riviste edite da Condé Nast (Vogue, Vanity
Fair, House & Garden, Glamour, GQ...). Ai ritratti delle icone
dello spettacolo e delle grandi personalità del secolo si mescolano
fotografie di moda, fotoreportage, scatti di architettura, nature
morte e saggi di fotografia documentaristica.
Nonostante le
fotografie fossero destinate a comparire nelle riviste, le immagini
prodotte sono trattate come opere d’arte a pieno titolo.
“CHRONORAMA” invita a osservarle fuori del loro contesto
editoriale per ricomporre un mosaico visivo dove si collocano sia
rinomati capolavori dell’arte fotografica sia immagini ad oggi
inedite. Oltre a configurarsi come retrospettiva, la mostra è anche
un invito all’introspezione da parte di un mondo occidentale che
non ha solo intuito la potenza delle immagini, ma ne ha anche
inventato il linguaggio. Se il 19° secolo è stato l’ultimo
dominato dalla cultura scritta, il 20°si sarebbe ben presto
affermato come era dell’immagine. Questi tesori di carta patinata
ci permettono di osservare i cambiamenti di gusto in materia di
abbigliamento, architettura o arredamento o di vere e proprie
rivoluzioni artistiche: il Cubismo contagia gli abiti e il vestiario
dell’élite mondana europea, il Neoclassicismo del primo dopoguerra
trapela dalle silhouette femminili nuovamente fasciate da corsetti,
l’Art Déco si declina in ogni forma, specialmente
nell’architettura delle grandi capitali, mentre foulard variopinti
e minigonne diventano espressione della liberazione sessuale di fine
anni Sessanta.
Matthieu Humery, curatore della mostra,
introduce così la mostra: ‘In un’epoca in cui ogni minuto
vengono creati milioni di immagini, condivise poi all’istante,
“CHRONORAMA” riveste un ruolo di trasmissione all’attuale e
alle future generazioni di grande importanza. La mostra presentata
dalla Pinault Collection è incentrata sulla prolificità della
cultura fotografica del secolo scorso, prima dell’avvento della
tecnologia digitale.” “Ridestandoci da un sogno bizzarro con la
sensazione di aver attraversato il tempo, nello spazio di una notte o
di un singolo istante, dopo aver visto e vissuto un’avventura
epica, spaziando in epoche diverse, ci troviamo faccia a faccia con
questo immenso flusso di immagini, una visione caleidoscopica di un
viaggio in tempi ormai passati. Questa la sensazione che trasmette
“CHRONORAMA”.’
Il nucleo di immagini storiche in mostra
è posto in dialogo con “Chronorama Redux”, un progetto che
propone uno sguardo contemporaneo sulle opere di “CHRONORAMA”
attraverso i lavori di quattro artisti: Tarrah Krajnak, Eric N. Mack,
Giulia Andreani e Daniel Spivakov. Le opere sono allestite in quattro
spazi espositivi di Palazzo Grassi come interludi che irrompono nel
percorso cronologico della mostra principale. Rinnovare lo sguardo,
esplorare il rapporto con il tempo e le immagini, trasmettere
testimonianze del passato sono i principi che si incarnano in questo
primo progetto inedito a Palazzo Grassi sviluppato attorno agli
archivi leggendari di Condé Nast.
COME DA COMUNICAZIONE RICEVUTA
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