lunedì 3 aprile 2023

50 pezzi di Poesie di Rosario D’Andrea

 



Un poeta è un abile osservatore di immagini, un minatore che riesce a calarsi nelle segrete stanze dell’anima. Il bisogno di scrivere del poeta affonda le sue radici nel suo inconscio, nel bisogno di un’autentica realizzazione di sé. Rosario D’Andrea, autore di questa singolare raccolta “50 pezzi di Poesie”, composte tra il 2020 e il 2022, restituisce alla nostra immaginazione l’odore di minuscole gocce di poesia, in un percorso intimo e suggestivo dettato da una particolare condizione dello spirito. Intraprende così un viaggio ideale, travalicando i chiusi limiti dell’esperienza reale, sospeso tra le nuvole leggere delle emozioni. Di certo le sue liriche rappresentano un unicum letterario e colpiscono direttamente al cuore; in pochi versi, grammi di cielo rubati al cosmo. Una poetica orientata al mondo della natura, contemplata con i suoi colori e le sue creature, attraverso sottili richiami e legami. In questi brevi componimenti, mirabilmente autentici, risuonano melodie invisibili capaci di destare sane emozioni nel lettore che desideri navigare le onde sapientemente governate dalla penna dell’autore. Nel linguaggio il modus scribendi predilige termini ricercati e sapientemente adoperati, parole capaci di stabilire la via più diretta con gli elementi legati alla natura, in tutt’uno di colori e creature sorprendentemente simili e affini, mentre “la luce attraversa la clorofilla di ossigeno”. Così, i particolari del quadro si compongono nella rappresentazione del Vesuvio, metafora di una vita “che porti un sogno”, della Luna, del tramonto dorato, della pioggia, dell’ape, dei tuoni, della magia di un bosco come una cattedrale con le “vetrate di foglie che filtrano la luce”, di ghiande scese dai lecci o di un alveare di finestre. E, mentre l’anima respira una sana solitudine, il vento bussa alla finestra, una presenza forse…, che rompe l’illusione e riporta alla realtà, mentre un tarlo si muove nelle gallerie del legno. Se solo potessimo fermare il tempo, per vedere il mondo che va lento come una mongolfiera…

Intanto, la natura continua il suo percorso vitale, ignara e indifferente, finché Nar con il fuoco riscalda, Nur con la luce illumina… gemme preziose, leggere, si poggiano al collo silenzioso dello spazio.


Carmen Figundio

 


 

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