Dal 20 aprile al 25 maggio
2023, ogni giovedì
MAMbo - Museo d'Arte Moderna di Bologna Sala conferenze
Via Don Minzoni 14, Bologna
Il MAMbo – Museo d’Arte Moderna di
Bologna è lieto di proporre una serie di incontri che, a partire
dalla presentazione di alcune importanti pubblicazioni indipendenti,
intendono intervenire nel dibattito sul ruolo dello spazio, sia
pubblico che privato, e sulla disciplina del Writing.
Il ciclo di
appuntamenti, dal titolo more PUBLIC less PROGRAM, a cura di Fabiola
Naldi, inizierà il 20 aprile e andrà avanti per un totale di sei
momenti a cadenza settimanale, fino al 25 maggio, ogni giovedì in
sala conferenze MAMbo, con ingresso libero.
Le pubblicazioni e
gli autori coinvolti sono i seguenti: Espressioni urbane. Muri
sconciati, writing e street art, a cura di Pierpaolo Ascari e Pietro
Rivasi, Mimesis, Milano 2021; Kill tha G Word - The italian years of
P.H.A.S.E. 2, a cura di Maurizio D’Apollo, Edizioni indipendenti,
Milano 2022; Spice Style Diary - Writing, my creative process di
Diego Faverzani, Edizioni ShowDesk, Napoli 2022; Roma Subway Art, a
cura di Mathieu Romeo e Lorenzo D’Ambra, Whole Train Press, Roma
2020; Lost in Strokes di Luca Barcellona, Lazy Dog, Milano 2022; All
City Writers. The Graffiti Diaspora di Andrea Caputo, Kitchen 93,
Londra 2012 (in fase di aggiornamento e ristampa).
more PUBLIC
less PROGRAM si inserisce inoltre nel percorso di riflessione
sull’arte pubblica intrapreso dal Comune di Bologna, con l’impegno
della delegata alla Cultura di Bologna e Città metropolitana Elena
Di Gioia, che ha visto, tra l’altro, l’istituzione a gennaio 2023
di una Commissione di esperti sul tema. In quest’ottica, gli
incontri con studiosi e operatori sono elementi fertili per
rilanciare e rafforzare il confronto sul principio di responsabilità
degli interventi nello spazio pubblico.
A partire dalle
scritte spontanee e dalle tag, fino a giungere agli interventi più
strutturati, indipendenti o commissionati, le questioni della
responsabilità e dell’ordinaria manutenzione urbana sono riemerse
prepotentemente, di recente, nel dibattito pubblico. Le differenti
posizioni materiali o culturali in merito all’intervento urbano
sono spesso riportate all’attenzione del fruitore, spettatore
casuale o cittadino, attraverso la lente di temi quali il degrado, la
sicurezza, il decoro, la responsabilità privata e pubblica e la
testimonianza artistica.
A questo si aggiungono il frequente
cortocircuito fra le molte realtà artistiche presenti sul territorio
urbano e suburbano e il più comune vandalismo grafico, che si
sovrappongono all’ambiguità del discorso sul decoro e sulla
decorazione pubblica, generando confusione tra le posizioni e le
possibili interpretazioni e portando su di un unico piano elementi e
attitudini eterogenei e in parte contrapposti.
È da rilevare
inoltre, ancora oggi, la difficoltà di codificare i molti interventi
che proliferano nelle città: le tipologie di pratiche, come anche i
materiali e i dispositivi utilizzati, sono giunti a un livello tale
di sofisticazione da portare la controversia critica sulla
riconoscibilità, l’autorialità e la “certificazione di
esistenza” ai suoi massimi storici.
L’indifferenza teorica e
storico-critica che il Writing o l’arte urbana subivano fino a
dieci anni fa, ha ceduto il posto a un’ossessiva e pervasiva
fascinazione, mappatura e strumentalizzazione di ogni tipo di pratica
presente nel tessuto urbano.
Grazie anche ai tanti operatori
culturali attivi in strada, inoltre, la percezione, l’occupazione e
la condivisione di ciò che per lungo tempo veniva considerato spazio
pubblico si sono totalmente modificate. La fisionomia della città, e
alcune sue parti divenute “celebri” proprio per gli interventi
sia legali che illegali, si è trasformata in virtù di quelle
improvvise presenze che hanno reso la stessa città per alcuni
aspetti più “preziosa”. Sono molti i casi studio che hanno
analizzato l’impatto materiale, culturale e simbolico di presenza e
assenza (per cancellature, pulitura, speculazioni) di un intervento
in un luogo preciso e le molteplici, conseguenti rivendicazioni da
più soggetti.
È con queste complesse ed interconnesse tematiche
che si ha a che fare quando si parla di “arte pubblica”,
relazionandosi con un insieme di processi non solo artistici,
economici e valoriali che fanno di una parte della città un luogo in
cui molte persone tornano. E non si parla in questo caso di
monumenti, quindi di celebrazioni o commemorazioni di fatti o
persone, ma di un’area anonima, a volte suburbana e periferica
divenuta centrale e indiscutibile anche per la presenza di un
intervento artistico.
Allo stesso tempo anche il concetto di
“pubblico” si è modificato e in parte trasformato, non
dimenticando che è pubblico tanto il fruitore dell’opera quanto lo
spazio entro il quale avviene la fruizione della stessa. Un luogo
pubblico indica generalmente uno spazio condiviso, comune e spesso di
passaggio: alla luce dei molti e recenti esempi di arte urbana torna
utile domandarsi che cosa sia ora lo spazio pubblico e come si
muovono gli “attori” che lo abitano. In questa prospettiva la
questione del decoro e dell’ornamento si sta concentrando sulla
codifica e sull’istituzionalizzazione anche dell’arte urbana.
A
partire da questo contesto, gli incontri di more PUBLIC less PROGRAM,
in cui la curatrice Fabiola Naldi si confronterà con gli autori e
altri ospiti, vogliono amplificare un discorso quanto mai complesso a
partire dalle voci dei suoi attivi protagonisti che spesso svolgono
il doppio ruolo di operatore e fruitore critico dello spazio
pubblico. Allo stesso tempo, e rivendicando il plus valore di queste
discipline così controverse, il ciclo di appuntamenti vuole dare
spazio a importanti pubblicazioni che raccontano e supportano una
nuova “idea” di città. La necessità di continuare a conoscere
le varie espressioni artistiche che supportano lo spazio urbano si
affianca alla possibilità di restituire al pubblico partecipante
agli incontri un’occasione importante per continuare a indagare le
più recenti pratiche urbane e, allo stesso tempo, affermare
l’evidenza storica di una pratica visuale indiscutibile e anche
necessaria al linguaggio collettivo.
Il MAMbo, oltre ad ospitare
gli incontri, si pone come luogo in cui il discorso attorno agli
spazi pubblici si fa teoria, storia e dove poter documentare e
archiviare un momento di analisi. A tal fine tutti gli incontri
saranno registrati per poter dar vita successivamente a una
pubblicazione scientifica.
Ogni appuntamento, oltre che al
pubblico generico, è aperto alla partecipazione di studenti di
differenti bienni dell’Accademia di Belle Arti di Bologna,
attraverso una certificazione rilasciata dalle istituzioni coinvolte
per l’acquisizione di crediti formativi.
Il ciclo di
incontri si realizza in collaborazione con NEU Radio
(www.neuradio.it) e ZERO Bologna (zero.eu/it/bologna).
Fabiola
Naldi è storica d’arte, critica e curatrice.
È professoressa
presso l’Accademia di Belle Arti Bologna ed è docente a contratto
all’Università di Bologna e allo IED di Firenze.
La sua
attività di ricerca si è concentrata negli anni sulla storia e la
teoria della Video Arte, sulle pratiche performative storiche e
contemporanee e sull’arte urbana.
Dal 1998 al 2000 è stata
responsabile della sezione arti visive per il festival di
contaminazione artistica BresciaMusicArt.
Negli anni Duemila è
ideatrice di ArtTV, un programma dedicato alla Video Arte sul canale
musicale satellitare MATCH MUSIC. Nel 2016 è co-curatrice del
programma Pomilio Blumm Prize per SKYARTE.
Dal 2008 al 2010 è
responsabile della digitalizzazione dell’archivio video del MAMbo -
Museo d’Arte Moderna di Bologna.
Dal 2017 al 2022 è membro del
consiglio di amministrazione dell’Istituzione Bologna Musei. Nelle
edizioni del 2009, 2011 e 2013 cura la Biennale del Muro Dipinto di
Dozza (Bo).
Dal 2012 al 2016 è curatrice insieme a Claudio Musso
di Frontier. La linea dello stile, progetto speciale dedicato al
Writing e la Street Art promosso dal Comune di Bologna, in
collaborazione con la Regione Emilia Romagna.
Dal gennaio 2023 è
membro della Commissione per l’arte nello spazio pubblico del
Comune di Bologna.
È stata corrispondente di riviste
specializzate come ArtLab, Around Photografy e lo è tutt’oggi di
Flash Art. È autrice di numerosi saggi, pubblicazioni, testi
critici. Tra le pubblicazioni più re-centi ricordiamo: Libero Spazio
Libero. Martha Rosler, Giulia Niccolai, Lucy Orta, Claudia Losi,
Claire Fontaine, Sete Edizioni, Faenza, 2022; Tracce di Blu,
Postmedia, Milano, 2021; Frame-less / Senza Cornice. L’opera d’arte
tra supporto, contesto e città, Danilo Montanari Editore, Ravenna
2018; 3 Body Configurations: Claude Cahun, Valie Export, Ottonella
Mocellin, Cor-raini Edizioni, Mantova, 2020; Tell a Vision. Il video
tra storia e critica,Edizioni LibriAparte, Bergamo, 2012; Fai il muro
giusto/Do the right wall, Edizioni MAMbo, Bologna, 2010; I’ll be
your mirror. Travestimenti fotografici, Cooper & Castelvecchi,
Roma, 2003.
more PUBLIC less PROGRAM - Calendario
Tutti
gli incontri si tengono in sala conferenze MAMbo con ingresso libero
Giovedì 20 aprile 2023 h 18.00
Pierpaolo Ascari, Pietro
Rivasi (a cura di), Espressioni urbane. Muri sconciati, writing e
street art, Mimesis, Milano 2021
Info:
https://www.mimesisedizioni.it/libro/9788857589398
Giovedì
27 aprile 2023 h 18.00
Maurizio D’apollo (a cura di), Kill tha
G Word - The italian years of P.H.A.S.E. 2, Edizioni indipendenti,
Milano 2022
Giovedì 4 maggio 2023 h 18.30
Diego
Feverzani, Spice Style Diary - Writing, my creative process, Edizioni
ShowDesk, Roma 2022
Info:
https://www.hard2buff.it/prodotto/media/book-book/spice-style-diary/
Giovedì 11 maggio 2023 h 18.00
Mathieu Romeo, Lorenzo
D’Ambra (a cura di), Roma Subway Art, Whole Train Press, Roma 2020
Info: https://graffdream.bigcartel.com/product/roma-subway-art
Giovedì 18 maggio 2023 h 18.00
Luca Barcellona, Lost in
Strokes, Lazy Dog, Milano 2022
Info:
https://lazydog.eu/product/lost-in-strokes/
Giovedì 25
maggio 2023 h 18.30
Andrea Caputo, All City Writers. The Graffiti
Diaspora, Kitchen 93, Londra 2012 (in fase di aggiornamento e
ristampa)
Info: https://www.andreacaputo.com/;
https://www.andreacaputo.com/research/all-city-writers-the-graffiti-diaspora
Informazioni
MAMbo – Museo d’Arte Moderna di
Bologna
Via Don Minzoni 14 | 40121 Bologna
Tel. +39 051
6496611
www.mambo-bologna.org
info@mambo-bologna.org
Facebook: MAMboMuseoArteModernaBologna
Instagram:
@mambobologna
Twitter: @MAMboBologna
YouTube: MAMbo channel
Settore Musei Civici Bologna
www.museibologna.it
Instagram: bolognamusei
COME DA COMUNICAZIONE RICEVUTA
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