Presentazione dei volumi
Le verità bugiarde
di MARISA PAPA RUGGIERO
Sertuccio
di STEFANO TACCONE
interventi di
Cristiana Buccarelli
Sabato 20 maggio 2023
presso
Cinema & Teatro Acacia
Via Tarantino 10 - Napoli
Marisa Papa Ruggiero, Le verità bugiarde, Oedipus, 2021
Percorso dialogico calibrato su continue rifrangenze e ambivalenze di senso dove la giocosa fluidità del discorso non nasconde la complessità di fondo di esperienze di pensiero densamente sentite. Testo costituito da dialoghi serrati e incisivi come lampeggianti flashes metaforici, solo in apparenza paradossali, il cui filo conduttore è rintracciabile nel ruolo centrale della parola come potenzialità di forme in divenire. Testo di voci, ora ironiche e risentite, ora inquiete e pensose, testo di interrogazioni. Testo allusivo e provocatorio che si snoda intorno al tema della dualità. La scrittura, come si sa, è tendenzialmente antagonistica, mette in contatto con un'entità non univoca, ma doppia; il linguaggio, tutti i linguaggi (foto, film ecc.) tendono a “rappresentare” e dunque entrano in competizione con l'idea del "doppio". L'autrice dialoga con queste verità contrapposte, sempre disposte a modificarsi. Un lavoro che “si sfoglia in declinazioni filosofiche” (U. Piscopo), abitato da maschere e figure in mutazione scenica dove ogni luogo è un altro come un puzzle sempre ricostruibile e dove tutto è pronto a ricominciare.
Marisa Papa Ruggiero vive a Napoli. Dopo percorsi di Graphic Design e laurea alle Belle Arti, ha svolto attività didattica nei Licei operando nel contempo come artista visiva e dedicandosi attivamente dagli anni Novanta alla scrittura creativa. É autrice di dodici libri di poesia, (“Ladolfi”, “Manni”, “Passigli”, “Ripostes”, “Puntoacapo” ecc.) di opere di narrativa, di alcune plaquettes d'arte, di pagine critiche su varie riviste (“Atelier”, “Poesia”, “Offerta speciale”, “Levania”, “Caffè Michelangelo” e altre), su rassegne d'arte e letteratura, su siti web. Ampiamente antologizzata, ha ottenuto premi e segnalazioni di merito, tra cui il “Montano” nel 2010 e il recente “L'Assedio della poesia”. É stata co-fondatrice di alcune riviste letterarie edite a Napoli.
Stefano Taccone, Sertuccio, Iod, 2020
Sertuccio è un bimbo napoletano nato all’inizio degli anni ottanta. Il racconto dei traumi e delle gioie dei primi dieci anni di vita - i primi giochi e il primo giorno d’asilo, la scoperta del tifo calcistico e il divorzio dei genitori, la precoce vena creativa e i fantasmi esistenziali già quasi simili a quelli di un adulto - si intreccia costantemente con la narrazione di eventi e con personaggi di epoche successive. La ragazzina a tratti manesca che va alla prima manifestazione del Friday for Future e l’anziana signora, terrorizzata da furti e immigrati, che si lascia proteggere da una tigre misteriosamente materializzatasi in casa sua, con tanto di habitat naturale proprio del felino. Il giovane curatore e il giovane artista amici ma litigiosissimi e l’anziano vedovo che si sente amato più dalla sua badante che dai suoi familiari. Il polemicissimo mondo dell’arte contemporanea, con il suo mormorare egotico di artisti, curatori, galleristi, spesso più o meno anonimi e le delusioni del vecchio militante di sinistra che cerca di cancellare il suo passato abbandonandosi alle sollecitazioni più machiste e xenofobe. Il tutto scandito dai “ready-made verbali” più disparati e più o meno dissimulati o manipolati: da classici della letteratura di autori europei e non a discorsi di politici, fino a canzoni più o meno recenti o poesie chip.
Stefano Taccone (Napoli, 1981), dottore di ricerca in Metodi e metodologie della ricerca archeologica e storico-artistica, è attualmente docente di storia dell’arte della scuola secondaria di II grado. Ha pubblicato le monografie Hans Haacke. Il contesto politico come materiale (2010), La contestazione dell'arte (2013), La radicalità dell’avanguardia (2017), La cooperazione dell'arte (Iod, Casalnuovo di Napoli, 2020), La critica istituzionale. Il nome e la cosa (2022); le raccolte di racconti Sogniloqui (Iod, Casalnuovo di Napoli, 2018) e Morfeologie (2019); il romanzo Sertuccio (2020) e le sillogi poetiche Alienità (Divinafollia, Caravaggio, 2019), Terrestri d’adozione (2021), Sciogliete le rime (2023). Collabora stabilmente con le riviste “Frequenze Poetiche”, “Segno” ed “OperaViva Magazine”.
COME DA COMUNICAZIONE RICEVUTA
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