Sarà nella sezione Neapolis, aperta da fine 2024
Dall'antica Neapolis, il racconto della città: giunge simbolicamente oggi al Museo Archeologico Nazionale di Napoli la seconda parte dell'iscrizione che coronava il fregio del tempio dei Dioscuri (I sec. d.C.).
Il prestito di lunga durata, garantito dalla Curia arcivescovile di Nola e promosso dalla Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per l'area metropolitana di Napoli (Soprintendente Mariano Nuzzo), consentirà di completare quanto scritto sul fregio del tempio: la prima parte dell'epigrafe, con il nome del dedicatario Iulio Tarso, appartiene al MANN. Non casuale la presentazione alla stampa dell'epigrafe in questa giornata: il Direttore del Museo, Paolo Giulierini, oggi ha illustrato i contenuti del volume sul bilancio di mandato (Arte'm edizioni) e del rapporto annuale 2022/2023 (Electa editore). E ha ancora una volta sottolineato il suo legame con il capoluogo campano: " La sezione Neapolis aprirà a fine 2024 e l'arrivo dell'epigrafe sancisce tre elementi: il riferimento costante alla città, la necessità di interagire con il territorio, la programmazione di ricerche scientifiche di rilievo".
L'iscrizione è stata rinvenuta nella chiesa di santa Maria del Plesco a Casamarciano, dove era stata murata all'interno di un altare (la parte iscritta non era visibile) nel corso del Settecento durante i lavori di rifacimento diretti da Domenico Antonio Vaccaro. Vaccaro, negli stessi anni, era impegnato nel rifacimento della Chiesa di San Paolo Maggiore di Napoli, dove si trovavano le rovine del tempio dei dioscuri. L'iscrizione di dedica del tempio dei dioscuri di Neapolis era ben nota da trascrizioni fatte da studiosi sin dal Quattrocento: si conosceva un unico frammento, rinvenuto nel 1901 nella certosa di San Martino ed esposto al MANN nella sezione Neapolis. Questo di Casamarciano è il secondo frammento superstite, scoperto nel 2020 e reca parte del nome dei dioscuri.
I Dioscuri erano venerati a Napoli da tempo, sicuramente sin dalla fondazione della colonia.
COME DA COMUNICAZIONE RICEVUTA
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