Venerdì 10 novembre allo Yachting Club di Salerno, sul Molo Masuccio Salernitano, secondo appuntamento dell’ottava edizione de “I Salotti letterari”, promossa da ..incostieraamalfitana.it.
Alle ore 19.15 saranno infatti protagonisti Maria Pagano con “Non voglio imparare a vivere” (Albatros Il Filo) e Gabriele Cavaliere con “Amalfi imperiale” (Officine Zephiro).
Ginevra, protagonista di “Non voglio imparare a vivere” di Maria Pagano, aveva una valanga di emozioni che riversava nei suoi occhi, nei suoi atteggiamenti. Mai avrebbe patteggiato un’esistenza priva di spessore, legata a miseri infingimenti e a condizionamenti di ogni sorta. I ruoli imposti che la società reclama le erano invisi, non voleva imparare a vivere secondo gli schemi ordinati, seguendo i dettami di una società falsa e intrigante; piuttosto avrebbe seguito i suoi impeti e i suoi slanci riversandoli sull’amore per le piccole cose, sugli animali, che lei adorava oltre misura, sulla letteratura, sua compagna di solitudine e di silenzi. Il silenzio di cui si circondava a volte era assordante, invadeva la sua mente e la inglobava nella spirale delle sue angosce. Lei era un essere complicato, ma aveva il mare dentro: l’impeto delle onde che si infrangono nelle coste rocciose e scabre della Cornovaglia. Conosceva perfettamente quella sensazione di abbattimento che provano le onde nel riversarsi affrante sulla roccia, per poi ripartire con forza rinnovata per riprovarci, per ritentare un nuovo cammino. Molte volte aveva ricominciato la sua esistenza, aveva raccolto le emozioni rimaste e le aveva incollate nel suo cuore per non farle andare via, ed era rimasta lì anche quando forse avrebbe voluto fuggire, aveva raccolto le ceneri ma non le aveva disperse al vento: le avrebbe perse, e non voleva. Voleva imparare a vivere guardando il volto dell’ineluttabilità delle cose, avvertire le emozioni e relazionarsi con la sua onestà intellettuale.
In “Amalfi imperiale” di Gabriele Cavaliere tutto ha inizio nella primavera del 1921, "pellegrino sconosciuto", Benito Mussolini visita la "cara, adorabile Amalfi". A seguire faranno la loro comparsa Adolf Hitler, che ad Amalfi si sarebbe potuto ritirare a dipingere, Hermann Göering che, tra le casupole di Positano e di Anacapri, venne a caccia di misteriose congiunture astrali. Attilio Teruzzi, che ad Amalfi organizzava soggiorni degni del Grande Gatsby, il Podestà Gargano, don Vincenzo F, Ciapariello...e il Segretario del partito Achille Starace il quale, abbandonata l'idea di "fascistizzarli", lascia Amalfi, definendolo «un paese abitato da tipi da studiare»!
Con gli autori, dopo gli interventi di Diana De Bartolomeis, presidente dello Yachting Club Salerno, di Patrizia De Bartolomeis, presidente della sezione di Salerno dell’Associazione Nazionale Insegnanti Lingue Straniere, si intratterrà il direttore organizzativo di ..incostieraamalfitana.it Alfonso Bottone. Al termine della serata degustazione dei prodotti a chilometro zero dell’Azienda agricola Cuonc Cuonc di Minori.
Nell’ambito poi delle attività di gemellaggio di ..incostieraamalfitana.it con festival, premi e istituzioni sul territorio nazionale, l’11 novembre lo stesso Alfonso Bottone parteciperà alla terza edizione del Premio Scudo, al Palamontepaschi di Chianciano Terme, promosso dall’Associazione Culturale “Sicurart” di Arezzo. L’evento, condotto da Giancarlo Magalli, vedrà premiati Flavio Insinna, Licia Colò, Ottavia Piccolo, Brunello Cucinelli, Claudia Adami, Chiara Giallonardo, il generale di brigata Giuseppe Vadalà, Annalisa Corrado, Luca Santini, Valerio Rossi Albertini.
COME DA COMUNICAZIONE RICEVUTA
Nessun commento:
Posta un commento