Lunedì 18 dicembre ore 21:00
Teatro Goldoni di Livorno
Lunedì 18 dicembre alle ore 21.00 le porte del Teatro Goldoni di Livorno si apriranno al pubblico (con ingresso libero fino ad esaurimento posti), non solo livornese, per la visione in anteprima mondiale del film-opera “Dodici anni dopo”, che segna il seguito del dramma mascagnano di “Cavalleria rusticana” dodici anni dopo la morte di Turiddu.
Il film-opera “Dodici anni dopo” è la versione cinematografica dell’omonima opera lirica, che si ispira al dramma popolare scritto nel 1917 dal siciliano Giovanni Grasso, uno dei più grandi attori tragici del Novecento riconosciuto in tutto il mondo come uno degli artefici dell’ispirazione del metodo Stanislavskij, protagonista di note pellicole di film muti molte delle quali andate disperse o distrutte. Il libretto dell’opera è di Lido Pacciardi e Mario Menicagli, quest’ultimo compositore anche della musica. Il melodramma è stato composto nel 2018.
Due anni fa è nata l’idea di produrne un film-opera, da proporre ai melomani, mascagnani e non solo, e agli amanti del cinema. Il film-opera è stato prodotto e sostenuto da Opera Laboratori, Sillabe Editore e Modigliani Produzioni, con la produzione esecutiva di Ema Vinci Nareei.
La regia del film-opera è del regista romano Valerio Groppa, la fotografia è di Giacomo Becherini. Lo scenario dove è stato registrato il film è veritiero grazie alla bellezza storica della Fortezza Vecchia di Livorno dove è stato girato nel maggio del 2023 con la collaborazione dell’Autorità di Sistema Portuale, che simula alla perfezione un esterno della Sicilia del 1900.
Personaggio principale della storia è il piccolo Turiduzzu, figlio di Santuzza e Turiddu, interpretato dal giovane attore Athos.
Dopo una serie di rappresentazioni teatrali in Italia e all’estero è nata l’idea di fare un film-opera con la parte musicale affidata all’orchestra e al coro del Teatro Goldoni di Livorno.
“Proseguiamo la felice collaborazione – commenta il presidente Beppe Costa – con Modigliani Produzioni e il Teatro Goldoni di cui abbiamo sostenuto, negli ultimi due anni, e continueremo a sostenere le attività dell’orchestra e del coro per le stagioni sinfonica e lirica. L’intento di questo film è quello di avvicinare un pubblico forse distante dall’opera e riscoprire un mondo fatto di passioni e tradizioni che hanno fatto la storia del nostro Paese, portando avanti la nostra vision volta a immaginare e costruire scenari innovativi nei quali arte, bellezza e cultura preparano al futuro e garantiscono uno sviluppo sostenibile della società, in un dialogo armonico tra essere umano e cosmo. Creare un legame tra la storia e il futuro per guardare alle nuove generazioni, portando prosperità per i territori e le loro persone”.
Come dichiara il regista, Valerio Groppa: “L’obiettivo della regia cinematografica era quello di non snaturare la forma teatrale dell’opera, ma di renderla più vicina ai linguaggi moderni del cinema, quindi con delle inquadrature più strette e degli stacchi più frequenti per aumentare il ritmo del film e creare una sinergia sempre più stretta tra musica e immagini”.
COME DA COMUNICAZIONE RICEVUTA
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