Fino al 9 marzo nella sede del Maschio Angioino
sala Litza Cittanova Valenzi
la mostra
"Lelle Levi Sacerdoti: lessico pittorico familiare"
La prima antologica dedicata a Lelle Levi Sacerdoti, organizzata e promossa dalla Fondazione Valenzi grazie al contributo della Regione Campania e del Ministero della Cultura, con la collaborazione della Fondazione Carlo Levi, è stata curata da Carlo Sacerdoti e Olga Scotto di Vettimo, intende offrire alcuni spunti di indagine sull’opera e sul contesto culturale in cui è vissuta l’artista. Unica donna pittrice in una famiglia di artisti, Lelle Levi è stata ponte culturale tra generazioni.
In mostra circa 40 lavori: accanto alle opere di Lelle, anche dipinti del padre Ercole Levi, del fratello Carlo Levi (Torino 1902-Roma 1975), del figlio Guido Sacerdoti (Napoli 1944-2013), del nipote Stefano Levi della Torre (Torino 1942).
La mostra è visitabile dalle 10 alle 17 dal Lunedì al Sabato, il catalogo è edito da artem.
Nel corso della mostra si svolgeranno due eventi:
il 24 febbraio la presentazione del catalogo e il 6 marzo il finissage. In queste occasioni interverranno oltre ai curatori, critici e prestatori delle opere.
Chi era Adele Levi:
Formatasi sugli insegnamenti del padre Ercole, Lelle ha poi seguito le istanze artistiche del fratello Carlo Levi, celebre pittore e scrittore antifascista, riferimento imprescindibile e preziosa eredità cultuale anche per i nipoti Guido Sacerdoti e Stefano Levi della Torre.
Letterata, pittrice, pianista, Adele Levi (Lelle) nasce a Torino nel 1912. Scarne sono le testimonianze pittoriche riferibili al tempo vissuto in città, mentre molto più cospicua è la produzione legata ai lunghi soggiorni, soprattutto estivi, a Villa Levi ad Alassio, a partire dagli anni ‘20. I paesaggi liguri e il giardino della villa di famiglia, con piante di agave, alberi di carrubo e olivo, ricorrenti anche nei dipinti Carlo Levi, diventano soggetti privilegiati di tanta produzione di Lelle.
All’inizio del 1942, Lelle si trasferisce a Napoli, città del marito Edoardo Sacerdoti. Qui nascono i figli Guido, Franco e Paola. Gli anni del dopoguerra sono scanditi dalla vita nella splendida dimora di Villa Haas al Vomero e dai soggiorni a Sorrento e ancora ad Alassio. I ritratti e, soprattutto, i paesaggi e le nature morte costituiscono il tema dominante della produzione di questi anni, rilevando un’acuta osservazione dei modi e delle suggestioni della produzione del fratello Carlo.
Lelle Levi Sacerdoti muore a Napoli nel 1985.
Lelle Levi Sacerdoti ha esposto di rado: la prima volta una personale alla Galleria del Ponte a Napoli nel 1959 e, successivamente, a mostre collettive a Napoli.
COME DA COMUNICAZIONE RICEVUTA
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