giovedì 19 dicembre 2024

Peggy Franck | In a Naked Room | Palazzo De' Toschi - Sala Convegni Banca di Bologna | 4 febbraio – 2 marzo 2025

Palazzo De' Toschi | Sala Convegni Banca di Bologna
piazza Minghetti 4/D Bologna

A cura di Davide Ferri



Dal 4 febbraio al 2 marzo 2025, nella Sala Convegni Banca di Bologna di Palazzo De’ Toschi apre al pubblico In a Naked Room, una mostra personale dell’artista olandese Peggy Franck (Zevenaar, 1978), a cura di Davide Ferri. Il progetto rientra nel programma di ART CITY Bologna 2025 in occasione di Arte Fiera.

“È complicato provare a definire il lavoro di Peggy Franck fissandolo nei limiti di una definizione univoca e di un medium specifico” dichiara il curatore Davide Ferri. “La sua pratica può avere un carattere inafferrabile e sfuggente: pittura espansa, installativa, a vocazione scultorea? Oppure pittura e basta, pittura come impronta dell’individualità, la cui cornice è lo spazio tutto intero? Pittura, scultura e fotografia coesistono nel suo lavoro e in relazione tra loro, come termini equivalenti, che le permettono di comporre un’immagine muovendosi tra diverse possibilità combinatorie e azioni reversibili”.

Alla base del lavoro di Peggy Franck c’è il segno pittorico, fluido e volatile - un segno di pennellate libere, multidirezionali e instabili, che sembra collocarsi nell’alveo dell’espressionismo astratto, di artisti amati come De Kooning, Motherwell ed Helen Frankenthaler - realizzato in verticale come in orizzontale, con strumenti eterogenei, che rilanciano una trama di movimenti e gesti che percorrono la superfici e lo spazio, talvolta le pareti dello stesso, esplorandone anche le zone marginali.

In a Naked Room è una mostra in cui Franck si confronta con Palazzo De’ Toschi alludendo alla presenza di un corpo che ha abitato lo spazio pubblico. Al centro della mostra c’è il Salone della Banca, non più ambiente di rappresentanza, ma stanza nuda, spogliata di elementi che lo connotano come luogo dell’ufficialità quasi a stabilire, con essa, una dimestichezza che la trasforma in un ambiente domestico.

La mostra nasce dall’avvicendamento di passaggi e momenti differenti, e fa incontrare temporalità diverse in un ‘qui e ora’ della composizione. Per diversi giorni, nel mese di gennaio, l’artista visiterà lo spazio per dipingere una superficie orizzontale di grandi fogli di alluminio, una sorta di nuovo pavimento sovrapposto a quello della stanza che, una volta dipinto, diventerà un dispositivo scomponibile in grado di adattarsi al salone in orizzontale e in verticale, di interpretarlo aprendolo a una spazialità frammentaria e disarticolata. Inoltre la superficie riflettente di ogni foglio d’alluminio, a cui si sovrappongono le stratificazioni delle pennellate e delle campiture, mette al centro dell’intervento il corpo dello spettatore e la sua trama di movimenti nello spazio.

Le pennellate su superfici riflettenti - come del resto anche gli oggetti (per lo più “trovati” o di risulta, oppure materiali grezzi) - possono dunque espandersi a dismisura oppure comprimersi e appiattirsi nella fotografia, come a vivere una seconda esistenza che prescinde dalla loro presenza materica (è la fotografia, invece, che può essere arrotolata, sovrapposta, e diventare un oggetto). In mostra saranno esposte anche alcune immagini fotografiche di dipinti già esistenti, oppure derivanti dall’intervento appena realizzato su fogli di alluminio, anch’esse elementi di una macro-composizione che può allargarsi fino a coinvolgere anche le zone marginali, e tutte le stanze adiacenti al salone.

Banca di Bologna promuove la mostra confermando il suo sostegno nei confronti dell’arte contemporanea e continuando il percorso di progetti espositivi di ampio respiro, italiani e internazionali, iniziato nel 2015.

 
Biografia

Peggy Franck (Zevenaar, 1978, vive e lavora ad Amsterdam) crea opere stratificate che si collocano al confine tra fotografia, installazione e pittura. Franck cattura le sue ambientazioni attraverso la fotografia e incorpora queste immagini in nuove installazioni. Per l’artista un “interno” è uno spazio intrigante tra privato e pubblico, tra il mondo interiore e quello esteriore. Le sue costellazioni sono fluide e aperte alla trasformazione, proprio come nel mondo interiore, dove le cose possono cambiare e connettersi in vari modi. Franck lavora spesso direttamente in un ambiente, e a volte dipinge direttamente sulla parete di uno spazio espositivo: una testimonianza fisica dell’atto sensibile del fare. Unisce diversi aspetti di presentazioni precedenti in nuove costellazioni e concetti espositivi.

Le sue principali mostre personali e collettive includono, tra le altre: CFAlive, Milano; Club Solo, Breda; Arcade, Londra; Stigter van Doesburg, Amsterdam; Frans Hals Museum, Haarlem; Alice Folker Gallery, Copenhagen, PSM, Berlino; OUTPOST, Norwich; Photographers Gallery London, UK; FOAM, Amsterdam; Crawford Art Gallery, Cork; Next Visit, Berlino. Ha partecipato a residenze artistiche presso la Rijksakademie, Amsterdam e la Künstlerhaus Bethaniën, Berlino. 

 

COME DA COMUNICAZIONE RICEVUTA

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