martedì 1 aprile 2025

2 APRILE "GIORNATA INTERNAZIONALE CONSAPEVOLEZZA SULL'AUTISMO" E 6 APRILE GRANDE EVENTO IN VILLA FERNANDEZ PORTICI (NAPOLI)

  


Cari amici di rosarydelsudArt news eccoci con il nostro amico Gaetano Marotta (Presidente dell'Associazione Oltre il Muro genitori soggetti autistici e vicepresidente del CDU - Comitato Disabilità Unite) che ci propone un nuovo appuntamento con la sua rubrica, questa volta Gaetano ci parla:

 del 2 APRILE che è la

 "GIORNATA INTERNAZIONALE CONSAPEVOLEZZA SULL'AUTISMO" 

 e di un'altra data molto importante che è 

il 6 APRILE per un 

GRANDE EVENTO IN VILLA FERNANDEZ 

nella città di Portici (NAPOLI) ad ingresso gratuito.

 

 





 

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“Sorsi diVino”, un grande successo tra turismo, cultura e solidarietà



Si è conclusa con entusiasmo la prima edizione di Sorsi diVino, che dal 27 al 29 marzo ha animato il Complesso Monumentale del Monastero di San Giovanni a Cava de’ Tirreni (Sa). Un evento ideato da Confesercenti Cava de’ Tirreni, realizzato in collaborazione con Camera di Commercio Salerno e con il patrocinio della Città di Cava de’ Tirreni.


Tre giorni all’insegna della cultura del buon bere, del turismo e della solidarietà, con un’affluenza straordinaria di oltre mille persone, giunte da tutta la Campania per degustare eccellenze vitivinicole e gastronomiche. Un momento di condivisione che ha avuto anche un importante risvolto benefico: il ricavato della manifestazione è stato devoluto all’Associazione “Il Grillo e la Coccinella A.GE.C. APS”.

 


 
«Si è trattato di un grande evento, che è andato al di là delle più rosee aspettative. Sono arrivate persone da tutta la regione Campania soffermatesi non solo a degustare ottimi calici di vino, ma anche e soprattutto presso le attività commerciali e ristorative del territorio cavese», ha dichiarato Aldo Trezza, Presidente Confesercenti Cava de’ Tirreni. «Lo sviluppo della nostra città non può non passare attraverso la cultura dell'enogastronomia, del resto negli ultimi anni sia la Costiera Amalfitana che quella Cilentana hanno avuto la capacità di distinguersi anche per la produzione di vini di grandissima qualità», ha affermato Vincenzo Servalli, Sindaco di Cava de' Tirreni. «Ottima manifestazione organizzata egregiamente dalla Confesercenti Cava de' Tirreni, presieduta da Aldo Trezza», ha commentato Raffaele Esposito, Presidente Provinciale Confesercenti Salerno.


«Ci tenevamo molto a questa manifestazione perché il programma allestito ha portato indotto ed economia alla città di Cava de' Tirreni, che poi è la reale mission della Camera di Commercio, che opera affinché iniziative di questo spessore possano portare benefici economici sia alla città che alle imprese», ha dichiarato Pasquale Giglio, Vice Presidente Camera di Commercio di Salerno. «Questo tipo di manifestazione serve a fare movimento economico e turismo, ed in questo Sorsi diVino possiamo dire che ha centrato gli obiettivi», ha sottolineato Franco Picarone, Consigliere Regione Campania.

 



 

«Pregevole la finalità solidale della manifestazione, con l'intero ricavato devoluto all’Associazione “Il Grillo e la Coccinella A.GE.C. APS”, che si occupa di sensibilizzazione sull’autismo e della promozione della diagnosi precoce di questa condizione», ha aggiunto Raffaele De Sio, Segretario Generale della Camera di Commercio di Salerno. «Siamo profondamente grati agli organizzatori di Sorsi diVino e a tutti coloro che hanno partecipato con entusiasmo a questa iniziativa, dimostrando grande sensibilità e vicinanza alla nostra Associazione e alla causa dell’autismo. Il sostegno ricevuto è un segnale importante di quanto sia fondamentale creare momenti di condivisione e consapevolezza. Questa manifestazione si è svolta a ridosso di un appuntamento per noi molto significativo: il prossimo 2 aprile, in occasione della Giornata Mondiale della Consapevolezza sull'Autismo, inaugureremo nella Villa Comunale di Cava de' Tirreni una panchina blu, simbolo di inclusione e speranza. Dipinta dai ragazzi della nostra Associazione, porterà una frase che racchiude il nostro impegno quotidiano: “Portami per mano. L'autismo è come il blu: è profondo e misterioso, ma pieno di bellezza”. Un messaggio che speriamo possa arrivare al cuore di tutti», ha spiegato Emma Fausto, Presidente dell'Associazione “Il Grillo e la Coccinella A.GE.C. APS”.


 



Grande partecipazione anche per le masterclass, che hanno attirato l’attenzione di professionisti del settore Ho.Re.Ca., appassionati, collezionisti e curiosi desiderosi di approfondire il vasto universo del vino. Il programma, grazie alla collaborazione di AIS Salerno, ha offerto un viaggio sensoriale e culturale attraverso terroir, vitigni e tecniche di vinificazione, grazie al contributo di esperti e produttori.
 

Venerdì 28 marzo, il ciclo di incontri si è aperto con le sessioni della mattina curate da Aita Azienda Agricola, Cantine Giuseppe Apicella con il tema "Oltre il Valico… Vitigni estremi", Cantina Bello e Lauranti. La sera, invece, ha visto protagonisti l’Aglianicone (a cura di Onav Salerno e dell’Associazione Terre dell’Aglianicone), vitigno simbolo della viticoltura cilentana, Tenuta Cavalier Pepe, I Capitani con “Sinonimi di Aglianico” e Cantine Polito con un focus sull’evoluzione dell’Aglianico del Cilento.
 

Sabato 29 marzo, la giornata è iniziata con una panoramica sul vino naturale con Villa Lupara, seguita dagli approfondimenti di Ca’ Stelle, Enoteca Le Botti (Tenuta La Mura) e Vigne Storte. In serata, la scena è stata dominata da Aminea Winery, Consorzio Vita Salernum Vites, la sessione “Cantina al tavolo” con Mr. Bio e Tenuta de Gregorio, e il viaggio nelle maturazioni del vino a cura di Alabastra.
 

Un’offerta formativa di altissimo livello, che ha permesso ai partecipanti di scoprire vini di carattere, ascoltare storie di passione e dedizione, e acquisire nuove conoscenze, rendendo “Sorsi diVino”non solo un evento di degustazione, ma un autentico punto di riferimento per la cultura enologica.
 

Da urlo anche i riscontri social di “Sorsi diVino”, con la pagina Facebook News Cava che ha registrato 296.310 visualizzazioni, una copertura di 112.656 e 6253 interazioni con i contenuti.


Le cantine partecipanti a Sorsi diVino 2025: Mastroberardino, Tenuta Cavalier Pepe, Feudi di San Gregorio, I Vini del Cavaliere, D’Antiche Terre, Lauranti, I Feudi, Rossella Cicalese, Antonio Tozzi – Vigna 360° Winery, Alabastra, Cantine Giuseppe Apicella, Agricola Villa Lupara, Fontana Taglia, Cantina di Solopaca, Vigne Storte, Cantina Bello, Tenuta Macellaro, Azienda Agricola Giuseppe Cocozza, Core | Montevetrano, In Cinere, Polito Viticoltori, Tenuta De Gregorio, Ettore Sammarco, Azienda Agricola Guerritore, Antica Hirpinia, I Capitani, Castelle – Viticultori in Castelvenere, Tenuta Mainardi, Alberto Longo, Si-Wine, I Satoli, Tenuta Palaios, Lunarossavini, Albamarina, Aita Azienda Agricola, Peppe Buio Winery, Basilisco, Tenuta Carretta, Cabert, Saracco, Tunella, Bisol, Torresella, Cantine San Marzano, Santacosta, Cantina Mesa, Santa Margherita, Mr. Bio, Masciarelli, Enoteca Le Botti.
 

Per la parte distilleria e food si ringraziano: Panorama, Maurizio Russo, La Valle dei Mulini – Amalfi, Panificio Altieri, Caseificio Pucciarelli, Big Brother Food, Sapori di famiglia, Agricola Piano, Caffè Liguori, WIP Burger & Pizza, Pasticceria del Corso.
 

Per il sostegno all'iniziativa si ringraziano: De Luca Attrezzature per la ristorazione, Damarila, Istituto di Vigilanza La Torre, Istituto di Istruzione Superiore "De Filippis - Galdi", Ceramica De Rosa Giulia, Stampoland, CGM Arti Grafiche, FG Industria Grafica e MV Rent.
 

Si ringraziano, inoltre, le attività ristorative che hanno realizzato menu ad hoc per l’evento, come: Malapizza, Crub, Cafè Damì, Il Giardino Segreto, Meraki, Casa Rispoli, Taverna Pesciolì, Cantine Italiane, Convì Bistrot, La Maison del Gusto, In Vino Veritas, Botte Piccola Grandi Sapori, Prisco aCava, Mademoiselle Charlotte Bistrot & Cocktail bar, Palazzo San Giovanni, Tenuta Narì e Bocconi.

 

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­“Notte Nazionale del Liceo Classico” al Liceo La Mura di Angri



Venerdì 4 aprile dalle ore 18.00, presso il Liceo Don Carlo la Mura di Angri, si svolgerà la Notte Nazionale del Liceo Classico, giunta all’undicesima edizione. Tra canti, balli e performance teatrali gli spettatori faranno un tuffo nel passato che dal mondo classico li condurrà in un presente di attualità e di riflessione.

Una notte magica, fatta di poesia, musica e teatro, che vedrà il Liceo La Mura e tutta la comunità angrese uniti nel celebrare la cultura con un evento straordinario. Gli studenti daranno vita a personaggi, miti e storie del passato attraverso letture animate, declamazioni di versi e performance teatrali. Un viaggio affascinante nel MEDITERRANEO, “mare in mezzo alle terre, terre in mezzo al mare”, crocevia di civiltà e sapere.

Ma la magia inizierà prima! Il 3 aprile 2025, dalle 16.30 alle 18.30, tra villa Comunale ed ingresso Castello Doria, ci sarà un’anteprima speciale con performance degli studenti del liceo e delle scuole medie, in una festa di fiori, canti, balli e cultura.

Tema di quest’anno è IL MARE: il mare che è scambio di culture, che è stato il centro della rinascita in età ellenistica, ma anche di dolore e fuga per i disperati senza una patria. E proprio il mondo ellenistico è il protagonista, con l’ambientazione in Egitto, ad Alessandria, alla corte di Tolomeo Evergete e della regina Berenice, che accoglieranno i visitatori e li introdurranno in un mondo ricco di nuovi stimoli, scoperte e meraviglie, come il Museo e la Biblioteca, ricco del vociare festoso dei cittadini e delle Siracusane di Teocrito, ammaliate dalla gioia esplosiva della festa in onore di Adone; gli ospiti saranno accolti da un quadro bucolico, in cui prenderanno  vita la “Primavera” di Botticelli e la “Nascita di Venere”. Nell’aula Magna, alla quale si accederà attraverso la realizzazione della “porta di Lampedusa”, simbolo di accoglienza dei profughi che giungono dal mare, verranno rappresentati estratti dalle “Supplici” di Eschilo, la tragedia dell’accoglienza per eccellenza, attualissima come non mai. Il momento dedicato al teatro si concluderà con la Lisistrata di Aristofane che chiuderà la lunga serata della Notte Nazionale: oltre quattro ore di recitazione, in un tripudio di colori, danze e canti, che invaderanno piacevolmente i quattro piani del Liceo La Mura su cui saranno distribuite le performance e i quadri viventi.

«È un grande onore poter dare vita a questo evento nella mia scuola e nel mio paese di origine – ha dichiarato la Dirigente Scolastica Prof.ssa Rossella Tedesco. È il mio primo anno alla guida di questo storico Istituto Scolastico e ho accolto con grande entusiasmo questa sfida, fatta di continuità, rispetto della tradizione, ma anche di crescita e di rinnovamento, ed è questo che sta caratterizzando il mio operato. Ci aspettano due serate imperdibili, dove la bellezza delle parole e delle idee attraverserà i secoli per arrivare fino a noi. Quest’anno il filo conduttore sarà l’accoglienza e l’integrazione, da considerare un arricchimento sociale ed una preziosa possibilità di miglioramento per tutti noi. La convivenza civile di popoli deve andare oltre i pregiudizi e le etnie, perché in fondo la diversità non esiste, siamo figli della stessa terra e dello stesso mare. Tra emozioni, attimi toccanti e momenti di forte partecipazione, gli alunni e i docenti del La Mura renderanno speciale ed unica la Notte del liceo classico di Angri…ne sono certa!»

 

COME DA COMUNICAZIONE RICEVUTA

BERTOZZI & CASONI. Ciò che vediamo non è ciò che è, ma ciò che siamo

  “Ciò che vediamo non è ciò che è, ma ciò che siamo” - Fernando Pessoa, Il libro dell’inquietudine

 

Per Van Gogh, 2020, ceramica policroma, cm. h. 76 x 66 x 46. Courtesy dell’artista. Photo credit Nazario Spadoni

 

Villa Igiea ospita la mostra di Bertozzi & Casoni dal titolo Ciò che vediamo non è ciò che è, ma ciò che siamo, a cura di Raffaele Quattrone. Protagoniste dell’esposizione le sorprendenti creazioni dei maestri indiscussi della ceramica contemporanea di ritorno in Sicilia in occasione della giornata mondiale dell’arte,  in dialogo con Villa Igiea.

L’apparenza ingannevole invita a guardare più a fondo, a cercare ciò che non si vede attraverso la selezione di oltre dodici opere che, in presentazione fino al 15 giugno, tessono un percorso artistico disseminato nelle aree comuni di Villa Igiea. Le custodie di violino, contenenti tele tagliate in omaggio a Lucio Fontana, evocano un’assenza che risuona di significato, dove il taglio non è una lacerazione, ma un passaggio, un’apertura su nuove dimensioni. Il suono che manca diventa un'eco interiore, un invito ad ascoltare oltre la superficie del visibile.

I vasi omaggio a Giorgio Morandi e Vincent van Gogh si inseriscono in questa riflessione sulla materia e sulla percezione: il primo con la sua essenzialità silenziosa, il secondo con il suo tumulto emotivo, evocando entrambi il tempo e la memoria attraverso la forma e il colore.

L’Hotel, simbolo di accoglienza e metafora del viaggio interiore, diventa parte integrante del percorso espositivo dove la scultura degli artisti emiliani invita il pubblico a intraprendere un viaggio di scoperta tra ciò che si vede e ciò che non si vede. In occasione del vernissage, i maestri del Teatro Massimo di Palermo accompagnano il debutto con una performance musicale connessa alla ciclicità della vita e all’alternanza tra presenza e assenza.

 

“Cosa resta di un suono dopo che è stato ascoltato? Cosa resta di un’immagine quando chiudiamo gli occhi? La realtà non è mai univoca, non è solo ciò che appare, ma anche ciò che rimane nascosto, ciò che la nostra mente, il nostro cuore e la nostra esperienza permettono di vedere”. Questa la riflessione di Raffaele Quattrone, cui si deve la curatela del racconto contemporaneo, realizzato in collaborazione con Athena Antichità. Pugliese, classe 1974 e bolognese d’adozione, Quattrone racconta che: “le sculture di Bertozzi & Casoni non sono semplici rappresentazioni della natura: fiori di ceramica che non sbocciano, custodie di violino che non contengono suono, vasi che non custodiscono più il tempo della materia. Ogni opera è un enigma che gioca con la nostra percezione e con i nostri sensi, suggerendo che ciò che vediamo è solo un frammento della realtà, un'illusione, un'ombra di qualcosa che va oltre il visibile. La visione non è solo un atto fisico: è intessuta di esperienze, emozioni, memorie. Guardiamo il mondo con gli occhi della nostra storia, dei nostri desideri, delle nostre paure. Le opere ci sfidano a chiedere: cosa vediamo davvero? Cos’è che ci sfugge? Un fiore non è solo un fiore, una custodia di violino non è solo un contenitore. Sono riflessi di qualcosa che esiste solo nella nostra percezione”.

 

La Villa, fondata dalla famiglia Florio, permette di valorizzare la forza narrativa delle opere  in un ambiente che stimola la riflessione sul rapporto tra arte e storia, tradizione e modernità. Aggiunge Quattrone: “La percezione estetica echeggia e percorre Villa Igiea che, simbolo di accoglienza e metafora del viaggio interiore, diventa parte integrante della mostra, dove la scultura di Bertozzi & Casoni invita il pubblico a intraprendere un viaggio di scoperta tra ciò che si vede e ciò che non si vede”. L’hotel, con le sue storie di viaggiatori di epoche diverse, è spazio d’elezione e testimone di percorsi che non si concludono mai, ma che si intrecciano continuamente proprio come la percezione che le opere - simbolo di movimento, ricerca e cambiamento - generano nello spettatore.


BIOGRAFIE


Bertozzi&Casoni | Bertozzi & Casoni è una società fondata nel 1980 a Imola da Giampaolo Bertozzi (1957) e da Stefano Dal Monte Casoni (1961-2023). Le loro opere in ceramica policroma si muovono nel solco della tradizione dell'arte, facendo emergere rinnovate forme significanti, tra ancestrali simbologie e nuovi idoli contemporanei. Tra insolite composizioni e sorprendente capacità di mimesi, la sapienza tecnica sfida incessantemente la materia ceramica, indagando tutto ciò che appare caduco, transitorio e impermanente. Rifiuti e scarti si stratificano e si alternano alla grazia e alla potenza di forme vegetali e animali, continuando a rinnovare la grande categoria artistica della vanitas, interrogando silenziosamente la natura della condizione umana. La critica, i musei e le più importanti gallerie d'arte nazionali e internazionali si interessano al loro lavoro. Tra le occasioni espositive si Eggeling, Düsseldorf (2013), Palazzo Te, Mantova (2014), Expo, Milano e Mambo, Bologna (2015), GAM, Palermo e Macist, Biella (2016), Museo di Palazzo Poggi, Bologna e Pinacoteca Civica, Ascoli Piceno (2017), Rossi & Rossi Gallery, Hong Kong (2018), Marca, Catanzaro e Museo Morandi, Bologna (2019), Complesso di Sant’Agostino, Pietrasanta (2020), Mart Museo di arte moderna e contemporanea di Trento e Rovereto (2022), Imola Musei (2023)


Villa Igiea Palermo | Incastonata tra Monte Pellegrino e il Golfo di Palermo, Villa Igiea, un hotel Rocco Forte, fonde il ricco patrimonio culturale della città con il lusso contemporaneo. Immersa nello spettacolare paesaggio siciliano, lo storico hotel offre 72 camere e 28 suite. Il meticoloso restauro concluso con l’apertura del 2021,  è stato guidato da Paolo Moschino e Philip Vergeylen, in collaborazione con Olga Polizzi, Direttore del Design di Rocco Forte Hotels. La proposta enogastronomica include Ristorante Florio e Alicetta Bistrot,  che offrono l’autentica cucina siciliana curata da Fulvio Pierangelini e Igea Terrazza Bar con i cocktail creati da Salvatore Calabrese.


Rocco Forte Hotels | Fondata da Sir Rocco Forte e sua sorella Olga Polizzi nel 1996, Rocco Forte Hotels è una collezione di 14 tra alberghi, resort, appartamenti e ville di lusso dal carattere unico. Tutti gli hotel sono indirizzi iconici, sia storici sia moderni, ricavati all’interno di magnifici edifici in location eccezionali. Gestiti da una famiglia che si occupa di ospitalità da quattro generazioni, gli alberghi sono caratterizzati da un approccio distintivo al servizio, che garantisce agli ospiti di sperimentare il meglio della destinazione e delle aree circostanti. Rocco Forte Hotels Hotel Amigo, Bruxelles e Hotel Astoria, San Pietroburgo. Prossime 2027 - Palazzo Sirignano, Napoli.

 

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Fondazione Ferrero, Alba | Valerio Berruti. "More Than Kids"

Fondazione Ferrero
presenta

VALERIO BERRUTI
More than kids
a cura di Nicolas Ballario e Arturo Galansino
4 aprile - 4 luglio 2025
 

Fondazione Ferrero
Strada di mezzo, 44 – Alba (CN)

Valerio Berruti, "More Than Kids", Fondazione Ferrero, Alba. Foto Andrea Guermani

La Fondazione Ferrero di Alba presenta da venerdì 4 aprile a venerdì 4 luglio 2025 la mostra “More than kids” di Valerio Berruti.
 
La personale, a cura di Nicolas Ballario e Arturo Galansino, raccoglie la produzione dell’artista albese tra affreschi, sculture e video-animazioni e anticipa alcuni lavori che saranno presentati a partire dal prossimo luglio nelle prestigiose sale di Palazzo Reale a Milano.

Alla poetica dell’infanzia, cara all’artista e declinata attraverso tecniche molto diverse tra loro, si affianca per la prima volta l’attenzione posta al paesaggio delle Langhe ritratte con il tratto distintivo di Berruti che invita lo spettatore a terminare l’opera semplicemente osservandola.
 Sostiene Nicolas Ballario, curatore della mostra: «L’arte di Valerio Berruti ha tanti livelli di lettura. Il primo ci parla di un periodo della vita che tutti abbiamo vissuto: l’infanzia è il nostro comun denominatore, è un momento che tutti abbiamo condiviso e con quelle figure Berruti non trascina, ma convince per poi affrontare in ottica paradigmatica e metaforica i grandi temi della contemporaneità. I soggetti di Berruti non sono mai finiti. Mancano linee, contorni, colori, tratti. Questo perché contro ogni verità assoluta Berruti permette al visitatore di completare l’opera attraverso il proprio vissuto, nella consapevolezza che l’arte non può avere un significato univoco, che non può dare risposte ma anzi deve porre domande e in qualche modo scippare alla banalità della comunicazione di massa il primato del racconto del mondo».
 
«Dopo aver esposto l’opera di alcuni tra i più grandi maestri italiani della modernità, come Alberto Burri e Giuseppe Penone, - afferma Arturo Galansino co curatore della mostra e membro del comitato scientifico dell’istituzione albese - la Fondazione Ferrero prosegue oggi questo percorso con un artista appartenente ad una generazione più giovane e legato al nostro territorio. Valerio Berruti, l’autore della monumentale scultura che caratterizza piazza Michele Ferrero ad Alba, con questa mostra ci invita ad un viaggio intimo all’interno della sua poetica. In un mondo che cambia rapidamente, l'arte di Berruti invita a riflettere sulla condizione umana attraverso il linguaggio universale e anticonvenzionale dell’infanzia. Con una poetica sobria e al contempo potente che svela l’essenza di ogni soggetto, Berruti ci stimola a guardare oltre l'apparenza per ritrovare un legame universale. Nel percorso espositivo, infatti, il pubblico è coinvolto in una sorta di esperienza condivisa, in cui l’opera diventa uno spazio aperto in cui la riflessione si intreccia con il vissuto di ciascuno. Ecco perché, anche se raffigura per lo più bambini, l’arte di Valerio Berruti non è un gioco da ragazzi.
 
Valerio Berruti sottolinea: «Ho sempre pensato alle mie opere come ad una metafora che va oltre l’immaginario fanciullesco. Non provo alcun fastidio - anzi - nel sapere che le persone si immedesimino nei miei lavori ripensando alla propria infanzia, un momento felice per molti. Vorrei però riuscire a far passare il messaggio che i miei bambini non siano in realtà tali, ma semplicemente il tramite più immediato e scevro di particolari per far passare un messaggio: l’assoluta uguaglianza tra gli esseri umani, la necessità di aver cura del mondo in cui stiamo vivendo, la consapevolezza del fatto che tutto è fugace e delicato, proprio come l’infanzia».

 I bambini di Berruti, quindi, non sono puramente o solamente tali, ma metafore di un momento comune in cui tutto è ancora possibile. Proprio come bambini anche gli adulti possono ritrovarsi stupiti di fronte a qualcosa di sconosciuto o smarriti nelle difficoltà. Into my arms, la scultura monumentale esposta per la prima volta all’esterno della Fondazione Ferrero, accoglie i visitatori suggerendo la necessità di abbracciarsi e prendersi cura di sé così come la grande scultura Insight, nel giardino interno della Fondazione, raffigura un bambino in posa contemplativa, quasi come se avesse raggiunto una nuova consapevolezza. Sono “più che bambini” anche i protagonisti delle altre opere scultoree inserite nel percorso espositivo come More than a child, scultura in alluminio esposta per la prima volta, Three (parts of) me, Aurora e Nel nome del padre, installazione composta da cinque opere in cemento, vetroresina e terra che ritrae un gruppo di bambini idealmente raccolti in preghiera. Dalla scultura si passa ai bassorilievi, in questo caso in cemento e resina, con l’opera Nel silenzio che ha per protagoniste tre bambine che dormono sulla terra arsa dal sole. Il mondo sta cambiando, la temperatura si sta alzando, il clima grida la nostra attenzione senza fare alcun rumore: il cambiamento climatico è protagonista negli ultimi lavori di Berruti anche e soprattutto in Don't let me be wrong. In Fondazione Ferrero si trova il lavoro preparatorio della grande scultura che sarà esposta nel cortile di Palazzo Reale e all’interno della quale sarà possibile entrare per vedere proiettato il nuovo cortometraggio composto da disegni messi in sequenza.
Il tema degli affetti famigliari torna in Endless love che attraverso una serie di disegni su carta di riso raffigura un simbolico e infinito abbraccio tra fratelli.
Nelle sale della Fondazione albese si trovano anche alcuni tra i primi affreschi realizzati dall’artista oltre vent’anni fa come Vocazione dove il piccolo protagonista è ritratto su grandi tele di juta grezza. Gli ultimi affreschi realizzati da Berruti sono invece le diciotto opere del ciclo Langhe, una produzione del tutto inedita dell’artista che si discosta dal tema dell’infanzia e riproduce i paesaggi raffiguranti la sua terra mantenendo l’essenzialità dei tratti e l’interazione con lo spettatore chiamato a completare l’opera con il proprio sguardo.
Uno spazio della mostra sarà interamente dedicato alle video-animazioni con la proiezione in loop di tutti i corti animati realizzati dal 2004 al 2024 con le colonne sonore appositamente scritte da grandi musicisti internazionali. Tra queste La figlia di Isacco realizzata per il Padiglione Italia della Biennale di Venezia nel 2009 con le musiche di Paolo Conte, ma anche Kizuna musicata da Ryuchi Sakamoto e La giostra di Nina con il pianoforte di Ludovico Einaudi.

Il progetto espositivo “More than kids”, dopo la personale alla Fondazione Ferrero, proseguirà nel cortile e al piano nobile di Palazzo Reale a Milano (da luglio a novembre 2025) per poi ritornare ad Alba, da ottobre fino a dicembre, con una grande installazione all’interno della Chiesa di San Domenico, nel cuore del centro storico cittadino, promossa dall’Assessorato alla Cultura del Comune di Alba proprio nel periodo dell’edizione 2025 della Fiera Internazionale del tartufo bianco d’Alba.

 

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Special Opening MILANO ART WEEK Saturday April 5th | IL GRUPPO CRACK

 

Il gruppo Crack, installation view ph. credit Fabio Mantegna

La Galleria Gracis comunica che in occasione della MILANO ART WEEK, la mostra Il Gruppo Crack curata da Laura Cherubini sarà visitabile nella giornata di sabato 5 aprile dalle ore 11 alle ore 19.

In mostra opere di Pietro Cascella, Piero Dorazio, Gino Marotta, Fabio Mauri, Gastone Novelli, Achille Perilli, Mimmo Rotella e Giulio Turcato.

 

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LA STORIA IN PIAZZA FA 15MILA: SI CONFERMA IL SUCCESSO DI UNO DEGLI APPUNTAMENTI PIÙ IMPORTANTI DI PALAZZO DUCALE

Emmanuel Betta, co-curatore La Storia in Piazza, Ilaria Bonacossa, direttrice Palazzo Ducale Genova, Carlotta Sorba, co-curatrice La Storia in Piazza

 

Si conferma il successo di pubblico de La Storia in piazza anche per questa edizione numero quattordici, curata da Carlotta Sorba ed Emmanuel Betta. Sono stati infatti complessivamente 15mila i partecipanti alle iniziative contenute nel programma dedicato quest’anno al tema “Le piazze della Storia”.
 
Più di 100 i relatori e relatrici – metà degli interventi sono stati affidati a donne – provenienti da tutta Italia e dall’estero che in quattro giorni si sono alternati negli oltre 60 appuntamenti. Il festival ha consolidato in questo modo la sua natura di appuntamento imprescindibile a livello nazionale per tutti gli appassionati della materia.
 
Nato nel 2010, si è quest’anno rinnovato nelle modalità di svolgimento degli incontri, e ha previsto - accanto a conferenze, reading, laboratori, seminari - dialoghi aperti a più voci tra quelle degli ospiti, invitati a dibattere attorno a uno stesso tema ma da punti di vista diversi. Le sale al piano nobile di Palazzo Ducale, compresa la Sala dell’Archivio Storico, si sono animate di presenze e voci sul tema dell’evoluzione e del ruolo delle piazze attraverso le epoche, dall’antichità ai nostri giorni: come spazio fisico e concreto, legato a momenti iconici della storia, luogo della vita e dell’esperienza collettiva, ma anche spazio metaforico e virtuale.
 
«La Storia in piazza – commenta il presidente di Palazzo Ducale Fondazione per la Cultura Beppe Costa – si conferma come uno degli appuntamenti di punta della programmazione della Fondazione. Offrire occasioni di crescita per la comunità è uno dei compiti basilari di Fondazione per la Cultura. La Storia in Piazza assolve appieno a questa missione. Ringrazio i curatori Carlotta Sorba ed Emmanuel Betta, il comitato scientifico, i prestigiosi relatori e tutto lo staff di Palazzo Ducale per la consueta professionalità e passione».
 
«Quest’anno abbiamo voluto innovare una formula vincente pur inscrivendo questa innovazione in un solco ben rodato – dichiara Ilaria Bonacossa – Visto il favore e la partecipazione del pubblico mi sento di dire che siamo riusciti a far apprezzare il cambiamento: abbiamo reso più dinamica la rassegna, con conversazioni a più voci e dialoghi che hanno stimolato riflessioni magari più articolate di quanto non possa fare una lezione affidata a un unico relatore. Ci tengo poi a sottolineare altri due aspetti che non considero secondari; circa la metà degli ospiti che hanno partecipato a questa quattro giorni sono donne e l’età media degli studiosi e delle studiose si è sensibilmente ridotta: mi sembra un bel segnale. Da ultimo, anch’io, come il presidente Costa, ringrazio i curatori Carlotta Sorba ed Emmanuel Betta per il loro lavoro e la loro visione e tutto il team di Palazzo Ducale senza cui questi quattro giorni eccezionali non sarebbero possibili».
 
«Alla fine di questi quattro giorni c’è molta soddisfazione da parte di tutti – sottolinea Carlotta Sorba, una delle curatrici di questa edizione – Ci sono stati sguardi diversi sulla realtà del passato, da parte naturalmente di storici, ma anche di antropologi, filosofi, letterati. E – come è nelle corde di questa manifestazione – la possibilità di parlare di periodi e temi diversi, dalle agorà greche alle piazze politiche più moderne, ma anche le piazze economiche, come ad esempio piazza Affari, le piazze del divertimento, quelle delle “demolizioni urbane”, come in una delle conferenze di questa giornata. Ha funzionato molto bene anche questa sfida dei dialoghi che abbiamo voluto inserire quest’anno: ci sono stati dialoghi molto interessanti che hanno coinvolto il pubblico, ad esempio quello sulla piazza Rossa, sui social, sui populismi. In generale, l’introduzione di conversazioni a più voci, invece che avere lezioni singole, ha reso gli appuntamenti più dinamici e il pubblico – che è stato ampio e variegato – ha seguito con grande interesse».
 
«Siamo molto soddisfatti di come è andata – dice l’altro curatore della rassegna, Emmanuel Betta – In questi quattro giorni si respirava un’aria molto intensa, la partecipazione in alcuni casi è stata davvero notevole. Il pubblico è arrivato con tante domande e se ne è andato con domande ulteriori poiché si è confrontato con storici e studiosi che gli hanno mostrato quanto le vicende che coinvolgono le “piazze” offrano tante soluzioni e come non ci siano modelli definiti, bensì variazioni e scelte differenti. Ecco, questa è una ricchezza che intendevamo mostrare ai partecipanti di questa quattordicesima edizione e che ci sembra di essere riusciti a trasmettere».
 
L’edizione 2026 de La Storia in piazza si svolgerà da giovedì 26 a domenica 29 marzo.

 

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2 APRILE IN CAMPANIA: GIORNATA PER L'AUTISMO - UNA CANZONE ED UNO SPETTACOLO PER LA GIORNATA PER LA CONSAPEVOLEZZA SULL'AUTISMO

  In occasione della "Giornata Mondiale per la Consapevolezza sull’Autismo", il 2 aprile, il Teatro Cimarosa di Aversa (Ce), ospita un evento speciale che unisce sensibilità, arte ed inclusione sociale. "Il mio mondo a colori" non è solo un brano, ma un vero e proprio musical che celebra la diversità e l’unicità di ogni individuo. Lo spettacolo, scritto e diretto da Cristina Galiero, rappresenta un viaggio emozionale attraverso le sfumature dell’inclusione, con performance corali e coreografiche coinvolgenti.

Nell'ultima scena dello spettacolo, verrà eseguito il brano inedito "Il mio mondo a colori", composto appositamente per questo evento da Cristina Galiero, con la produzione di Unisound APS e l’arrangiamento di Daniele Piccirillo. Alle chitarre, l’accompagnamento musicale è affidato a Christian Iodice.

Il brano, interpretato da ragazzi con e senza disabilità, culmina con la performance finale del rapper Emanuele Pascale, che con la sua voce dona ulteriore intensità al messaggio di accoglienza e comprensione.

Con "Il mio mondo a colori", Cristina Galiero offre un messaggio di speranza ed accettazione, dimostrando che l’arte può abbattere le barriere e creare ponti tra le diversità, regalando al pubblico un’esperienza intensa ed emozionante.

 

Cristina Galiero - Bio
 

Cristina Galiero è una cantante, autrice, insegnante di tecnica vocale e canto moderno con una solida formazione accademica. Laureata in Canto Jazz presso il Conservatorio San Pietro a Majella con una laurea specialistica in Didattica della Musica al Conservatorio di Benevento, è specializzata in Vocologia Artistica grazie a un percorso di alta formazione presso l’Università di Bologna. Ha inoltre sviluppato competenze attraverso corsi di formazione sulla voce e il corpo, strutturando il suo approccio al canto con il metodo "Body Singing".

La sua carriera artistica si sviluppa tra il jazz, la musica classica napoletana e la sperimentazione musicale, partecipando a numerosi festival e rassegne nazionali e internazionali, tra cui l’Italian Festival Days a Cardiff, il Pozzuoli Jazz Festival e il Fermo Jazz Festival.

Ha collaborato con artisti di rilievo come Donatella Milani e Gianluca Renzi, affinando la sua tecnica vocale attraverso studi e workshop con importanti maestri del panorama jazz internazionale come Shawnn Monteiro e Denise King. La sua esperienza artistica si arricchisce anche nel teatro musicale, prendendo parte a spettacoli e produzioni che affrontano tematiche sociali di rilievo, come la violenza sulle donne e l’inclusione.

Nel 2020 ha pubblicato il disco "Gente distratta", registrato e prodotto dall’etichetta "Sud in Sound", consolidando ulteriormente la sua carriera discografica. Durante il periodo della pandemia, ha inoltre inciso il brano "Spero", un pezzo che racconta la speranza e la resilienza nei momenti difficili, registrato insieme ad altri artisti per trasmettere un messaggio di forza e solidarietà.

Oltre all’attività concertistica, è docente di canto e tecnica vocale, nonché direttrice artistica e organizzatrice di eventi presso l’Unisound APS di Aversa, realizzando progetti educativi che coniugano arte e inclusione. La sua sensibilità e il suo impegno nel sociale la portano a ideare e dirigere spettacoli come "Il mio mondo a colori", confermando il potere della musica come strumento di comunicazione universale e crescita collettiva.

 

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