Bruno Munari
La leggerezza dell’arte
a cura di
Alberto Salvadori e Luca Zaffarano
Première
a cura di Luca
Beatrice
13 ottobre 2023 – 31 marzo 2024
Installation view: "Bruno Munari. La leggerezza dell'arte", courtesy Eataly Art House 2023
Bruno Munari.
La leggerezza
dell’arte
a cura di Alberto Salvadori e Luca
Zaffarano
Eataly Art House – E.ART.H. presenta in occasione
di Art Verona 2023 un nuovo progetto espositivo inedito, dedicato a
uno dei principali protagonisti della scena culturale italiana del
Novecento, la cui eredità artistica e intellettuale, a 25 anni dalla
scomparsa, continua a ispirare generazioni di creativi in tutto il
mondo: Bruno Munari (1907, Milano – 1998, Milano).
Curata da
Alberto Salvadori e Luca Zaffarano, con la collaborazione di Repetto
Gallery di Lugano, la mostra Bruno Munari. La leggerezza dell’arte
sarà aperta al pubblico gratuitamente da venerdì 13 ottobre 2023 a
domenica 31 marzo 2024 presso gli spazi dell’Art House al primo
piano di Eataly Verona.
Il progetto espositivo ripercorre le
tappe fondamentali di una carriera vocata alla sperimentazione, che
ha attraversato l’intero Novecento lasciando un corpus di opere
quanto mai vario e innovativo. La mostra fornisce una chiara
lettura dei processi creativi alla base della poetica di Munari e
delle forme spettacolari e giocose con le quali l’artista si è
sempre rivolto a un pubblico indifferenziato, grazie a una
combinazione sapiente di arte, tecnica e spirito ludico.
Il
percorso espositivo è organizzato in sezioni tematiche dedicate ad
alcuni ambiti di indagine che hanno caratterizzato il lavoro di Bruno
Munari sin dalle primissime opere: lo studio del dinamismo di
una forma di matrice futurista; l’equilibro tra regola e caso di
ispirazione dadaista; la percezione ambigua di forme e colori
sperimentata in vari contesti; l’ideazione di una forma scultorea
economica e trasportabile; la produzione ibrida, tra arte e design,
di oggetti a funzione estetica; il lavoro fondamentale nell’editoria
e nella grafica.
Un’attenzione particolare sarà rivolta
all’utilizzo della luce, con la sua intrinseca motivazione
concettuale, grazie alla quale l’artista riesce a creare ambienti
ed elementi scultorei in grado di definire l’intero spazio
architettonico che li ospitano. Un’intera sala è dedicata a opere
che testimoniano questa attitudine, come le Macchine Inutili degli
anni Trenta, dispositivi mobili che, attraverso la creazione di ombre
e il movimento casuale degli elementi della macchina, danno vita a
film astratti. L’opera Concavo-Convesso del 1947 è invece composta
da una rete metallica piegata per dare forma ad ambienti in
semi-oscurità in cui le rifrazioni delle ombre sulle pareti si
contorcono in continue metamorfosi. Le Proiezioni dirette del 1951
sono composizioni pittoriche realizzate con vari materiali
posizionati dentro i telai di una diapositiva che con la proiezione
creano ambienti immersivi di grandi dimensioni e spettacolarità,
anticipando di alcuni anni molte tendenze artistiche legate ai nuovi
media.
Un public program di approfondimento offrirà
l’occasione per un aggiornamento critico e storico sulla multiforme
produzione dell’artista che nel corso della sua carriera si è
posto in dialogo con l’arte contemporanea, l’architettura, il
design, la grafica e l’editoria.
Un catalogo, edito da
Edizioni E.ART.H., ricco di apparati iconografici accompagnati da
brevi testi dello stesso Bruno Munari, offrirà al lettore un utile
strumento per proseguire la scoperta dell’opera e dell’attività
teorica dell’artista. A questo nucleo centrale si aggiungeranno
altre sezioni documentali: una parte dedicata alle ultime ricerche
storico-critiche, una selezione di fonti storiche e un’appendice
composta da sequenze fotografiche descrittive delle installazioni e
degli ambienti luminosi.
La mostra prevede anche un ciclo di
laboratori educativi dedicati al pensiero progettuale creativo
dell’artista, sintetizzato nel celebre Metodo Munari, curati
dall’Associazione Bruno Munari e progettati da Silvana Sperati,
strutturati per fasce d’età e aperti alle scuole di ogni ordine e
grado e alle famiglie. Inizialmente concepiti per la Pinacoteca di
Brera a Milano nel 1977 con il titolo Giocare con l’arte, i
laboratori sono per eccellenza i luoghi della sperimentazione,
dell’autoapprendimento e della formulazione di processi creativi,
per questo trovano grande attenzione nella produzione dell’artista.
Le attività sono orientate a trasformare la conoscenza dei materiali
e dei processi sperimentali in esperienza concreta, secondo il
principio del “fare per capire”, con l’obiettivo di fornire una
maggiore capacità di lettura dell’arte nelle sue varie
declinazioni. Le attività pensate per la mostra si sviluppano in
dialogo con la specificità di Eataly Verona e trovano nel progetto
culturale di Eataly Art House, incentrato sul cibo e
sull’inclusività, un fondamentale filo conduttore.
Al
Ristorante Agricolo di Eataly, per l’occasione, dal 13 al 29
ottobre verrà proposto come fuori menù il Risotto Verde, ispirato
alla ricetta citata dall’artista Bruno Munari nel libro “Da cosa
nasce cosa”.
Eataly Art House intende ringraziare i global
partner azimut investimenti, Deloitte., Grana Padano, illycaffè, gli
sponsor Allegrini, Borgogno Barolo, Fontanafredda, Planeta, gli
sponsor tecnici Ciaccio e heke, per il sostegno costante alla propria
programmazione espositiva e culturale.
Informazioni pratiche
Mostra: Bruno Munari. La leggerezza
dell’arte
A cura di Alberto Salvadori, Luca Zaffarano
Date:
13 ottobre 2023 – 31 marzo 2024
Ingresso gratuito
Orari:
mercoledì – domenica, ore 12.00 – 20.00
Chiusura: lunedì,
martedì
Indirizzo: Via Santa Teresa 12, 37135 – Verona
Sito
web: eatalyarthouse.it
COME DA COMUNICAZIONE RICEVUTA
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