Programma radiofonico settimanale di Antonella Giordano
Venticinque anni (…) “lavorando sola, per calcolare […]
sulla carta millimetrata mi stanca a lungo andare […] quando la mia
pazienza che, lo riconosco, non è molta comincia a esaurirsi, non sono
capace che di fare errori […]. Dedico a questi calcoli tutte le mattine
[…]”.
Venticinque anni, lavorando da sola in un’attività che richiede
impegno cerebrale notevole. Il riferimento ai calcoli e alla carta
millimetrata rimandano allo studio scientifico. L’autrice di queste
parole, che giungono a noi come testimonianza esemplare di grande
attualità, è stata una matematica e fisica che ha dedicato la vita
intera alla ricerca lavorando con passione al fianco di due illustri
scienziati: Vito Volterra e Orso Mario Corbino. Al fianco ma nell’ombra
come sovente accade quando l’allievo, senza alcun contributo della
personale volontà ma solo per merito delle proprie capacità, eguaglia i
maestri. Accade in ogni ambito, da quello lavorativo a quello
accademico, e la cosa genera, ancora oggi, due diverse e opposte
reazioni che potrebbero essere definite “da manuale” in ragione della
statura umana del detentore del potere (docente, dirigente ma anche la
famiglia non ne è esente ) rispetto al subalterno: il merito lo si
incoraggia nei suoi punti di forza, lo si favorisce riconoscendo in
umiltà (in primis dinnanzi a se stessi) che il talento va premiato o,
viceversa, lo si lascia nell’ombra condannandolo al silenzio tombale,
anticamera dell’oblio eterno. Statisticamente sono variabili endemiche
nella vita di tanti, dai primordi del cammino “evolutivo” della civiltà e
che resisteranno fino a quando un “qualcosa” non ne decreterà la fine.
Tra le due esiste una terza “variabile” meno esponenziale ma
mostruosamente presente nelle dinamiche interumane in cui uno dei due
individui percepisce l’altro come impareggiabile, un alieno da eliminare
per colmare quella diversità abissale che li divide. E’ la sindrome
dell’invidioso che non accetta che l’altro possa eccellere e che,
vedendo in lui un antagonista, si ingegna per distruggerne le qualità
(se proprio non ci riesce cerca di impedirgli in tutti i modi di farlo
notare). Si tratta di individui bipolari che ostentano verso la loro
vittima sentimenti di pseudo stima mentre scavano nel fango per
riversarlo sulle competenze della loro preda sacrificale. Uomo o donna
che sia… l’invidia è democratica.
La storia che racconto nel programma è quella di Elena Freda.
La puntata andrà in onda in diretta martedì p.v. alle 12.15 e, in replica, giovedì p.v. alle ore 17.30 su RadioRegional (AM – Onde Medie sulla frequenza 1440 kHz o al link:
https://www.radio-italiane.it/regional-radio
In podcast al link:
https://www.regionalradio.eu/onair/podcast/storiaestorie/
(i link non hanno accesso diretto ma sono da copiare e incollare sul web)
Vi aspetto Antonella Giordano
Potrebbe interessarti anche:
https://www.rosarydelsudartnews.com/2024/10/storia-e-storie-appuntamento-di-martedi.html
Nessun commento:
Posta un commento